REGGINA - Da Diè a Strasser, tutti gli africani amaranto

21.08.2013 15:30 di  Danilo Mancuso   vedi letture
REGGINA - Da Diè a Strasser, tutti gli africani amaranto

Dal Continente nero con furore. L'arrivo di Rodney Strasser aggiunge un capitolo tutto da scrivere alla storia degli africani che hanno militato nella Reggina. Una storia inaugurata da Serge Diè, centrocampista ivoriano, che la Reggina prelevò nel 1997 dall'Africa Sports. Le generazioni più giovani forse non lo ricorderanno, anche perché non è esattamente l'emblema del calciatore che ha lasciato il segno in riva allo Stretto. 6 presenze nella seconda parte della stagione '97-98, 4 nella stagione successiva, quella della prima storica promozione in serie A. Diè si toglie anche la soddisfazione di collezionare 4 gettoni di presenza in massima serie, prima della rescissione con la compagine di via delle Industrie. In Italia, Diè ha giocato anche con le maglie di Avellino e Benevento.

Chi ha decisamente lasciato il segno è Mohamed Kallon. Il centravanti sierralonese può vantarsi di aver realizzato il primo storico gol in serie A della Reggina, al debutto del calcio che conta contro la Juventus al “Delle Alpi” (finì 1-1). Arrivato in prestito dall'Inter, Kallon rimase in riva allo Stretto solo una stagione (1999-2000), ma con 11 centri in 30 presenze condusse la compagine calabrese alla salvezza e divenne un idolo della tifoseria amaranto.

Non certo lo stesso impatto ha avuto Stephen Ayodele Makinwa, attaccante nigeriano arrivato nel gennaio del 2008 in prestito dalla Lazio. 9 presenze e nessun centro per l'ex, tra le altre, di Atalanta, Genoa e Palermo.

Probabilmente in pochi lo ricordano, ma Nassim Mendil ha transitato da via delle Industrie, senza però mai scendere in campo. Non proprio africano, ma franco-algerino, l'attaccante fu prelevato nell'estate del 2002 dal Cosenza e poi mandato a peregrinare in giro per l'Italia. Una storia simile a un altro attaccante franco-africano (nel dettaglio senegalese), Ousmane Sy, che Atzori nel girone d'andata della stagione 2010-2011 impiegò 12 volte, prima del prestito al Taranto. Dopo aver girovagato tra Benevento, Treviso e Andria, Sy è adesso al Matera (serie D).

Ma in cima alla lista delle meteore c'è senza dubbio Dominic Adiyiah. Si diceva fosse un enfant prodige, tanto da spingere il Milan a investire su di lui dopo che l'attaccante ghanese era stato insignito del titolo di miglior giocatore nonché capocannoniere del Mondiale under-20 del 2009. Nell'agosto 2010 l'approdo in prestito alla Reggina, dove però è l'ultimo attaccante nelle gerarchie di Atzori. «In allenamento si intravedono grandi qualità, ma per la B è troppo discontinuo», spiega il tecnico di Collepardo. 13 presenze fino a gennaio, di cui solo 3 da titolare, con il gol vittoria realizzato contro il Grosseto come unica luce della sua breve esperienza in amaranto. Poi alla fine del mercato invernale torna al Milan, che lo gira al Partizan Belgrado. Attualmente Adiyiah gioca nell'Arsenal Kiev, in Ucraina.

C'è chi attaccante è nato fino a diventare difensore centrale, come Daniel Adejo. Nigeriano di Kaduna ma ormai reggino acquisito, militando in amaranto sin dalle giovanili e avendo sposato una reggina. Contro il Carpi, in Coppa Italia, ha anche indossato la fascia da capitano. Per Adejo questa sarà la sesta stagione in prima squadra: difficilmente un altro africano eguaglierà la sua “longevità” di presenze con la maglia amaranto.

E ora è il turno di Rodney Strasser, mediano della Sierra Leone, cresciuto nella squadra che prende il nome proprio da un certo Kallon...