L'angolo dei Tifosi, la Reggina inizia a lavorare sul campo, mercato e polemiche: le vostre mail
La Reggina dovrà giocare nuovamente in serie D, il ripescaggio in terza serie non sarà realtà. Spazio al calciomercato che ha regalato alla tifoseria innesti di spessore, ma non si spengono le polemiche tra le varie parti in conflitto, con vari tragedianti in cerca di notorietà.
Riprendiamo a dare voce ai tifosi amaranto, chiedendo però rispetto per i pareri altrui e rispetto per le persone, invitiamo si anche ad essere critici, ma con lucidità e oggettività. Uno spazio tutto vostro per fornire il vostro punto di vista sulla nostra amata squadra del cuore.
NB: SE INCLUDETE INSULTI PERSONALI, SPECIALMENTE NEI NOSTRI CONFRONTI, NON PUBBLICHIAMO MAIL E ANZI VI INVITIAMO A SFOGARVI IN ALTRA MANIERA PIÙ PRODUTTIVA
Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.
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Caro Direttore,
sono un Decano ! A memoria, le prime partire dell'A. S. Reggina le vissi tra il 1955 ed il 1956, l'anno della promozione in Serie C, ma forse anche prima.
Avevo solo sei anni. La partita di ritorno contro il Pescara che sancì la promozione è rimasta indelebile nella mia mente. In quell'occasione il pallone di color cuoio, non si svolgevamo partite in notturna, fu posto al centro del campo da un elicottero che atterrò tra l'entusiasmo dei tifosi. Da quel momento sono stato rapito dall' amore per i colori amaranto. Negli anni ho gioito, ho sofferto, il mio stato d'animo è stato influenzato dalle fortune e dalle sfortune della squadra amaranto. Allora si ristagnava in Quarta Serie, l'odierna Serie D, da quattro anni, i reggini avevano un solo desiderio ritornare in Serie C. Questa categoria rappresentava un grande balzo in avanti. Il vecchio "Comunale" aveva tre settori per il pubblico: la curva sud, la più affollata, composta da circa dodici file di gradini (sì, proprio gradini), il "Prato", l'odierna tribuna est, che aveva preso il nome dal terrapieno erboso (muntarozzo) su cui erano state poste circa quattro file di gradini in cemento della lunghezza, più o meno, della vecchia gradinata, la tribunetta larga di una quarantina di metri, costruita a cavallo delle due metà campo in tubi innocenti e sedili in tavola disposti in pochissime file. Il campo era recintato da una rete metallica, dove c'è l'attuale tribuna nord, c'era un campetto su cui si svolgevano gli allenamenti della squadra sotto l'occhio vigile del preparatore atletico, professor Dolfin, che lanciò il famosissimo Franco Scoglio. Nell'attuale piazzale, alla destra della tribuna, c'erano gli spogliatoi ed uno spazio per il riscaldamento, da lì, attraverso il sottopassaggio, le squadre spuntavano in campo davanti alla curva. Questa era lo scenario, la serie C era la meta, la Serie B era una meteora per la quale si sognava, la Serie A… Beh.. erano le figurine Panini. I ricordi sono tantissimi e le emozioni indescrivibili. C'era grande passione, immenso amore e soprattutto grande umiltà.
I colori amaranto si ponevano al di sopra di ogni altra cosa. Come non ricordare i protagonisti dell'epoca, Gatto, Bumbaca,
Morselli, Oblak Magni, Belli, Scarllattei e l'allenatore Pugliese, eccetera. Ho seguito la Reggina a Messina, a Siracusa, a Palermo, a Catanzaro a Gubbio ed anche in ritiro precampionato. Per tutto ciò sono un "Aristocratico" rispetto a quattro scalmanati che si fanno manipolare da ciarlatani di finta regginitàe e che non si rendono conto che con le loro idiozie danneggiano la Reggina, tradiscono il sogno più che centenario dei colori amaranto e, peggio ancora, calpestano la memoria di coloro che hanno sofferto ed in qualche caso sono anche morti per tifare "Forza Reggina !".
Vergognatevi !!
Ultras, se i vostri atteggiamenti. che chiamate "provvedimenti" dovessero creare tensione e panico alla squadra, "Statevi a casa !", perché essa vincerà comunque.
Caro Direttore, anche se vivo ormai lontano, sono
immensamente addolorato e preoccupato per le sorti della nostra amata Reggio. Se questi sono i cittadini del domani quale sarà il futuro della città?
