L'angolo dei Tifosi, vergognosa Reggina nel derby dello Stretto, Trocini confermato: le vostre mail, PARTE 4

La Reggina, o almeno la controfigura di essa, riesce nell'impresa di farsi battere da un Messina senza società e con un manipolo di giovanotti, racimolati qua e là a pochi giorni dal via del campionato.
Un disastro epocale che chiama in causa tutti i componenti dell'entourage amaranto, dai dirigenti, ai tecnici sino alla squadra. Dite la vostra dopo la dolorosa caduta nel Derby dello Stretto e dopo la decisione di confermare la fiducia all'allenatore Trocini.
Uno spazio tutto vostro per fornire il vostro punto di vista sulla nostra amata squadra del cuore. Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.
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Carissima Redazione:
Oggi sono.stupito nel vedere la mia Reggina navigare in queste acque basse della classifica io non mi sarei mai aspettato. Una squadra senza anima ne gioco a dire Il vero le colpe non sono tutte del' allenatore. Ma per me sono tutti responsabili vedi giocatori senza anima
Girano a vuoto. Vedi le scenate negli spogliatoi da parte di qualche Dirigente. Io la vedo dura nel risalire la classifica in ogni caso mi auguro di.sbagliarmi la Reggina farà.un altro anno in serie D
Forza Reggina e buona fortuna
Carmelo
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Posto che non esistono formule matematiche che garantiscano il successo e le vittorie, le cose dove forse si e' sbagliato, sicuramente in buona fede ma con buona dose di presunzione (anche "avvallata" da noi tifosi e dagli addetti ai lavori), riguardano l'interruzione di quella filosofia, comune denominatore che aveva caratterizzato le partite da Dicembre in poi nello scorso campionato e che ha fatto raccogliere vittorie e punti in abbondanza, fino ad arrivare ad un pelo dal traguardo: la capacita' di trovare l'atteggiamento agonistico e battagliero laddove invece si sperava di arrivare all'obiettivo con altre caratteristiche.
Personalmente ero ottimista a Luglio, l'unica cosa che mi fece storcere il naso e' stata la dichiarazione d'intenti di "voler vincere col bel gioco". Torno quindi a ripetere che, anche se a tutti piacerebbe vedere la propria squadra vincere le partite con un gioco spumeggiante e calcio champagne, trovo fuori luogo volerlo fare a tutti i costi pensando che automaticamente il bel gioco porti i risultati. Bisogna sempre contestualizzare. Siamo in Serie D, tra mosse di Judo, campi di patate, spogliatoi pieni di m...a e arbitri che chiudono entrambi gli occhi, di quale bel gioco si parla?
Ci si e' forse illusi un po tutti e portati a credere, visti i risultati dell'anno scorso ottenuti con un organico limitato e con lacune lampanti, che con qualche ritocco saremmo stati in grado di ammazzare il campionato, invece ci siamo suicidati. Si, va bene prendere 2 giocatori per ruolo, va bene avere alternative valide quanto o addirittura piu' dei titolari, va anche bene prendere una "ciliegina sulla torta" se funzionale, di certo non solo perche' richesta dai tifosi, tutto bello, pero' la somma dice che non si e' fatto appena un ritocco, si e' andati a rivoluzionare l'organico, che probabilmente nei singoli si e' sentito impreziosito e nobilizzato, cosa che inconsciamente o meno, ha portato tutti(giocatori, tecnico, societa', addetti ai lavori e tifosi) a credere di poter fare affidamento sulla sola qualita' per stravincere il campionato.
Per migliorare l'organico dell'anno scorso andavano presi giocatori di categoria e gente affamata.
Non ero d'accordo quando si sparava su un Trocini capace di trovare subito la quadra e fare filotto di risultati, ma adesso sarebbe il caso di svegliarsi dal "sogno" bel gioco e "squadra ammazza-campionato", per tornare a vestire i panni di squadra operaia e capace di mettere in campo la voglia, la cazzimma e la rabbia, vincendo le partite anche al 94esimo se necessario, prima di affidarsi alla qualita' magari per 20 minuti a partita quando si tratta di stordire l'avversario e chiudere le partite. Mettere i calciatori nel loro ruolo e soprattutto basta con la zona, almeno quando si difende su calci piazzati.
Sperando che ci sia il tempo, la flessibilita' e la capacita' di aggiustare la rotta, invito i tifosi a cercare di essere di sostegno, perche' insultare e criticare non credo porti benefici. E personalmente aggiungo che dopo i fatti contro la Gelbison, avrei evitato di andare al Sant'Agata a dire certe cose, in palese contraddizione coi fatti, oltre che non rappresentare uno stimolo a fare bene, visti i toni e l'umore generale.
Mi sento di fare una domanda alla Redazione, sempre puntuale e attenta: avete idea a chi si riferisce Dado Cucinotti quando dice che al Sant'Agata c'e' il male della Reggina?
Cordiali Saluti
Alberto
LA REDAZIONE RISPONDE: Gentile Alberto, non sappiamo esattamente se il "male" che intendiamo noi è lo stesso male che intende Cucinotti. Forse lui intendeva dire che ci sono persone che vanno fuori a dire le cose che accadono, "tragediando" un pò sugli eventi.