Gigi Buffon ospite d'onore al Premio Granillo: "Spero che la Reggina torni presto tra i Prof. Reggio città con tanta passione"

Gigi Buffon, mito assoluto del calcio italiano, è stato l'ospite d'onore della sesta edizione del Premio Oreste Granillo, ideato dal giornalista Maurizio Insardà. Alla presenza di Italo Cucci e di Marika Giannini, l'attuale team manager della Nazionale italiana ha parlato di Reggio Calabria e della Reggina:

"Una città e una tifoseria con tanta passione, tante belle sfide, qui ci sono stati sempre dei sogni e io sono un sognatore. Mi dispiace non vedere nel professionismo il nome Reggina e spero torni presto”.

Rivela Buffon: "Prima di una partita con la Reggina ho avuto un attacco di panico. Smisi di fare riscaldamento perché non me la sentivo di giocare. In quel momento l’allenatore mi chiese se ne ero certo, appeno ho percepito la possibile sostituzione, ho avuto uno scatto di orgoglio e sono sceso in campo. Ci sono molte partite in cui fisicamente e psicologicamente stavo male, ma grazie a quelle caratteristiche ho sfoggiato grandi prestazioni".

Sul suo nuovo ruolo, che fu degli indimenticati Riva e Vialli: "Il mio nuovo ruolo l’ho accolto con grandissima passione, arrivare dopo Gigi Riva e Gianluca Vialli mi ha onorato. Facevo fatica a dire di no alla Nazionale Italiana, tantissimi anni vissuti con quella maglia, un grande senso di appartenenza".