Tgr RAI: "Triestina nel tunnel, corsa contro il tempo per trovare i milioni che servono". "Applausi" per la FIGC

Davvero clamoroso quanto sta accadendo a Trieste, tutto con "l'egida" della FIGC e della stessa Lega Pro. Dato il via libera ad un club che si è iscritto per il rotto della cuffia, adesso è più che mai concreta la possibilità di esclusione dal campionato di C, considerando che la Triestina ha mancato la primissima scadenza stagionale, quella dello scorso 1 luglio. Il prossimo 1 agosto, in caso di ulteriore inadempimento, scatterà l'esclusione da un torneo mai iniziato.
Su Tgr RAI del Friuli un quadro della situazione quanto mai triste e che avrebbe dovuto consigliare al ministro dello sport il commissariamento della Federazione:
"L'appello di tifosi e istituzioni, con toni diversi, inascoltato. Le promesse di trovare denaro da iniettare nelle casse societarie vuote attraverso nuovi soci americani. I calciatori che valutano la messa in mora per i mancati pagamenti e i dipendenti che non vedono uno stipendio da mesi.
E poi i punti di penalizzazione (7 che diventeranno 13), dei parametri che comunque vadano le cose bloccheranno il mercato fino a gennaio, l'uso del marchio ritirato dai tifosi, e , spifferi dicono, il Comune che potrebbe addirittura revocare stadio e campo di allenamento mentre la Regione, sponsor maglia e cofinanziatrice del futuro centro sportivo, auspica un cambio di proprietà.
La Triestina è all'ennesimo momento drammatico dal punto di vista economico: dal 1994, tre fallimenti, e 14 proprietà evidentemente non sono bastati.
Il presidente Rosenzweig, dopo aver iscritto la squadra in extremis, non ha pagato l'ultima tranche di stipendi, e le dimissioni del Ds Delli Carri, autore con Tesser del miracolo sportivo della salvezza della scorsa stagione, sono state accettate; dall'America arrivano vaghe promesse, ma anche la consapevolezza che i conti non tornano: la proprietà tra debiti pregressi e una serie di investimenti da incubo, in due anni ha dilapidato circa 25 milioni di euro, ma solo per partire, senza contare le spese della stagione 25/26, ne servono altri 6 e mezzo, e per trovarli ci sono al massimo tre settimane di tempo.
Non ci sono quelli per un'iscrizione da parte di una società alternativa supportata da tifosi e istituzioni nei dilettanti, ma quelli per vendere a una cifra simbolica accettando di aver perso una marea di soldi, sì. All'orizzonte ci sarebbe un gruppo romano che sarebbe disposto a rilevare il club, ingenti debiti inclusi e con la prospettiva poco rassicurante di una quasi inevitabile retrocessione in D. Ma lo scenario più probabile è quello di un anno senza alabarda, cosa mai successa neanche negli anni di guerra".