REGGINA: DOVRÀ ESSERE LA SETTIMANA DEGLI ANNUNCI “PESANTI”

Ancora una volta il desiderio, sempre più ingenuo evidentemente, di riuscire a parlare esclusivamente di calcio continua a scontrarsi con un dibattito senza fine riguardante questioni sempre più extra campo e che certamente non agevola la creazione di quel clima di serenità ormai sempre più assimilabile ad una chimera.
Bene hanno fatto gli ultras a “ricordare” alla società come non possa essere contemplato, in serie D, un risultato che sia diverso da una vittoria da costruire sin da subito, come andiamo ripetendo anche noi parlando di segnali indispensabili da trasmettere ad amici e nemici: non abbiamo mai preso posizioni precostituite sull’opportunità che sia questa o quella proprietà a gestire il club amaranto (e solo per questo veniamo tacciati da qualcuno di parzialità), ma certamente chi ne detiene l’onere deve associarlo alla concreta potenzialità di avere la meglio su tutti in un torneo di quarta serie, per cui il “proviamo” deve cedere definitivamente il posto a “dobbiamo”.
Molte più perplessità destano invece le rivelazioni che proverrebbero direttamente da Palazzo San Giorgio sull’esistenza di gruppi interessati alla Reggina, dubbi che ovviamente non riguardano un merito credibilissimo, ma concernono le modalità attraverso cui le istituzioni avrebbero scelto di veicolare un’informazione di interesse collettivo attraverso il tifo organizzato piuttosto che tramite canali ufficiali e canonici; a ciò si aggiunge la considerazione che, evidentemente, solo in questa città qualsiasi trattativa riguardante l’eventuale acquisizione di una squadra di calcio debba mantenere dei contorni simili al quarto segreto di Fatima, dunque procurando quasi sempre illusioni e polemiche in un ambiente ampiamente saturo sia delle une che delle altre: se c’è qualcuno, finalmente si manifesti alla cittadinanza ed alla società (e dunque non solo al sindaco); in qualsiasi altra veste causano l’unico effetto di inficiare le operazioni di costruzione della squadra, che invece necessiterebbero di andare avanti limitando al massimo ogni tipo di ostacolo o distrazione.
A tal proposito, sono finalmente stati svelati i nomi dei primi movimenti di rafforzamento della rosa: oltre al giovanissimo Lanzillotta, sono giunti in riva allo stretto il centrocampista Correnti e l’attaccante Ferraro, entrambi reduci dalla loro migliore stagione in carriera. Tuttavia, l’aver sbloccato il tabellino alla voce “acquisti” non ha contribuito granché a stemperare le tensioni di un ambiente che deve sì essere attento e pretenzioso, ma che neanche dovrebbe degenerare in isteria o addirittura rassegnazione quando ancora al raduno mancano due settimane; ovvio che, altrettanto chiaramente, se al 20 luglio dovessimo trovarci in una situazione ancora incerta, gli stessi timori potrebbero divenire piuttosto fondati.
È chiaro infatti che, pur trattandosi di innesti utili sia tecnicamente che in ottica di squadra lunga, non rappresentano, almeno sulla carta, quegli elementi capaci da soli di accendere la scintilla agli occhi dei tifosi, per una rosa che numericamente è ancora largamente incompleta, e che allo stesso tempo attende quei calciatori determinanti ed indispensabili per far fare il definitivo salto di qualità ad una squadra che da forte dovrà divenire quasi imbattibile, anche in considerazione di qualche rivale che in questi giorni non è rimasta certo a guardarsi intorno.
Ci aspettiamo dunque che la settimana entrante possa essere foriera di novità “pesanti” attraverso l’annuncio di qualche nome utile a stuzzicare la fantasia dei tanti appassionati amaranto, e contemporaneamente magari contribuire a disinnescare qualche malumore di troppo dettato dalla preoccupazione di non riuscire a costruire un progetto competitivo, pur sapendo che spesso la fretta può essere cattiva consigliera in tema di decisioni, e che ai fini del risultato finale quasi sempre è meglio scegliere bene che scegliere velocemente, ma altrettanto consci, e lo ribadiamo, che dare un segnale alla piazza può essere altrettanto importante e, per certi versi, decisivo per tanti aspetti.