Grazie
Cordiali Saluti
Pietro
LA REDAZIONE RISPONDE: Gentile Pietro, non possiamo che essere d'accordo con Lei
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Gent.ma redazione e tifosi amaranto,
concentriamoci sul campionato che andremo a disputare, in barba alle polemiche ed ai distrattori seriali. La parola vada al campo! Vinceremo ne sono sicuro, si tratta solo di aspettare qualche mese e cominceremo a rimettere a posto le cose. La squadra nel suo insieme (tecnici compresi) è, già cosi, troppo forte, equilibrata, compatta per pensare che possa sfuggirle il traguardo e di conseguenza anche la società è all'altezza perchè mica la squadra...l'ho fatta io?!? Questa squadra, così com'è, avrebbe potuto certamente essere tra le prime 10 della C (qualcuno che capisce di calcio provi ad argomentare il contrario...). Calma e gesso dunque! La Reggina ci darà ancora emozioni incredibili, le stesse di sempre! E questa è la cosa più importante: la capacità della Reggina di darci emozioni pazzesche al di là della categoria (ricordo ancora l'emozione che ho provato al gol di Coppola al 93esimo a Portici il primo anno di D...la stessa del gol di Aglietti ad Avellino e potrei citarne non centinaia ma migliaia). Mi rivolgo a chi queste cose le comprende, agli ultrà: stimoliamo, pungoliamo, ma con intelligenza, quella che deve sempre caratterizzare chi ha un obiettivo e vuole raggiungerlo senza perdere mai la bussola del buon senso rischiando così di farsi del male da soli.
La squadra trascinerà vedrete, si tratta solo di non opporre resistenza stupida, sterile, controproducente.
Ho troppa esperienza di calcio per non essere certo che andrà cosi! Chi non ci crede, chi insegue interessi personali, ombre ed aria fritta, chi non se la sente ci faccia la cortesia di fare altro, di interessarsi di altro e di non rompere...ora noi dobbiamo concentrarci e spingere la Reggina!
Avantiiii!
Giuseppe
LA REDAZIONE RISPONDE: Giuseppe, magari le diranno che è "pro-società". Ma molti non hanno capito che chi vuole il bene della Reggina è pro-Reggina.
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Credo che la filosofia di questa società sia chiara. Passo lungo quanto gamba. Guardano tutti all'obiettivo fallito per 1 punto e non vedono altri traguardi raggiunto. Penso ad esempio al settore giovanile attenzionato da parecchie società professionistiche. Credo che raggiunta la serie C (e non ci sono dubbi) la società guarderà intorno per eventuali partecipazioni di spessore economico o anche a vendere. Abbiate fiducia e incitate la squadra lasciate stare i menestrelli. A proposito se Bandecchi era interessato perché non metteva i soldi dal suo conto così non c'era bisogno di Unicusano?
Alfredo
LA REDAZIONE RISPONDE: Alfredo, in una città normale chiunque l'avrebbe pensata così.
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Buonasera,ormai sulla città e parte della tifoseria,non spreco neppure una parola,bandecchi ha tante noie con la ternana,essendo sindaco,ancora lo osannano.Detto questo,la squadra è in buona parte fatta,mancano almeno tre elementi over di un certo spessore,credo che la squadra per settembre la completeranno.Sono consapevoli anche loro che questo deve essere il nostro anno.Sono sconcertato dallo schifo di gravina,triestina rimini,e forse qualche altra falsificheranno anche questo neonato campionato di serie C,è ancora più imbarazzante l'indifferenza delle nostre istituzioni cittadine alla palese ingiustizia fatta alla reggina per salvare sampdoria e brescia,in barba alla equa competizione.Riusciranno nell'impresa di farsi fottere pure i bronzi? Poi vogliono imprenditori ricchi che inventano in quella città..neppure Nicola giunta avrebbe immaginato tutto questo.
Grazie e buon week
Sergio
LA REDAZIONE RISPONDE: Sergio, è un dato di fatto inequivocabile purtroppo....
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Cara redazione,ho letto oggi un vostro articolo in merito al caos in serie c , dove sperate che qualche politico di destra o sinistra oppure tutti e due si facciano carico di andare nelle sedi opportune x rivendicare giustizia, mi sono fatto una bella risata. Non xche ' avete detto una barzelletta , ma x il semplice motivo che questi politici che abbiamo a Reggio non hanno coraggio di alzare la voce con persone che contano non l'hanno fatto nel 2023 quando ci hanno sbattuto fuori dalla serie B figuratevi se lo fanno adesso. Sono bravi ad alzare la voce solo quando sono a Reggio spalleggiati dal cumpari cummari cugino.......CHE NON SI OFFENDA NESSUNO MA X LA CLASSE POLITICA E LA CLASSE DEI GIORNALISTI (UN BEL 50%) VI DICO CHE LA SERIE D È UN LUSSO.
