La ripartenza dal basso di una realtà calcistica, l'articolo 52 NOIF e i casi più recenti: ecco la differenza tra Reggio, Bari, Palermo e Catania

Sono passati quasi due anni dal bando per l'assegnazione del titolo sportivo della nuova realtà calcistica della Città di Reggio Calabria e, causo più unico che raro al mondo, si parla ancora di business plan, "scelta politica", "gruppi plurimiliardari" e cose simili. C'è chi parla anche "ma Bari, Palermo e Catania ci hanno messo una stagione a tornare in C", paragonando quelle realtà a Reggio Calabria.
Si poteva fare meglio? Sicuramente. Si poteva fare peggio? Senza dubbio. E il senza dubbio è riferito al fatto che a Reggio Calabria si sono presentate, essenzialmente, due cordate: quella del gruppo Ballarino-Minniti e quella formata dal sindaco di Terni (già di per sé un'anomalia) e da una serie di piccoli imprenditori reggini o di origine reggina. Si era palesata la pista rappresentata da Nick Amoruso, con alle spalle un imprenditore romano, che stante i costi per il "pacchetto" (marchio, Sant'Agata e quanto'altro), ha preferito passare oltre. Sappiamo tutti cosa è accaduto da allora, sarebbe agghiacciante raccontare le peripezie della piazza reggina.
Ma è utile anche fare un confronto su ciò che è accaduto altrove, in piazze in cui oltre al calcio ci sono anche concrete possibilità di investimento su altre situazioni, senza dimenticare il contesto socio-economico in cui si va ad operare. Se qua già 100 euro per l'abbonamento rappresentano un fastidio, chi potrebbe essere allettato di investire soldoni per magari farsi contestare se le cose non vanno per il verso giusto?
Di recente, per la rinascita della SPAL sono pervenute SEI manifestazioni d'interesse. A Brescia si è optato per il trasferimento del titolo da Salò, con a capo il magnate Pasini, accompagnato da alcuni imprenditori bresciani che fatturano a nove cifre.
A Catania nel 2022, cinque manifestazioni d'interesse, con ben tre fondi interessati, con la "vittoria" dell'italo-australiano Pelligra, che ha già sperperato oltre 30 milioni e passa.
Nel 2019, a Palermo cinque manifestazioni d'interesse, con la società di Mirri capace di riportare la squadra tra i Prof e consegnarla poi alla City Group.
A Bari nel 2018 ben undici manifestazioni d'interesse, con la società consegnata alla famiglia De Laurentii, capace di "battere" tra le altre i vari Preziosi e Lotito.
Cesena, Modena e Patma fanno storia a sé. La rifondazione delle società, due di esse fallite addirittura in B, ha convogliato la migliore imprenditoria del posto, con il coinvolgimento, nel caso parmense, di Barilla e Dallara (ma non solo), Immergas e Kerakoll nel caso dei canarini modenesi. Poi le società, una volta tornare tra i Prof, sono state acquistate da imprenditori USA.
Naturalmente, inciso, nessuno si è sognato di dire "vi porto in C e ve la vedete voi che io ho i miei problemi con la giustizia da risolvere". E comunque, va sempre sottolineato, Bandecchi faceva una sorta di "favore" alla piazza per
Insomma, pro o contro Ballarino, ogni tanto bisogna azionare il cervello e fare analisi oggettive sulla situazione che ci circonda. Anche sulla capacità della politica e delle istituzioni di attirare situazione potenzialmente favorevoli per tutta la città.
Ecco la rassegna dei casi più importanti di ripartenza grazie all'articolo 52 comma 10 delle NOIF:
SPAL 2025 - Sei manifestazioni d'interesse
CATANIA 2022 - Cinque manifestazioni interesse - (Le mail di posta certificata sono arrivate da Luigi Ferlito per conto di Fabio Maestri; da Gioacchino Amato per Mmr Cinema, sostenuta da un fondo statunitense; Dante Scibilia per conto dell'australiana Pelligra Group Pty Ltd; l'ex presidente del Torino Luca Giovannone per Osmosi Spa; e Antonello Mascali per conto di "imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli")
PALERMO 2019 - Sei manifestazioni d'interesse - (La società Hera Hora di Dario Mirri; Holding Max di Massimo Ferrero; Palermo FBC 1900 (presidente Sergio di Napoli), Cuore Rosa Nero (di Lucio Messina, Viaggi del Perigeo Roma, 4 società e tre professionisti), Palermo football Club (dei soci della Società Capri srl Napoli), e gli arabi della Zurich Capital funds di Londra)
BARI 2018 - Undici manifestazioni d'interesse - ( 1. SSC Bari (Aurelio De Laurentiis) 2. ASD Bari Calcio (Vito Luigi Blasi) 3.Costituenda (Paolo Di Nunno) 4. Costituenda (Enrico Preziosi) 5. AS Bari Calcio Academy (Francesca Ferri) 6. ASD Bari 1908 (Nicola Canonico) 7. Sportman Srl (Alessio Sundas) 8. AS Bari 1908 (Fulvio Monachesi) 9. SS Bari 1908 (Gianvito Giannelli - Imprenditori baresi) 10. SS La Bari 1908 Srl (Claudio Lotito) 11. Costituenda (Consortium Djarum))
CESENA 2018 - Due manifestazioni d'interesse: si tratta di quelle di Publisole Spa e PT Gruoup Management Sas. La prima è locale e si articola attorno al gruppo che guida Tele Romagna, la seconda è di un gruppo di Benevento.
MODENA 2018 - Due manifestazioni d'interesse: il Modena Fc 1912 rappresentato dall’avvocato Gianpiero Samorì, che ha individuato in Gianni Gibellini il futuro presidente. Fanno parte di questa squadra anche gli imprenditori Edoardo Rossetti, Graziano Verdi, Maurizio Setti, Maurizio Bratomi e i professionisti Antonio Tazzioli, Carlo Alberto Bulgarelli, Giovanni Palma oltre a Giovanni Improta.
Quattro i soci della nuova Pro Modena: l’ex patron canarino Romano Amadei, numero uno di Immergas, il patron di Kerakoll Romano Sghedoni, Carmelo Salerno di Safim e Doriano Tosi,
PARMA 2015 - Il nuovo club è costituito da due NewCo, rispettivamente la Nuovo Inizio, di cui fanno parte imprenditori del territorio parmense quali Guido Barilla, Marco Ferrari, Gian Paolo Dallara, Paolo Pizzarotti, Angelo Gandolfi, Mauro Del Rio e Giacomo Malmesi, e la Parma Partecipazioni Calcistiche, che rappresenta l'azionariato diffuso