Abodi: "Impensabile la A a 20 squadre e la C a 60. Sarà rivista la mutualità"

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, intervenuto a margine di un convegno, ha detto la sua sulla riforma dei campionati
"E’ impensabile che il campionato di Serie A continui a essere a 20 squadre, così come la Serie B a 20 e la Serie C a 60. Non è solo un problema di numeri ma anche di reputazione e credibilità per un’equa competizione. Su questi elementi stiamo lavorando e continueremo a lavorare -assicura Abodi- perché il calcio vive anche di mutualità. L’obiettivo comune è quello di far funzionare la macchina e ancora una volta il tema infrastrutture è centrale. Dobbiamo accogliere i tifosi con lo stesso decoro che c’è in Europa, è arrivato il momento di migliorare le norme e renderle più efficaci".
Ricordiamo che la A ha venduto i diritti tv fino al 2029 e con preciso numero di partite, prevedendo quindi la A a 20 squadre: ergo, impossibile ridurre il numero delle squadre sino alla fine del decennio.
A marzo la deadline fissata da Gravina per trovare un accordo tra le varie Leghe: "Apprezzo la scelta di Gravina, ognuno si prenda le sue responsabilità. Ci sono diritti di veto che di fatto impediscono di riformare il sistema in modo adeguato. Mi auguro che prenda il sopravvento il senso di responsabilità perché il sistema calcistico è fondamentale, serve che venga messo in discussione e alleggerito".
Abodi poi annuncia: "In Primavera ci sarà un'ulteriore riforma della Legge Melandri, sulla gestione dei diritti tv e sull’architettura della mutualità, che sarà nel collegato alla Finanziaria".
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