L'angolo dei Tifosi, TUTTI INDECENTI, NESSUNO ESCLUSO: le mail dei supporters, PARTE 4
Una sola parola possibile: INDECENTI. Dai calciatori, alla società, allo staff: TUTTI COLPEVOLI, NESSUNO ESCLUSO. La Reggina affonda ancora, dimostrando che forse il fondo del baratro non è stato ancora raggiunto.
Tifosi amaranto inermi difronte ad un disastro che oggettivamente non ha paragoni nella storia del club di Reggio Calabria.
Uno spazio tutto vostro per fornire il vostro punto di vista sulla nostra amata squadra del cuore. Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.
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Buongiorno e grazie dello spazio.
Ritengo che siamo arrivati ad una situazione incontrollabile che nemmeno il piú ottimista si aspettava ed é chiaro che la spaccatura con la societá non é piú ricucibile.
Non so in che modo Ballarino e tutto lo staff societario possa pensare di recuperare credibilitá,anche mister Torrisi inizia a perdere il controllo della situazione,mi viene chiaro pensare che la colpa anzi le mele marce non erano ne Trocini ne Montalto o Blondett,certo é che le colpa sono di tutti ma,la colpa piú grande é di una Societá che ha fallito l'obiettivo per l'ennesima volta.
I risultati anzi i non risultati sono sotto gli occhi di tutti e non si può pensare che é il sant'agata ad un passo dall'assegnazione condivisa possa salvarli.
Servirebbe che scendessero tutti dalla loro posizione di esseri superiori e capissero che il loro tempo é finito,una promozione ormai quasi impossibile renderebbe il prossimo anno il Granillo semivuoto se non per gli inguaribili e quelli che non pagano per entrare.
Francesco
LA REDAZIONE RISPONDE: Oggettivamente la sua analisi è condivisibile.
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Buongiorno,
dopo molto tempo torno a scrivere. Non lo facevo dai tempi della Serie B, semplicemente perché non c’e stato molto da dire negli ultimi anni. Oggi però, a differenza di tanti tifosi, sento il bisogno di fare un bilancio e assegnare dei voti ai protagonisti di questo disastro.
Antonio Ballarino – Voto 4-
Imprenditore che ha avuto un’occasione importante, gli e’ stata posta sul piatto d’argento e non ha saputo gestirla. In tre anni anche una società con poche risorse avrebbe potuto raggiungere la Serie C in una piazza come RC ma lui (ed il suo team) non e’ riuscito perche NON possiede alcuna competenza calcistica e manageriale ed e' evidente dopo tre minuti di dialogo, non servono anni per capirlo! Ha dimostrato limiti evidenti, ma tra tutti rimane, a mio modo di vedere, quello con meno colpe.
I Tifosi – Voto 3 – Anello al naso.
La situazione era sotto gli occhi di tutti fin dall’inizio, ma nel momento cruciale la piazza è rimasta in silenzio. Nessuno ha protestato quando il Comune prese la decisione Ballarino (NESSUNo fuori dal palazzo), nessuno ha fatto sentire la propria voce. Hanno accettato tutto passivamente, “con l’anello al naso”, e ora protestano quando è troppo tardi, quando non ci sono piu’ neppure le energie per farlo. Un voto duro, ma coerente con l’immobilismo mostrato, la poca coerenza e la poca comprensione.
Pratico – Voto 10 per la malafede, 0 per le capacità.
Una persona di una meschinità e ignoranza fuori dal comune. Ha ingannato tutti, oggi come in passato, non dimentichiamolo! Ricordiamo come uscì dalla Serie D, per pura fortuna, e come riuscì anche ad incassare denaro per la cessione di una Reggina gia morta all’ultimo secondo grazie a un pazzo arrivato dal nulla. Sarebbero ricordati lui ed il padre come i peggiori della storia della Reggina se non fosse successo quello che e’ successo. Nel manipolare la situazione è stato un maestro: per questo prende 10. Come capacità, invece, lo zero parla da solo.
Allenatori – Trocini in particolare (gli altri S.V.) – Voto 7 - Signore
Trocini si è comportato da signore in mezzo a questo caos. Ha mantenuto dignità e rispetto in un ambiente dove mancava tutto: struttura, comunicazione, società. Nessun allenatore avrebbe potuto fare meglio: è impossibile navigare quando nemmeno si sa se esiste la nave.
