L'angolo dei Tifosi, la Reggina soffre ma passa ad Enna, si tenta nuovamente di iniziare la risalita: le vostre mail

24.11.2025 11:30 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
L'angolo dei Tifosi, la Reggina soffre ma passa ad Enna, si tenta nuovamente di iniziare la risalita: le vostre mail
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© foto di Andrea Rosito

La Reggina passa ad Enna e prova ad iniziare l'ennesimo tentativo di risalita. L'inzuccata decisiva di Luca Ferraro permette di lavorare con un pizzico di serenità, ma è chiaro che bisogna consolidare già domenica prossima il successo sul campo ennese.

Che ne pensate del momento amaranto e delle prospettive della squadra di Torrisi? Dite la vostra.

Uno spazio tutto vostro per fornire il vostro punto di vista sulla nostra amata squadra del cuore. Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.

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Buongiorno a tutti voi.

Essere costretto a cominciare a parlare di negatività ogni domenica, mi sta stancando. Oggi voglio cominciare con le cose positive che la Reggina ci ha regalato. Il bel gol di Ferraro e i tre punti conquistati. Tutto il resto è da buttare. Quando ero giovane giocavo a calcio e una cosa su tante avevo imparato, che ogni squadra per quanto titolata possa essere, sul campo si adatta sempre all'avversario. Oggi le due squadre si sono adattate benissimo a vicenda, in 2^ categoria avrebbero fatto un figurone. Mi auguro che Torrisi non dica in conferenza stampa che la Reggina ha giocato la sua partita, che ha fatto bene, o cose del genere, perchè sarebbe da ricovero. Per contro ammiro la sua caparbietà e convinzione che questi elementi si riprenderanno presto. Ma bisognerà avere tanta fede. Quello che manca, più dei punti, è un’idea di squadra. Non basta adattarsi all’avversario: serve coraggio, serve un’identità che oggi non si vede. La Reggina non può vivere solo di fiammate o di speranze, ma deve ritrovare la dignità del gioco e il rispetto per chi ogni domenica riempie lo stadio e soffre sugli spalti. La società e i giocatori devono capire che la fede dei tifosi non è infinita, e che la passione merita almeno impegno e rispetto. Solo così i tre punti di oggi potranno trasformarsi in un vero punto di ripartenza. Certo è che il risultato potrà fungere da volano per la ripresa morale, e noi tutti ce lo auguriamo di cuore.

Forza Reggina !!!

Antonio

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Spett.le Redazione, una semplice domanda: che differenza c'è fra questa Reggina e quella di Trocini? Distinti saluti 

Giorgio D.

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Buongiorno redazione,

Come detto da più parti c'è solo da salvare il risultato. La vittoria è arrivata oggettivamente quasi per caso, con l'unico pallone semi-decente scodellato in area in tutta la partita, e l'unico cross decente ricevuto da Ferraro in un intero campionato. 

Va bene in questa fase dare priorità ai risultati, comunque vengano ottenuti, ma bisogna anche iniziare a costruire un'identità che permetta di dare continuità ai risultati che arrivano in maniera anche magari meno meritata o brillante. E di questa identità a fine novembre non c'è nemmeno l'ombra. 

Sia chiaro: non sto parlando di "bel giuoco", ma proprio di quella coesione e quell'essere squadra in grado di soffrire. Questa Reggina ogni volta che il pallone arriva nella nostra metà campo va in totale panico. E ieri un po' l'imprecisione dell'Enna, un po' la pochezza qualitativa degli avversari, un po' anche un terreno che aiuta le difese a dispetto degli attacchi, ci hanno salvati dall'ennesimo potenziale capitombolo. 

Torrisi ha ragione nel rimarcare che questa squadra non riesce mai a dare continuità, e il motivo è che le ultime due vittorie sono arrivate in maniera completamente episodica e non "costruita", e quando si vince solo di episodi non si può pretendere che giri sempre a favore. 

Onestamente c'è poco da salvare dopo ieri, e senza un netto miglioramento in termini di compattezza, di solidità, e di presenza mentale questi risultati continueranno a essere soltanto episodici. 

Se non altro, malgrado il famigerato business plan ci volesse in B in questa stagione, non abbiamo raggiunto la categoria ma abbiamo raggiunto il mindset adatto a quella categoria. Quando eravamo in B si arrivava sempre al punto della stagione in cui ci si guardava negli occhi e si diceva "beh dai, 4 più fesse di noi le troviamo". E al terzo anno di permanenza di questa società, con un business plan che parlava appunto di B, se non ci sono riusciti sul campo ci sono riusciti nella testa.

Quattro più fesse di noi le troviamo. 

Andrea