REGGINA, IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO: Centrocampisti - Barillà eroico

31.05.2025 16:30 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA, IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO: Centrocampisti - Barillà eroico

In attesa di scoprire quale sarà la categoria che ci vedrà ai nastri di partenza per la stagione 2025/26, vogliamo dilettarci nel rendere i nostri giudizi finali sul percorso di una squadra che, seppur alla fine non è riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissato, ha comunque raccolto, con il passare delle settimane, sempre più consensi e gratificazioni grazie soprattutto ad un girone di ritorno ai limiti della perfezione, contribuendo in maniera decisiva a ricreare un rapporto tra squadra e tifosi come da anni non accadeva in città, sperando che alla fine le varie situazioni in ballo in questi giorni possano portare in dote quel salto di categoria che un cammino del genere avrebbe ampiamente meritato già sul campo.

Analizziamo dunque quella che, a nostro parere, è stato il rendimento ruolo per ruolo:

CENTROCAMPISTI

La mediana amaranto si è rivelata certamente il reparto più schizofrenico della rosa, quantomeno sino al cambio in panchina, la cui versione finale ha finito per distanziare le intenzioni iniziali derivanti dalla costruzione estiva della squadra, nei cui piani due calibri da novanta come Urso e Dall’Oglio avrebbero dovuto costituire un ossatura inossidabile per esperienza e doti tecniche; mentre il primo, tra alti e bassi, è comunque riuscito a ritagliarsi qualche spazio significativo agendo da subentrato di lusso, per l’ex avellinese la stagione si è rivelata un vero incubo a causa di una serie di infortuni che di fatto ne hanno impedito un utilizzo neanche a mezzo servizio, oltre che costringerlo a mantenere una condizione fisica perennemente precaria; uno dei capolavori di Trocini si è rivelato quello di riuscire a recuperare una risorsa come Laaribi, incredibilmente “violentato” ad inizio torneo con un trattamento da separato in casa e di fatto quasi con le valigie in mano, divenuto poi l’inamovibile direttore d’orchestra del centrocampo grazie alle sue doti relative alla visione di gioco ma certamente non inferiori alle capacità di interdizione, coadiuvato da un Porcino riportato in posizione di mezzala sempre dal tecnico e spesso straripante per corsa e dedizione, nonché decisivo sia in termini di assistenza che di sostanza in zona gol, tanto da consentire alla squadra di poter fare a meno del giovane Forciniti, che nel girone di andata era stato per distacco il miglior interprete di reparto sino a quella sciagurata quanto esagerata squalifica che di fatto lo ha relegato in seconda fila; tanta sfortuna anche per Salandria, in un’annata che sembrava quella giusta per un riscatto rispetta alla precedente, condita da tante buone prestazioni autunnali, ma che invece è nuovamente pregiudicata da continui infortuni; a completare il trittico di quello che alla fine si è affermato come il miglior centrocampo probabilmente di tutta la serie D, l’ennesima incredibile stagione di capitan Barillà, caratterizzata da un’irresistibile ascesa di rendimento, in barba alle 37 primavere, il cui apice non a caso è coinciso con il miglior momento della squadra, concretizzatosi nelle tredici vittorie consecutive tra campionato e play off, e con il raggiungimento, per il secondo anno consecutivo, della doppia cifra in termini di realizzazioni, senza dimenticare l’epilogo quasi eroico delle ultime gare disputate, stoicamente a guidare i compagni, nonostante un ginocchio fuori uso. Il migliore: BARILLÀ