REGGINA: COMUNQUE FINIRÀ QUESTO CIRCO, ECCO LE DOMANDE CHE OGNI TIFOSO DOVREBBE PORSI

12.07.2025 16:30 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: COMUNQUE FINIRÀ QUESTO CIRCO, ECCO LE DOMANDE CHE OGNI TIFOSO DOVREBBE PORSI

Nel momento in cui si crede di aver visto tutto, ecco che questa città continua a stupire e fornire nuovo materiale utile, soprattutto, a tenere vive e vegete discussioni e divisioni, e ovviamente le relative polemiche di cui, evidentemente, non possiamo fare a meno.

L’ultima novità, com’è noto, riguarda la nuova uscita pubblica di Stefano Bandecchi in argomento Reggina, a quasi due anni dalla partecipazione alla manifestazione di interesse per la ripartenza del club amaranto, e a poco più di un anno dal tentativo di acquistare il marchio dalla curatela fallimentare della precedente società in liquidazione ed in contrapposizione con l’attuale AS Reggina ed il Comune di Reggio Calabria, curiosamente protagonista, forse adesso suo malgrado (politicamente) vista la piega che sta prendendo la faccenda, anche nelle vicende odierne.

Il sindaco di Terni ha manifestato, attraverso un video messaggio, la sua volontà di rilevare il club di via delle Industrie con l’obiettivo immediato di conquistare la serie C e, immediatamente dopo, lasciare la società ad altri stante l’impossibilità di poter gestire una squadra professionistica con le risorse provenienti dall’università privata a causa delle vicende giudiziarie in cui è tutt’ora coinvolto proprio in virtù della natura delle spese effettuate in passato dall’ateneo, comprese quelle a favore della Ternana calcio.

Occorrerà naturalmente attendere almeno la prossima settimana per verificare se ed in che termini giungerà un’istanza ufficiale di acquisto, se la stessa sarà preceduta da una richiesta di informazioni o, come è trapelato, da un possibile incontro con l’attuale governance: oltre tutto ciò, ricordando che al di là di strampalate teorie che qualcuno continua a propinare e sostenere vigorosamente, la società amaranto è formalmente e sostanzialmente di proprietà di Ballarino e Minniti, i quali restano i soli a poter decidere di accettare o meno le eventuali proposte recapitate, nonché valutare la congruità dell’offerta.

Volendo ipotizzare, precisando di non aver alcun feedback riguardo tale possibilità, un esito che porterebbe ad un cambio di casacca in capo alla proprietà amaranto, verrebbero conseguentemente alla luce parecchi interrogativi su inevitabili effetti e conseguenze dirette già a brevissimo termine, ma anche a media e lunga gittata, che dovrebbero essere di primario interesse per tutta la tifoseria. Proviamo ad interpretare quali possano essere, scevri da qualsiasi valutazione di merito sull’operazione ed astenendoci, almeno per il momento, da qualsiasi altra considerazione relativa alle parti in causa:

SQUADRA, STAFF TECNICO E DIPENDENTI

Anche qualora l’iter, comprese inevitabili trattative, che porterebbe all’eventuale acquisizione del sodalizio amaranto si svolgesse in modalità particolarmente rapida, va ricordato che per effettuare un closing occorrono inevitabilmente dei tempi tecnici non comprimibili, e che giocoforza vedrebbe il nuovo proprietario entrare in scena a ritiro già iniziato e con uno staff tecnico e una rosa di calciatori già costituita e contrattualizzata; dunque deciderebbe comunque di dare una sua “impronta” alla stagione che incombe, rivoluzionando parzialmente o totalmente il lavoro di chi lo ha preceduto? Ove decidesse in tal senso, e ci sembrerebbe strano avvenisse il contrario dato che l’esigenza, avvertita da molti, di un passaggio di mano sarebbe dettata da un deficit competitivo evidentemente rilevato, non si correrebbe invece il rischio di buttare alle ortiche quanto di buono è stato oggettivamente costruito in termini di continuità tecnica con una squadra che solo qualche settimana fa ha conseguito ben 81 punti sul campo, e che saggiamente andava semplicemente rinforzata ed allungata? Salvo, ovviamente, avere già in cantiere l'arrivo di elementi "fragorosamente" fuori categoria, ove il mercato ancora lo consenta. E che ne sarebbe delle maestranze attualmente presenti in organigramma, e dunque sulla garanzia di mantenere il posto di lavoro in contrapposizione ad un eventuale desiderio di spoil system totale, che dunque non si limiterebbe agli scontati ruoli apicali societari?

QUESTIONE SANT’AGATA

L’assegnazione del centro sportivo, per la quale si attende ormai da parecchi mesi l’emissione di un bando ripetutamente annunciato ma che ancora non ha visto la luce, pur non potendo dubitare che ciò avverrà in forza di un iter amministrativo ormai avviato e che dovrà concludersi a norma di legge, vedrà come assoluta favorita quale aggiudicataria la stessa AS Reggina 1914, in consorzio con la Soseteg SpA sotto forma di ATI (Associazione Temporanea d’Impresa), in quanto unico soggetto ad aver partecipato alla manifestazione di interesse precedentemente proposta tramite un progetto di riqualificazione dell’impianto per circa 4 milioni di euro, nonché forte di un diritto di prelazione previsto dalla stessa procedura, in caso di cambio societario, come si porrà la nuova governance rispetto al socio di impresa, o se vogliamo la stessa Soseteg nei confronti del nuovo proprietario? Vi potrebbe essere il rischio di un bando andato deserto, che pregiudicherebbe la fruizione di una struttura ritenuta fondamentale per lo sviluppo di una programmazione sportiva a lungo raggio, anche in considerazione dell'offerta con "scadenza" di Bandecchi?

SERIE C, E POI?

Proprio in tema di programmazione, uno dei punti più controversi di questa vicenda riguarda la manifesta intenzione, da parte dello stesso Bandecchi, di lasciare la società subito dopo la conquista della serie C (da effettuarsi in “uno o due anni” per bocca dello stesso imprenditore livornese, chissà se lo avessero detto altri…) per le ragioni precedentemente illustrate: quali garanzia avrebbe la piazza di poter proseguire la sua avventura sportiva in terza serie? Perché considerare scontato che un avvicendamento potrà avvenire senza difficoltà, in virtù di precedenti per nulla tranquillizzanti che riguardano la presunta “appetibilità” della piazza reggina che spesso incarna le fattezze della sora Camilla (tutti la vogliono ma…), nonché nell’impossibilità di sapere, anche in assenza di situazioni debitorie pregresse, che tipo di oneri economici e contrattuali andrebbe ad ereditare l’eventuale successore (vedi eventuali "fuori categoria" testè citati), stando attenti a non ignorare, proprio in questo senso, cosa sta accadendo in quel di Terni con la squadra locale.?

Non resta che attendere, si spera onestamente non tantissimo, per capire se gli annunci si tradurranno in azioni concrete, se quindi tutta questa operazione risulterà essere una genuina manovra imprenditoriale o l’ennesima odiosa pantomima politica di cui la piazza dovrebbe ragionevolmente essere ormai satura, e se assisteremo alla fine ad un nuovo avvicendamento in sella agli amaranto o ad un rilancio dell’attuale gestione, da tradursi ovviamente nel completamento di una rosa oltremodo competitiva e tale da riconquistare la fiducia della piazza a suon di risultati, come sempre unica cartina di tornasole nel giudicare, alla fine, se gli impegni saranno stati rispettati.