Corriere di Romagna, "Sarà un’impresa tenere in vita il Rimini"

11.09.2025 14:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Corriere di Romagna, "Sarà un’impresa tenere in vita il Rimini"
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© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com

"Sarà un’impresa tenere in vita il Rimini", scrive Corriere di Romagna in merito alla situazione del Rimini, con il resoconto della spiacevole situazione.

"Stefano Giammarioli è arrivato ieri, ma le nubi sul cielo sopra Rimini non si sono affatto diradate. La firma dell’ex direttore sportivo di Gubbio e Cremonese non è ancora arrivata perché il nodo della fideiussione pare irrisolvibile. I tempi erano già stretti per poter tesserare qualche svincolato da portare almeno in panchina per il Pontedera, ma a questo punto l’incertezza regna sovrana anche per il derby con il Forlì, che si giocherà venerdì 19 settembre.

Il piano B, diverso dal “piano Giammarioli”, è quello a cui sta lavorando la società: arrivare con l’attuale organico al 16 ottobre, giorno in cui dovranno essere pagati gli stipendi di agosto (quelli di luglio erano già stati versati ai giocatori) e a quel punto, detratte dal tetto ingaggi quelle mensilità, si aprirebbe una finestra economica da 90mila euro per poter tesserare rinforzi per quella cifra. Acrobazie da ragioneria calcistica che una società sana mai si azzarderebbe a fare.

Ma le scadenze incombono inesorabili. Prima del 16 ottobre, c’è il 16 settembre quando la società dovrà produrre alla Lega Pro la documentazione relativa al pagamento dei contributi al fondo fine carriera per il mese di giugno e alla Covisoc la documentazione sul pagamento dei contributi Inps di giugno e le ritenute Irpef di maggio e giugno (per presentare la documentazione, vanno prima... pagati tutti i contributi per un totale di oltre 500mila euro).

Sul fronte entrate, dopo la 7a giornata (in programma a fine settembre) e dopo la 14a (in programma a metà novembre) ci saranno i primi due step legati ai contributi per il minutaggio dei giovani e alla Legge Melandri sui diritti televisivi. Ma sono crediti “virtuali” che diventeranno reali solo con la ripartizione a fine stagione. Un anno fa, il Taranto chiese l’anticipo di questi contributi, che però, vista il grave stato di salute della società, non gli fu mai concesso. Stessa cosa che accadrà anche al Rimini. Che invece potrebbe fatturare i crediti vantati in camera di compensazione della Figc: si va da 20% per il mese di settembre a un 10% per i successivi otto mesi, ma poi andrebbe ottenuta un’apertura di credito da un istituto bancario. Ma il 30 giugno il Rimini vantava un credito in cassa di compensazione tra i 350.000 e i 400.000 euro. Niente rispetto a quanto deve ora pagare.

Ancora e sempre calcoli e acrobazie, ma la sensazione è che il pessimismo sia in ascesa. Giammarioli pensava di sistemare la situazione in un paio di mesi e poi di portare il fascicolo Rimini sulle scrivanie di potenziali acquirenti interessati. Invece... Infatti quella di ieri a Rimini è stata quindi quasi una visita di cortesia. Spronandoli a dare il meglio anche in questa situazione di difficoltà, ha parlato anche ai giocatori, che da ieri, e almeno per questa seconda parte di settimana, si potranno allenare al Romeo Neri. I giocatori biancorossi (tra loro anche Ferrarini, che dovrebbe essere stato tesserato) sono chiamati a un vero e proprio miracolo sportivo. Ma come detto, il 16 settembre incombono altre scadenze. Il rischio è che, salvo miracoli, la squadra biancorossa possa trovarsi a dover risalire da una penalizzazione di quasi 20 punti: e anche se a gennaio dovesse arrivare un fondo ricchissimo, con tante risorse per il mercato invernale, agguantare i play-out sarebbe comunque un’utopia", si legge.