LEO
LA REDAZIONE RISPONDE: Leo, ha perfettamente ragione...
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Egregio Dott. Romito,
mi permetto di scriverLe da New York per condividere alcune considerazioni personali in merito alla situazione attuale della Reggina, partendo da una Sua affermazione pubblicata lo scorso 31 agosto. In quell’occasione, Lei sottolineava che "terminato l’anno di necessaria ed ineluttabile transizione, questo dovrà essere il campionato che ci dovrà portare fuori da una categoria che non può competere ad una piazza come la nostra, e non ci possono essere scusanti né alibi, e se ciò non accadrà chiederemo conto a chi di dovere senza alcuna remora”.
Mi domando quindi se, alla luce dei risultati attuali, non sia giunto il momento di dare seguito a quella dichiarazione. A oggi, non ho avuto modo di leggere critiche puntuali rivolte all’attuale compagine societaria che, a prescindere dalle attenuanti, non ha centrato l’obiettivo minimo dichiarato: il ritorno in Serie C. Se è vero, come anch’io credo, che il primo anno potesse essere interpretato come transitorio, è altrettanto vero che il secondo avrebbe dovuto sancire il salto di categoria.
Eppure, ho l’impressione che si continui a difendere l’operato di questa società in modo quasi incondizionato, con l’argomento – ormai ricorrente – che l’ambiente debba restare “unito”. Ma fino a quando? Davvero dobbiamo attendere un’altra occasione mancata, o peggio, una nuova crisi, prima che ci si renda conto che una società che non riesce a portare Reggio Calabria immediatamente fuori dalla Serie D non può essere considerata adeguata?
Purtroppo, abbiamo già vissuto situazioni in cui l’assenza di un sano spirito critico ha contribuito ad alimentare illusioni, sfociate poi in fallimenti. Per questo motivo credo che oggi, per il bene della Reggina, sia necessario esercitare una maggiore pressione e chiedere a questa proprietà di fare un passo indietro. Lasciare spazio a chi ha risorse, visione e competenze più adeguate sarebbe, a mio avviso, il gesto più autentico di amore verso la squadra e la città.
La ringrazio per l’attenzione e per il lavoro che svolge quotidianamente nel raccontare il nostro calcio con passione e professionalità.
Con stima,
Alessandro Rossi
VALERIO ROMITO RISPONDE: Pregiat.mo Sig. Rossi, le rispondo volentieri nel merito: nessuno ha negato che l'obiettivo sia stato fallito, nè che ciò sia stato causa di errori compiuti soprattutto ad inizio stagione e relativamente alla scelta del tecnico, dato che mi legge così attentamente non Le sarà certamente sfuggito. È chiaro però che, evidentemente, non è possibile ignorare come il campionato disputato sia stato, in termini assoluti, di altissimo livello, tant'è che, come evidenziato ripetutamente, il punteggio finale avrebbe consentito di ottenere la promozione diretta in sette dei nove gironi di D.
Dunque c'è modo e modo di definire fallimentare una stagione: altro ovviamente avremmo dedotto se la squadra fosse stata tagliata fuori dalle posizioni di vertice, o avesse subito un distacco significativo in classifica, ma così non è stato, essendo sfuggita la vittoria finale davvero per un'inezia.
Sul chiedere un passo indietro all'attuale proprietà non avremmo alcun problema ove ci trovassimo di fronte ad un'alternativa credibile e finanziariamente superiore, cosa che sino ad oggi non è mai avvenuta, salvo non voler considerare "credibili" goffi tentativi di riesumare loschi figuri che solo pochi anni fa hanno contribuito fattivamente a farci precipitare nei dilettanti con ignominia, o peggio urlatori politici a cui nulla importa dei nostri colori, salvo conseguire consensi sfruttando il malumore di parte della tifoseria.
Sull'argomento di "restare uniti" come paravento di eventuali inadeguatezze: l'unità deve servire solo ed unicamente per spingere la squadra a dare ed ottenere il massimo possibile, in un momento in cui contestazioni o, peggio, insulti comporterebbero solo danni ed ostacoli che non si capisce bene a chi gioverebbero. Noi non siamo mai stati "tifosi" di questa o quella società ma solo ed unicamente della Reggina, e dunque continueremo a spingere a favore di tutte le componenti che possono, ognuna per il suo ruolo, dare un contributo per una stagione vincente, ritenendo una contestazione a targhe alterne (squadra no, società sì??) priva di alcun senso logico.
Grazie per la sua attenzione nel leggere i nostri articoli, un cordiale saluto