I Giornalisti – Voto 3. Narcisi. (non prendetevela perche vi stimo ma e' andata proprio cosi)
Il loro compito era fornire informazioni che un tifoso non può ottenere da solo. Invece, hanno pensato al proprio ego, trasformando tutto in una lotta interna tra testate e personalismi. Non hanno fatto chiarezza, non hanno aiutato la piazza, non hanno unito nessuno ed hanno fornito banali constatazioni. Hanno confermato ciò che disse Pergolizzi: a Reggio ci sono guerre di quartiere. In questa vicenda sono stati inutili sul piano comunicativo e irrilevanti su quello sociale.
La Politica – Voto 0. Incompetenti e corrotti.
E qui arriviamo ai veri responsabili di questo disastro: Brunetti, Versace e Falcomatà. Sono loro ad aver permesso tutto. Non solo non hanno vigilato, non solo non hanno controllato ciò che veniva fatto, ma hanno addirittura concesso spazi e possibilità a persone che non hanno alcuna credibilità. Hanno persino firmato la concessione che permette a chi ha distrutto la Reggina per continuare a gestire il centro sportivo e condizionare qualsiasi nuova società dovesse venire in futuro. È una vergogna senza fine. E siamo tutti certi che non saranno nemmeno in grado di verificare il rispetto di ciò che è stato incluso nel contratto di concessione. Un altro regalo ad un manipolo di scappati di casa per proprio tornaconto personale. Non ci sono attenuanti. Minimo, dovrebbero dimettersi. Ma, vista la gravità, sarebbe doverosa un’indagine. Ci sono addirittura gli estremi per ipotizzare reati ben più gravi, compresa la corruzione.
A questo punto, l’unica prospettiva realistica è il ritiro dal campionato e la rinascita da zero, con un progetto totalmente nuovo. Non ci sono e non ci saranno acquirenti all’orizzonte che vorranno rilevare questa nave alla deriva. E’ finita. È arrivato il momento di voltare completamente pagina.
Un saluto con stima.
David P.
LA REDAZIONE RISPONDE: David, Lei è stato molto corretto e si è espresso duramente, ma su alcune cose dissentiamo perché anche frutto di "dicerie" popolari e supposizioni social. Cerchiamo, una volta per tutte, ad andare in ordine.
Ballarino: ha sbagliato le scelte, evidente e palese. Anche, come dice Lei, la gestione manageriale.
Tifosi. Non si è mai visto in nessun posto al mondo che qualcuno contestasse una nuova società che aveva rilevato un titolo sportivo di una squadra appena caduta nell'oblio per mano di imprenditori romani e lametini. A nostro modo di vedere è qualcosa di assurdo, sopratutto considerando che fuori dal Comune non c'era alcuna fila, checchè se ne dica. La maggioranza dei tifosi non è interessata al tam tam mediatico su politica, teorie del complotto e amenità varie.
Praticò. Mimmo e Peppe hanno una sola GRANDE COLPA: aver rimesso in moto la Reggina nel 2015 dopo il PECCATO ORIGINALE del primo fallimento. Sopratutto se i risultati sono giudizi così trancianti e oggettivamente sbagliati. Solo un dettaglio, senza difendere nessuno. Gallo offre 400mila euro per la Reggina a Praticò, paga gli stipendi anticipando neanche 100mila euro e ne incassa 1 milione grazie alla valorizzazione giovani. Successivamente, Gallo non paga almeno 200mila euro ai Praticò: fatti il conto tu se Praticò "ha incassato denaro" o ci ha perso. I peggiori sono loro o chi ha lasciato 30 milioni di euro di debiti? Ci siamo fatti la domanda insieme, datti la risposta. Poi Peppe Praticò ha responsabilità in questa Reggina come le altre componenti, sicuramente il suo errore è stato quello di non limitarsi al ruolo che ha ben descritto nell'ultima conferenza stampa: rapporti con le imprese, organizzazione e non parte tecnica.
Allenatori. Nessuno è immune da responsabilità, compreso Torrisi. Si fa l'errore di escludere qualcuno dal disastro.
Politici. Il peccato originale è stato quello di aver dato spazio ai Gallo, ai Saladini e persino a qualcuno che non ha iscritto la Reggina in C per poche migliaia di euro. Tutto quello per motivi elettorali. L'indagine andava fatta sulle concessioni a Gallo e Saladini, ma in quella situazione non conveniva togliere lo stadio o il Centro Sportivo. Oggi bisogna chiaramente vigilare e eventualmente intrecciare rapporti con imprenditori che possano prendere in mano il club. Ma nessuno si illuda che ci sarà fila a prendere la Reggina.
L'unica prospettiva, purtroppo, è quella di salvare la D, portare avanti con dignità la stagione e poi fare tutte le valutazioni del caso per il futuro.
