Addio allo storico presidente dell'Assocalciatori Campana. Insieme ad un ex calciatore della Reggina fondò l'AIC

19.07.2025 16:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Sergio Campana e Carlo Mupo
Sergio Campana e Carlo Mupo

È morto durante la notte Sergio Campana, 91 anni da compiere il prossimo agosto, storico fondatore e presidente dell’Assocalciatori. Ex calciatore con una carriera divisa fra Lanerossi Vicenza e Bologna, Campana aveva guidato il sindacato dei giocatori per 43 anni, dal 1968 al 2011.

Sergio Campana fondò l'attuale AIC, Associazione Italiana Calciatori, in compagnia di un indimenticato ex calciatore della Reggina, compianto difensore dell'epoca della squadra di Tommaso Maestrelli, Carlo Mupo. Dal 1964 al 1968, Mupo ha collezionato 86 presenze, 2 reti, il salto in B e una quasi promozione in A con la casacca amaranto. Faceva parte della mitica formazione che tutti i reggini sapevano a memoria: "Persico, Alaimo, Mupo, Barbetta....". Mupo è scomparso nel 2023.

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Nel 2012, il nostro indimenticato Professore Cleopadre, contattò Mupo per avere un racconto della nascita del sindaco dei calciatori, intrecciandolo con le vicende sportive e di vita del difensore avellinese:

Nasce ad Avellino il 20 Aprile del 1935, dove inizia la carriera di calciatore nel 1953, per concluderla nella Reggina nel 1968. In 15 anni ha ricoperto tutti i ruoli della difesa, da terzino a stopper a libero. Fisicamente ben dotato, alto oltre 180 e 75 Kg di peso, nel “54  passa al Foggia, allenato da Marsico, Remondini ed altri, dove  rimane  fino al “57, disputando 87 partite e segnando qualche rete .

Dal  “57 al 64  è a Bari: 4 campionati di  A e 3 di B  con 125 presenze. Allenatore è Federico Allasio (padre della famosa attrice Marisa),  e come secondo Tommaso Maestrelli  (ex calciatore di Bari, Roma, Lucchese, oltre a 14  presenze in nazionale tra il “41 e “42) . Nel “64 Maestrelli, viene chiamato ad allenare la Reggina in serie C dal Presidente  Oreste Granillo. Tra i calciatori che Maestrelli richiede c’è proprio il difensore Carlo Mupo del Bari.

Nel 64-65, sotto la guida di Maestrelli, la squadra  conquista la prima storica promozione in serie B e per essa Maestrelli riceve la medaglia del  seminatore d’oro come miglior allenatore di Serie C.  Mupo da calciatore rimane  a Reggio fino al 67/68, anno in cui concluderà la carriera ( in amaranto, quindi,  un anno di C e 3 di B, con 84 presenze e 2 goal ). Si fermerà in amaranto anche l’anno successivo come allenatore dei ragazzi e qualche reggino ( il prof. Leonardo Pangallo ) ricorda che già dalle sue prime apparizioni a Reggio, sulle colonne di Gazzetta del Sud, si leggevano sue prese di posizione, in favore della categoria dei calciatori.

Nel ’61 studente di Economia e Commercio ( conseguirà la laurea nel 1965 ), incontra alla Compagnia Atleti di Roma Sergio Campana , calciatore di Lanerossi Vicenza e Bologna e studente di giurisprudenza. Diventati  amici, decidono di  prendere in affitto  a Roma,una stanza in comune , per condurre una vita più spensierata, fuori dalla cinta  militare .Da questa amicizia nasce l’idea di creare un ‘associazione idonea a tutelare  in qualche modo i calciatori. La frase ricorrente tra i due è “ Ti rendi conto di quante cose potremmo ottenere noi calciatori,se fossimo uniti “ ? I fermenti dell’epoca sono  tanti:  i successi dell’Inter di Helenio Herrera , le canzoni di Gino Paoli e Mina, i dribbling di Sivori,  l’automobile,che grazie alle costruende autostrade,  incominciava ad invadere strade e città , i televisori in bianco e nero  e  Lascia o raddoppia. Ci si avviava verso quel periodo rimasto famoso nella storia come il “ 68 . L’incalzar degli eventi accendeva, quindi, gli animi, mondo del calcio compreso.

Le idee di Carlo e Sergio prendevano corpo giorno dopo giorno . La voce circolava e Carlo viene chiamato a Milano dall’Avv. Masera per parlarne .All’incontro partecipano anche  Gianni Rivera, stella del Milan ed  Eugenio Rizzolini mediano del Brescia. L’avvocato Masera presiedeva allora, un’associazione, che  era solo un sindacato anomalo :  infatti, non era riconosciuta come controparte da F.I.G.C. e Lega, e neanche gli stessi calciatori si riconoscevano in essa. Mupo convoca a Bologna tutti i capitani delle squadre di A e B e li informa dell’evolversi degli eventi: fa presente la necessità di costituire una nuova associazione di soli calciatori in attività, che potesse esercitare le necessarie pressioni perché venissero riconosciuti i propri diritti. Ottenuto il consenso di tutti i capitani, chiama  l’amico Campana ed insieme preparano la nascita del nuovo sindacato. Il Consiglio doveva essere formato da giocatori di primo piano, i cui nomi altisonanti potessero richiamare l’attenzione di tutto il mondo calcistico nazionale. Il 3 luglio del 1968, a Milano, nello studio del notaio Giancarlo Barassi nasce l’ A.I.C. con Campana presidente e Mupo segretario. Ne fanno parte Bulgarelli, Corelli, Losi, De Sisti, Rivera, Mazzola, Sereni, Castano. Seguirono incontri importanti per l’avvio del sindacato, con i maggiori esponenti del calcio  nazionale: Franchi, Stacchi, Carraro. E fu proprio Carraro a suggerire al nuovo presidente del Milan, avvocato Federico Sordillo, l’acquisto di Mupo, che diverrà segretario generale dei rossoneri dopo la morte di Bruno Passalacqua.

Infatti,  alla fine del 1971 , Mupo,dopo aver parlato con Campana e gli altri membri del Consiglio, si dimetteva  dalla carica di segretario dell’ A.I.C. per accettare l’ incarico presso il Milan, potendo questa scelta rappresentare la soluzione del suo problema di lavoro. La presidenza dell’ A.I.C. diramò in quella occasione il seguente comunicato: “Il consigliere dott. Carlo Mupo ha rassegnato le dimissioni avendo accettato un incarico presso la società calcio Milan. Il presidente Campana, con il quale il dott. Mupo si è continuamente consultato e dal quale ha avuto la più ampia comprensione per la sua scelta, lo ringrazia per la preziosa opera svolta fin’ora insieme all’associazione, e gli augura un profiquo lavoro nella nuova società.”