Esclusiva TuttoReggina, Bagnoli: «Di Lorenzo, che bel premio l'esordio»

31.05.2011 11:30 di  Giovanni Cimino   vedi letture
Il difensore della Reggina Primavera, Giovanni Di Lorenzo
Il difensore della Reggina Primavera, Giovanni Di Lorenzo

Abbiamo ascoltato ai nostri microfoni, l'agente Fifa Andrea Bagnoli, che gestisce i giovanissimi amaranto Giovanni Di Lorenzo e Maicon Da Silva. Inevitabile non parlare dell'esordio del difensore della Primavera nella serie cadetta:

L'esordio di Di Lorenzo, un premio per il ragazzo, un premio per il tuo lavoro...
«Il ragazzo è da due anni che è a Reggio, è certamente un gran premio per la sua crescita e chiaramente un premio anche per la Reggina, che sta lavorando così bene con i giovani». 

Che giocatore è Di Lorenzo per chi lo ha visto di meno?
«E' un classe '93, è arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Lucchese e lo scorso gennaio il presidente lo ha riscattato. E' cresciuto molto, sopratutto fisicamente, ma chiaramente ha ancora ampi margini di miglioramento. Può giocare in una difesa a tre o a quattro, non solo al centro, ma anche sull'esterno sinistro, visto che ha una buona spinta. La sua crescita è coincisa con l'arrivo alla Reggina, visto che ha potuto lavorare in un settore giovanile certamente molto importante».

La società ci punta su di lui, magari questa estate ci sarà il ritiro con la Prima Squadra...
«Come lui, ci sono altri 4-5 calciatori della Primavera che hanno un'ottima prospettiva, che potrebbero fare al caso della Prima Squadra. Un conto è giocare con i ragazzi, un altro è giocare con i professionisti, diventa chiaramente un lavoro».

Maicon ha fatto finalmente il suo esordio...
«Sì, dopo tanta attesa, ha finalmente fatto il suo esordio nella Primavera. Credo che sarà un punto importante della Primavera, anche per il sacrificio economico che la Reggina ha fatto per prenderlo».

Sei un grande esperto del calcio sudamericano, il vostro gruppo ha portato a Reggio anche Carmona. Magari la Reggina sta già seguendo qualche nuovo interessante prospetto per la prossima stagione?
«Sì, seguendo le ultime manifestazioni giovanili, ha visto tantissimi giovani interessanti, non è mai un problema trovarne di bravi. In chiave Reggina, è chiaro che il rggiungimento dell'obiettivo promozione, agevolerà anche il discorso sull'arrivo di calciatori sudamericani e extracomunitari. La politica della società e del presidente è abbastanza chiara: portare buoni calciatori e poi rivenderli dopo due-tre anni a buon prezzo. Questo è stato il caso di Carmona, che alla Reggina ha potuto fare una palestra importante per la sua crescita».

A livello giovanile, la Reggina sta lavorando bene...
«Assolutamente si. Io credo che se fai giocare calciatori dell'89, del '90, in Prima Squadra, è inevitabile che prima o poi i frutti li raccogli. La Reggina, e anche per questo mi trovo bene a collaborare con loro, è una società che mette al primo piano l'aspetto umano. Non è facile per un giovanissimo, lasciare la famiglia da piccolo e crescere sia tecnicamente, che umanamente. Quando porto calciatori alla Reggina, sono sicuro che saranno degli uomini, prima ancora che calciatori».

Si è parlato di Davide Dionigi come prossimo tecnico della Reggina...
«Mi hanno parlato molto bene di Dionigi, ma ancor è presto per parlare di queste cose. Ancora c'è un tecnico, che è corteggiato da altre squadre, ma allena la Reggina e in più ci sono i playoff da giocare».