Crediti fiscali fittizi per oltre 4 milioni di euro: Cellino e altri 24 indagati, coinvolto il Brescia Calcio

11.06.2025 11:25 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Crediti fiscali fittizi per oltre 4 milioni di euro: Cellino e altri 24 indagati, coinvolto il Brescia Calcio

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia, con il supporto dei reparti territoriali, hanno eseguito una vasta operazione in 11 province italiane — tra cui Milano, Roma, Napoli, Arezzo, Caserta, Potenza e Taranto — su disposizione della Procura distrettuale di Brescia.

Sono stati eseguiti provvedimenti di perquisizione personale e locale nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), accusati a vario titolo di aver partecipato a un sistema fraudolento di commercializzazione di crediti fiscali inesistenti, con successivo riciclaggio dei proventi illeciti.

Tra gli indagati figurano Massimo Cellino, lo stesso Brescia calcio e il commercialista Marco Gamba, il professionista che aveva seguito Brescia calcio nell'acquisito di crediti di imposta - risultati inesistenti - utilizzati per pagare contributi di febbraio e aprile.

Secondo le indagini, gli indagati avrebbero creato un sistema complesso di frode basato sull’emissione e la cessione di crediti IVA fittizi per un valore complessivo superiore a 4 milioni di euro. Il meccanismo prevedeva l’utilizzo di società fantasma, formalmente operative ma di fatto prive di qualsiasi attività economica reale, spesso intestate a soggetti con precedenti specifici per reati fiscali.

Questi crediti fittizi venivano ceduti a una società “veicolo” con sede a Milano, la quale li rivendeva ad altre aziende, tra cui anche il Brescia Calcio S.p.A., che li utilizzavano per abbattere il carico fiscale e contributivo.

La società “veicolo”, secondo gli investigatori, non era in possesso delle autorizzazioni previste per l’attività finanziaria e non disponeva di una struttura imprenditoriale adeguata. È emerso anche il coinvolgimento di uno studio di professionisti con sede nel territorio bresciano, che avrebbe avuto un ruolo centrale nella gestione delle operazioni fiscali. Durante le perquisizioni è stata sequestrata documentazione utile a verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, con particolare attenzione alla mancanza o inefficacia dei modelli organizzativi previsti per prevenire reati fiscali. L’inchiesta è tuttora in corso e gli elementi raccolti sono oggetto di valutazione in fase di indagini preliminari. Si ricorda che, come stabilito dalla legge, vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.