Diritti tv serie A a Dazn e Sky: 900 milioni all’anno fino al 2029

La Lega Nazionale Professionisti Serie A, con riferimento all’Invito a presentare Offerte per i Diritti Audiovisivi del Campionato di Serie A per il Territorio Italiano per le Stagioni 2024/25, 2025/26, 2026/27, 2027/28, 2028/29 ha comunicato che l’Assemblea riunitasi in data 23 ottobre 2023 ha deliberato l’assegnazione dei Diritti Audiovisivi alle emittenti DAZN e Sky.
Non varia l'attuale formula, con 7 gare trasmesse da DAZN in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky.
L’offerta prevede una media di 900 milioni all’anno nel corso degli anni (rispetto ai 927,5 attuali): i club incasseranno un po’ meno di questa cifra nei primi due anni, con una crescita poi dal terzo fino al quinto anno. In più, i club saranno partner di Dazn nella condivisione dei ricavi: avranno infatti diritto a revenue sharing sull’incremento degli abbonamenti della tv in streaming e senza un tetto massimo. Potenzialmente un affare, a patto di combattere seriamente contro la pirateria e convincere qualche abbonato al pezzotto e suoi derivati a scegliere le piattaforme ufficiali per vedere il campionato.
Le dichiarazioni del Presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini nella conferenza stampa al termine dell’Assemblea odierna:
"L’Assemblea di oggi, dopo una serie di assemblee per discutere l’esito delle trattative private per l’assegnazione dei diritti domestici per il campionato per le prossime stagioni, ha avuto un lieto fine, perché si è proceduto ad accettare l’offerta formalizzata dai broadcaster DAZN e Sky. La Lega Serie A con un’ampissima maggioranza, 17 voti favorevoli, ha approvato quella che è l’offerta che porterà ad affidare la Serie A e la trasmissione dei diritti del campionato per le prossime stagioni, dal 2024 in poi, a DAZN e Sky. Ringrazio l’Amministratore Delegato De Siervo per il lavoro svolto in questi mesi, con la commissione delle squadre, è stato un lavoro molto intenso. E’ stato fondamentale partire in anticipo e arrivare a questa trattativa nelle migliori condizioni possibili in un contesto molto complicato, anche vedendo cosa succede nelle altre leghe. Un grazie va anche al lavoro delle squadre, con i diritti d’archivio, che erano parte del bando. Un ringraziamento a Governo e Parlamento che hanno migliorato il quadro legislativo il più possibile, penso alla durata da tre a cinque anni e all’aiuto sui diritti esteri, che non erano oggetto del bando, ma hanno reso la Serie A più competitiva. Questo lavoro ha consentito alle squadre di arrivare compatte a poter accettare l’offerta".