Intervista esclusiva tuttoreggina.com a Fabio Tavelli di Sky:"Reggina, con lavoro e tranquillità si può risalire"

09.10.2009 15:29 di  Giovanni Cimino   vedi letture
Fabio Tavelli
Fabio Tavelli

Abbiamo fatto una  chiaccherata con Fabio Tavelli,  giornalista di Sky Italia e tra i volti di Sky Sport 24, che ha gentilmente risposto alle nostre domande sulla serie B e sulla Reggina. Il giornalista ci ha preannunciato di lavorare all'uscita di un libro molto interessante,  dedicato ad un idolo indimenticabile ex amaranto: Davide Possanzini.

1) Caro Fabio, cosa ne pensi della B di quest'anno? Non si può certo definire un campionato per grandi...
No, onestamente no. O non ancora. Credo che la dimensione della B tenderà ad essere sempre più quella che vediamo quest'anno. Difficilmente vedremo "retrocessioni eccellenti" dalla A. Basterà farsene una ragione ed accettare il fatto che il campionato di serie B è un campionato minore. Appassionante e con molti temi di interesse ma pur sempre minore.
2) Solo 9 punti in 8 giornate per la Reggina, il Torino che perde in casa con il Padova e pareggia con l'Ancona, il Lecce che ne becca tre dal Cittadella: cosa ci vuole per far ristabilire i valori tecnici usciti fuori dal calciomercato?
Tempo, soltanto tempo. Il torneo di B è una vera e propria maratona e fino a gennaio puo' succedere di tutto. Poi le squadre più attrezzate faranno sentire il loro peso e recupereranno il terreno che eventualmente avranno perduto.
3) Come giudichi il momento attuale della Reggina? Squadra sopravvalutata oppure condizione fisica precaria?
Credo nessuna delle due cose. O meglio, forse entrambe le cose ma non in maniera così determinante. La Reggina a parer mio rimane una seria candidata a fare corsa di vertice. Magari ci metterà un po', ma tornerà in alto. Ne sono certo. Non vedo squadre in grado di staccare tutte le altre sin da subito.
4) Dopo l'esperienza alla Sampdoria, Novellino è stato protagonista di stagioni deludenti al Torino: credi che sia l'uomo giusto a guidare la Reggina al ritorno in A?
Lo pensavo quest'estate. Non posso aver cambiato idea dopo così poche partite. Mentirei se dicessi che mi aspettavo questa partenza. Pensavo onestamente fosse più facile per lui. Ma non credo sia da mettere sotto pressione, lasciategli tempo.
5) Quali saranno i tre elementi tecnico- psicologici che possono consentire alla Reggina la pronta risalita in massima serie?
I soliti. Il lavoro, la tranquillità che deriva dalla consapevolezza di essere una squadra attrezzata per recuperare terreno e le caratteristiche dei giocatori, che sono quelle che servono per far bene. Poi sono certo che se a gennaio servirà qualche rinforzo, il presidente Foti non mancherà di provare a prenderlo.
6) Quanto credi nella durata delle favole Frosinone e Cesena? Potranno dire la loro nel discorso promozione?
E' molto difficile possano andare in A direttamente. Credo però che entrambe possano aspirare ad un posto nei playoff. Sinceramente non di più. Stanno facendo benissimo e arrivare tra le prime sei sarà già un successo.
7) Fabio, come oramai tutti hanno dato il loro parere, non ti puoi esentare anche tu dalla domanda di rito: Cassano-Italia, si o no? Sei con Lippi o vorresti l'attaccante della Samp con gli Azzurri?
Non sono particolarmente eccitato dall'idea di stare con un partito o con l'altro. Rispetto le scelte del ct. Lui ha diritto di scegliere gli uomini che crede. Se andrà bene avrà avuto ragione lui. Al contrario gli rimarrà sempre il dubbio di aver scelto per il meglio o meno. Ma chi lavora deve scegliere, e lui ha scelto così.
8) Tu che lavori a Sky Italia e l'emittente satellitare possiede una offerta completa dei maggiori campionati esteri, come giudici il livello del calcio italiano rispetto ai movimenti degli altri paesi?
La serie A è un campionato totalmente diverso dagli altri. A me piace molto la Premier League e la preferisco alla Liga. Credo che questi due campionati a differenza del nostro siano godibili anche senza essere tifosi di una squadra o di un'altra. La partite della serie A invece le segue solo chi è tifoso. Lo spettatore neutrale temo le trovi insopportabili e preferisce virare verso l'estero.

9) Dopo "...e invece io ho paura"rivedremo Fabio Tavelli in veste di scrittore?
 C'è una piccola ma sostanziale imprecisione. "...e invece io ho paura" non è un libro. O meglio. È un libro che ho scritto ma che non ho pubblicato. Lo hai scovato perché ho utilizzato internet per stamparne cinque copie da regalare a cinque persone diverse lo scorso Natale. Penso invece vi farà piacere sapere che sto scrivendo un libro su un giocatore che a Reggio Calabria avete tanto amato: Davide Possanzini.