Reggina, prima l'omologa poi il resto. Va ridefinito il progetto tecnico: mezza squadra ai saluti

Prima ci sarà da chiudere la questione relativa all'omologa del piano di ristrutturazione del debito, in grande parte ereditato dalla precedente gestione societaria, poi la Reggina potrà concentrarsi sulla programmazione tecnica in vista della prossima stagione.

Intanto bisogna conoscere il destino dell'area tecnica, visto che le frizioni con la proprietà non sono affatto mancati, poi si potrà capire che squadre allestire e sopratutto quanto margine di manovra c'è per ripetere una stagione almeno da playoff o comunque per salvare senza grossi patemi la categoria.

Per quanto riguarda la squadra, quella di Bolzano è stata probabilmente l'ultima in amaranto per Gori, Cionek, Pierozzi, Fabbian, Contini e Strelec, di cui cinque erano titolari al Druso, quindi di fatto mezza squadra. Per Hernani termina il prestito e per riaverlo servirebbe uno sforzo economico rilevante, mentre è in scadenza anche Menez e Bondo tornerà per fine prestito al Monza. Bisognerà anche ridurre i costi oggettivamente esagerati di alcuni calciatori che non hanno quasi mai inciso e già ereditati dalla scorsa gestione societaria

Se eventualmente si potrà ripartire dai vari Camporese, Gagliolo, Di Chiara, Majer e Canotto, di contro c'è da rifare mezza squadra e anche in tal senso bisognerà capire che tipo di investimenti si possono fare e che strategia si vorrà adottare: solito mix di esperti e prestiti secchi dalla A oppure puntare su calciatori di proprietà con l'ausilio di un pur minimo scouting? Le questioni da risolvere sono parecchie, ma intanto la Reggina deve trovare una propria stabilità dentro e fuori dal campo.