Reggina, dal sogno alla realtà: il mesto commiato a Brescia

07.05.2022 17:45 di  Il pensiero di Demis   vedi letture
Reggina, dal sogno alla realtà: il mesto commiato a Brescia
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

E così,lentamente,il campionato della Reggina si avvia alla fine,con tanto rammarico e con la speranza(?) di un futuro diverso che stravolga i sogni...di oggi,trasformi la realtà,la tristezza dell'immediato futuro (dove andremo a finire?)e,con ottimismo e fiducia,si possa imboccare quella strada dei sogni fatti intravedere un paio di anni fa',che possano farci arrivare in Paradiso (Serie A).

Certo, la squadra avrebbe potuto evitare di regalarci l'ultima "chicca".Ci domandiamo che necessità c'era di andare a perdere (2-1) a San Luca.La squadra di casa che si sta comportando in modo egregio in serie D tenendo alto l'orgoglio dei cittadini di San Luca ha dato una sonora lezione alla blasonata Reggina vincendo per 2-1. La Reggina scesa in campo con 5 titolari nel primo tempo 8 nel secondo tempo è uscita con le "ossa rotte" dalla "disfida". Essendo a fine campionato ci permettiamo di "strumentalizzare" il risultato e facciamo una riflessione a voce alta,senza nulla togliere alla bella prestazione della squadra jonica:"se abbiamo perso con il San Luca cosa potevamo aspettarci dalla trasferta di Brescia?"

Comunque,a Brescia bisognava andare,magari cercando di recuperare la dignità sportiva persa con il Como o,quantomeno,con la speranza che le sconfitte possano far capire dove bisogna lavorare con maggiore cura,per preparare,nel prossimo futuro,una squadra rinnovata nei vari settori,al fine di renderla più competitiva.

Poteva essere l'occasione per far crescere i giovani,per avere idee più chiare per la prossima stagione e per il prossimo calcio mercato.Stellone si è dichiarato pronto a fare una nuova esperienza a Reggio,pronto ad avvicendare i giovani con i più esperti.

Ciò partendo dal presupposto che quantomeno a Brescia si doveva cercare di impegnarsi per un dare seguito ad un comportamento di reale lealtà.Nello stesso tempo per dare un barlume di speranza al primo progetto di Gallo che aveva come obiettivo immediato la serie A.Chiaramente,i conti si devono fare sempre sul campo.

Bisognerà valutare attentamente la nuova normativa FIGC per iscriversi al campionato,che deve garantire una certa sostenibilità economica.Dalle dichiarazioni di Gallo non sembrava che la Reggina dovesse avere un futuro nebbioso,anzi il Presidente garantiva che non ci sarebbero stati problemi per l'iscrizione al prossimo campionato di serie B.Ci si avviava,quindi,verso l'epilogo di una stagione tribolata,tra rimpianti ed appagamenti.Certo tutto ciò non potrebbe cancellare l'amarezza di un campionato che era partito con altre ambizioni.Tant'e' che Massimo Rastelli,ex calciatore della Reggina ed oggi allenatore,in una intervista ha confermato:"gli obiettivi dichiarati la scorsa estate erano altri.Si parlava,infatti,di playoff,ma poi strada facendo la squadra ha incontrato difficoltà,soprattutto nei mesi invernali.

L'arrivo di Stellone ha comunque ridato vitalità ad un gruppo che,per fortuna,ha ottenuto la salvezza con diverse giornate di anticipo.Vanno fatti i complimenti a Roberto per come ha gestito la situazione.I numeri nel girone di ritorno sono sotto gli occhi di tutti.C'e' stato anche un momento in cui il pensiero è andato oltre la semplice permanenza,ma alcune battute d'arresto non hanno consentito di coltivare il sogno.Ritengo che la Reggina abbia un buon organico".Purtroppo le belle parole di Rastelli si sono scontrati con la realtà.Il Brescia,senza sforzarsi più di tanto,vince 3-0 giocando con una Reggina che ha giocato con i titolari offrendo scampoli di tempo a 4 ragazzi della Primavera,che non hanno fatto in tempo neanche a riscaldarsi.
In Città e sugli spalti del Rigamonti l'amarezza dei tifosi si tocca con mano.

Due striscioni esposti sono indicativi della delusione che serpeggia tra gli affezionati del Granillo:

"NON GIOCATE CON LA NOSTRA PASSIONE".
"LA REGGINA NON È UN GIOCATTOLO".