Reggina, la conferenza di Torrisi alla vigilia di Acireale: la questione Montalto, il mercato, la società

08.11.2025 14:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Reggina, la conferenza di Torrisi alla vigilia di Acireale: la questione Montalto, il mercato, la società

Alfio Torrisi, tecnico della Reggina, ha parlato alla vigilia della gara sul campo dell'Acireale. Tanti i temi toccati nell'incontro con gli organi d'informazione che seguono la squadra amaranto:

"Montalto ha sempre fatto il suo dovere, si è sempre allenato bene. La situazione poi é nata da un confronto con la società, non sono io la persona adatta a spiegare questi aspetti, non é stata una scelta prettamente tecnica. Ringrazio Adriano per l'impegno messo, ma qualsiasi scelta fatta è condivisa da me e dalla gestione sportiva della società".

Ancora sulla vicenda Montalto: "Non esiste alcun capro espiatorio, Montalto non era il male della Reggina, è stata fatta una scelta per svariati motivi. La Reggina oggi é una squadra in difficoltà, lo sappiamo, lo sapevo prima di venire. Acireale é sempre un campo difficile, storicamente in casa ha costruito i suoi successi, troviamo una squadra in un magic moment, faccio i complimenti a mister Pagana per il lavoro che sta facendop. Dobbiamo andare lì con tanto rispetto per loro, tanto sacrificio e voglia di lottare, non possiamo parlare di scontro playout, dobbiamo cercare di fare più punti possibili, recuperare il più possibile, dobbiamo mirare in alto e al massimo tramite la prestazione".

Sull'attacco: "Ferraro non ci sarà ad Acireale, Edera lo abbiamo provato come prima punta contro la Nocerina. Abbiamo lui, c'è Pellicano, dobbiamo cercare di valutare le nostre scelte anche per il piano gara, la strategia. Dobbiamo essere bravi a comprendere se un calciatore di caratura può essere utile a partita in corso, avere delle alternative con caratteristiche che è mancata a questa squadra. Bisogna fare la strategia della gara in base alle qualità che abbiamo, anche considerando il calo fisico che può avere l'avversaria. Dobbiamo essere bravi a sfruttare al massimo la qualità che abbiamo".

Continua l'allenatore amaranto: "Non bisogna cercare alcun capro espiatorio. La colpa della classifica attuale non è di un calciatore. Tutti noi siamo in mezzo a questo "casino", di classifica e di risultati, allo stesso tempo sono sereno e consapevole di dover lavorare, i ragazzi hanno messo grande disponibilità, l'unica medicina è il lavoro. Non ho la bacchetta magica, ho fatto 14 allenamenti, bisogna avere il tempo per dare un'identità alla squadra e sono sicuro che ricorderemo questo momento come una brutta favola".

Sul rapporto con la società: "Lavoro a stretta sinergia con la società h24, mercoledì abbiamo ricevuto la visita del patron. Condivido l'ufficio con la parte sportiva. Non condivido l'allarmismo esterno, ho accanto a me una società forte, solida e attenta. Con lo stiamo basando dei discorsi per il miglioramento della rosa, dobbiamo fare delle scelte per completare per caratteristiche la rosa, non per sfiducia verso i ragazzi a disposizione".

Sull'arrivo di Sartore: "Con Francisco ci sono dei contatti, speriamo di chiudere a breve la trattativa".

Sull'infermeria: "Resterà a casa Ferraro, lo recuperiamo per domenica prossima. Non ci sarà Ragusa, il resto sono tutti a disposizione".

Sul sistema di gioco: "Non sono un integralista del 4-3-3, giocando per principi possiamo giocare in maniera diversa. É una squadra costruita per il 4-3-3, il mio obiettivo é quello di mettere i ragazzi nella loro zona comfort, ma questo sistema di gioco non ha dato i risultati sperati, lo dice il campo. Non abbiamo avuto i movimenti delle mezze ali con inserimenti e superiorità numerica, sugli esterni d'attacco non abbiamo avuto la profondità e dunque dobbiamo cercare di ragionare sotto questi aspetti. Stiamo lavorando per avere calciatori con determinate caratteristiche".

