REGGINA: DAL CAMBIO BARRANCO-ADEJO AI 7 GOL IN QUATTRO GIORNI

Al di là di facili entusiasmi dettati dall’emotività del momento e ben consci di essere ad appena un quarto di torneo disputato per cui nulla è stato conquistato, il secondo successo pirotecnico ottenuto dalla Reggina domenica pomeriggio, ad appena quattro giorni dall’altra goleada ottenuta nel turno infrasettimanale, vale comunque una conferma del fatto che qualcosa sia evidentemente cambiato.
Non sappiamo con certezza se tale svolta, speriamo non estemporanea, sia di carattere tecnico o mentale, probabilmente si tratta di un combinato disposto di entrambe: è chiaro che, nella testa dei calciatori, trovarsi a -7 dal primo posto dopo appena sei giornate non possa non aver fatto scattare qualcosa, se non altro un moto d’orgoglio o magari semplicemente uno scrollamento dal peso di dover vincere a tutti i costi per ritrovarsi al punto di aver ormai poco o nulla da perdere.
Dal punto di vista gestionale, sembra passato un secolo dal 58° minuto dello scorso 20 ottobre quando, sul punteggio di 1-0, il Granillo accolse con una bordata di fischi l’incredibile cambio Barranco-Adejo ed un prosieguo di gara di una squadra arroccata negli ultimi trenta metri contro la peggior difesa del girone che rischiò seriamente di riuscire a portare via un punto non fosse stato per un paio di prodezze di Lazar nel finale.
Qualunque sia il motivo poco importa, il presente ci racconta finalmente di una squadra volitiva, corta e persino bella da vedere in un campionato in cui, solitamente, parlare di spettacolo appare una mera chimera, e soprattutto vincente: i sette gol realizzati in quattro giorni, a fronte di almeno il doppio di occasioni create, rappresentano una inversione di tendenza piuttosto sorprendente quanto repentina e, sottolineiamo ancora una volta, ottenuta non ai danni delle ultime arrivare, poiché sia Enna che Paternò si sono comportate benissimo in questa prima parte di torneo stazionando, nonostante le sconfitte rimediate con gli amaranto, nella parte sinistra della classifica ad un solo punto dalla zona play off.
Per avere una controprova basti pensare ai successi stentati delle passate settimane ai danni di due compagini in grande difficoltà, così come ai punti persi dalle battistrada di fronte ad avversari tutt’altro che irresistibili per comprendere ancora una volta come in questa stagione nulla possa essere dato per scontato: quella che invece appare sufficientemente delineata, dando un occhio alla classifica, è la circostanza che un blocco di quattro squadre si stia apprestando a disputare un torneo a parte per giocarsi l’unico posto disponibile per la serie C.
Se dunque, da un lato, pare scongiurato il rischio di perdere di vista troppo presto le possibilità di promozione come lo scorso anno seppur, è anche inutile ripeterlo, le condizioni iniziali rendevano impossibile anche solo pensarlo, dall’altro è ben chiara una situazione in cui la lotta sarà serratissima e senza esclusione di colpi, con i bonus ridotti al lumicino, ma con ben chiara la sensazione di avere tutte le carte in regola per poter prevalere, magari con il sostegno compatto di tutto l’ambiente, anche per assicurare che la strada intrapresa continui ad essere a senso unico.