Marani continua con il "poi lo facciamo": "Il prossimo anno obbligatorio avere indicatori economici in regola per iscriversi alla C"

30.06.2025 14:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Marani continua con il "poi lo facciamo": "Il prossimo anno obbligatorio avere indicatori economici in regola per iscriversi alla C"
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© foto di Federico De Luca

Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha parlato con i cronisti a margine della presentazione del nuovo pallone per la stagione 2025/26 e in merito alle solite difficoltà economiche di numerosi club, già palesi a due mesi dall'inizio del nuovo campionato, usa sempre il senno del dopo per riforme fondamentali per cambiare una serie C che annaspa:

"L’estate per noi è un periodo complesso, segnato da processi federali: iscrizioni, esclusioni, ripescaggi... Ci auguriamo entro fine luglio di avere organici definitivi per poter stilare il calendario e iniziare a preparare concretamente la stagione. Il bello del calcio, alla fine, è che si gioca. C’è passione, emozione. E i tifosi stanno aspettando. Non vorrei rivedere sono le difficoltà economico-finanziarie, che purtroppo persistono. È un tema delicato che riguarda tutto il calcio, non solo quello italiano. I ricavi sono diminuiti, mentre i costi sono rimasti elevati. Per questo abbiamo introdotto un salary cap, che quest’anno sarà sperimentale e dal prossimo entrerà a regime. Non è solo uno strumento di controllo, ma anche culturale. Invieremo mensilmente ai club un report su quanto stanno spendendo, se stanno sforando, con l’obiettivo di aumentare consapevolezza e capacità gestionale. Dal prossimo anno sarà obbligatorio avere gli indicatori economici in regola per iscriversi al campionato. È una scelta dura, ma necessaria per la tutela di tutti. Una società in crisi crea difficoltà a tutto il sistema".

Sul clamoroso caso-Ternana, spuntato fuori dieci giorni dopo il via libera della Covisoc: "Monitoriamo, come facciamo con tutte le situazioni critiche. Il contesto è complesso, ma non è una novità. Chi conosce la Serie C sa che certe problematiche si trascinano da decenni. Personalmente, ho iniziato a fare il cronista più di 30 anni fa e già allora i problemi erano simili. Nessuno ha la bacchetta magica. Serve lavoro, serietà e volontà di migliorare. Nel caso della Ternana, come in altri, è giusto dire le cose chiaramente. A volte c’è la tendenza a nascondere, ma i problemi prima o poi emergono. Non si può andare avanti con il 90% dei ricavi assorbiti dagli stipendi. Nessuna azienda al mondo reggerebbe con un rapporto del genere. Serve una vera cultura economica. Per questo abbiamo chiesto regole più stringenti e maggiore formazione. Amministrare un club non significa solo trovare risorse, ma saperle gestire con competenza".

Il "poi lo facciamo", vizio tutto italico, sembra essere l'unico riferimento della classe dirigenziale del calcio italiano.