Sulla situazione di classifica: "Noi dobbiamo cercare di fare preoccupare gli altri, noi abbiamo l'obiettivo di risalire in classifica. L'ho detto ai ragazzi, la classifica conta a maggio e non a novembre. Ne ho viste di rimonte, la squadra ha le potenzialità per farla. Chiaramente si sono perse tante occasioni e tanti punti per strada. L'obiettivo deve essere quello di capire che ci sono tutte le condizioni per uscire da questo momento. Dobbiamo essere bravi ad arrivare almeno a meno sei al giro di boa e poi vedere se abbiamo gli attributi per rimontare, magari quando avremo quelle tre gare importanti come Nissa, Savoia e Gelbison. Da lì poi spero di avere la squadra modellata sulla mia idea di calcio, anche sotto l'aspetto della parte atletica, così da permetterci di lottare ad armi pari con le altre".

Su quanto avvenuto: "Basta guardare i trascorsi di tutti i calciatori e le partite giocate con la Reggina: non possono essere diventati tutti brocchi, in tre-quattro mesi una metamorfosi del genere è impossibile. Oggi questa squadra non é squadra, deve diventarlo, lo si può fare attraverso il lavoro, la responsabilità che si deve avere nei confronti di una società che non fa mancare nulla. Vedo una squadra che sta in ottanta metri di campo e mi faccio qualche domanda, quando leggo che la Reggina ha fatto un solo gol in quattro gare e allora mi pongo delle domande. bisogna cambiare qualcosa, è chiaro. Potevo stravolgere la squadra dopo il mio arrivo, ma non sarei stato onesto intellettualmente: ma avessi cambiato e le cose sarebbero andate nello stesso modo? Io ho voluto valutare quello che mi sono trovato, tatticamente e mentalmente. Negli allenamenti vedo una squadra che si arrabbia quando perde le partitelle in allenamento, prima non lo faceva, stiamo crescendo mentalmente. Abbiamo la certezza che c'è da cambiare qualcosa e lo faremo, ma chiaramente serve un pò di tempo. La mia certezza é che il lavoro paga".

Sul fatto che la squadra non è squadra: "Non sono stato con loro da luglio, ho trovato questa situazione che non so come sia maturata. Dobbiamo solo lavorare per migliorare".

Sul sostituto di Montalto: "Stiamo lavorando per un nuovo attaccante, é una priorità. Non dobbiamo avere fretta e sbagliare. Dobbiamo prendere calciatori funzionali al progetto tecnico tattico della Reggina, dobbiamo prendere chi vogliamo noi e non quello che il mercato ci offre. Il mercato oggi è chiuso, quindi se scelgo un calciatore di un'altra squadra, non basta che il calciatore ci scelga, ma deve essere poi la società a dare la rescissione. Noi miriamo a calciatori che sono in ambienti importanti, chi in C e chi in D a vincere e non é facile ottenere il via libera. Noi diamo via un giocatore che non abbiamo intenzione di tenere e anche gli altri fanno così. Ho delle responsabilità verso la stessa società e non possiamo permetterci di sbagliare. Noi dobbiamo fare le cose con calma e serenità, a prescindere dalle difficoltà che oggi abbiamo. Noi oggi abbiamo preso un esterno e cambiare la posizione di qualcuno, posso mettere Di Grazia sottopunta, Ferraro l'anno scorso é andato in doppia cifra, c'è Pellicanò. Noi dobbiamo prendere calciatori forti, magari con trascorsi, ma sopratutto funzionali al progetto tecnico, capaci di reggere la pressione, il peso di questa piazza e di questa maglia, quindi calciatori che hanno vinto, che hanno voglia di rivincere, che hanno fame e ambizione. Noi dobbiamo prendere calciatori che possono incidere, che vanno in campo e viene notato".

Infine sottolinea il tecnico: "L'atteggiamento di San Cataldo deve esserci sempre, dobbiamo sempre pareggiare la grinta e la determinazione, è la base del nostro percorso. Sotto l'aspetto tecnico-tattico si vedrà una Reggina diversa, mai vista in stagione, l'approccio alla gara e la gestione della stessa. Con i ragazzi parlo giornalmente, questa squadra ha bisogno di ritrovare delle certezze, proprio singolarmente. Fisicamente la squadra inizia a crescere, già domenica vedremo qualcosa di diverso soptto il ritmo e la frequenza, non so per quanto tempo".