REGGINA, IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO: Difensori - Girasole leader

In attesa di scoprire quale sarà la categoria che ci vedrà ai nastri di partenza per la stagione 2025/26, vogliamo dilettarci nel rendere i nostri giudizi finali sul percorso di una squadra che, seppur alla fine non è riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissato, ha comunque raccolto, con il passare delle settimane, sempre più consensi e gratificazioni grazie soprattutto ad un girone di ritorno ai limiti della perfezione, contribuendo in maniera decisiva a ricreare un rapporto tra squadra e tifosi come da anni non accadeva in città, sperando che alla fine le varie situazioni in ballo in questi giorni possano portare in dote quel salto di categoria che un cammino del genere avrebbe ampiamente meritato già sul campo.
Analizziamo dunque quella che, a nostro parere, è stato il rendimento ruolo per ruolo:
DIFENSORI
La retroguardia amaranto, che si era già distinta prima del giro di boa per solidità ed efficacia nonostante i cambi di modulo e la rotazione dei protagonisti schierati, ha visto un netto consolidamento alla ripresa delle ostilità, tanto da risultare alla fine la meno perforata nel girone di ritorno, certamente grazie alle scelte definitive operate dal tecnico in ordine alle gerarchie, ma anche dalla crescita individuale di alcuni dei suoi elementi chiave, a cominciare da Adejo, tornato ai livelli consoni alla sua esperienza dopo una prima parte di torneo piuttosto incostante, ed al rendimento sempre costante e vivace degli uomini di fascia, con un Giuliodori spesso devastante per capacità fisiche ed apporto in entrambe le fasi, con il giovane Vesprini che è riuscito a farsi trovare sempre pronto ed efficiente alla bisogna, e dall’altro lato il quasi “veterano” Cham che, al netto di qualche basso dovuto ad un fastidioso infortuno che ne ha limitato il rendimento soprattutto negli ultimi mesi, ha ormai acquisito una buona padronanza del ruolo, arricchito dalle proverbiali rimesse laterali che hanno spesso costituito una micidiale risorsa offensiva, con l’utile coadiuvante del giovanissimo Ndoye, le cui impressionanti doti fisiche in termini di esplosività, certamente da disciplinare e migliorare, lo rendono un prospetto molto interessante in chiave futura; importante si è rivelato l’innesto invernale di Capomaggio, inseritosi subito nei meccanismi difensivi con buon piglio seppur a supporto della coppia dei titolarissimi e terminando la stagione a sua volta da titolare in occasione della finale con la Scafatese; fuori dai radar Ingegneri, offuscato dalla grande concorrenza nel reparto, e la meteora Aluisi di fatto mai preso in considerazione dal tecnico; chiosa finale per “capitan futuro” Girasole, ormai leader incontrastato non solo della difesa ma di tutto il gruppo squadra, autore di un campionato pressoché privo di sbavature difensive e corredato dal solito importante apporto in termini di gol, molti dei quali nei momenti topici del campionato, senza menzionare l’incredibile apporto caratteriale capace di impattare sia sui compagni che sugli avversari. Il migliore: GIRASOLE