Gravina su dimissioni in caso di mancato Mondiale: "Non c'è una norma che lo impone. Io eletto con il 98%..."
Gabriele Gravina, presidente FIGC, ha parlato a margine del Consiglio Federale e sulle eventuali dimissioni in caso di mancata qualificazione al Mondiale 2026 sottolinea:
"Non c’è una norma che lo dice. È un destino che viene individuato e cercato all’esterno della Federazione. Se ne era già parlato dopo la Svizzera. C’è un principio di democrazia, il cui ritmo è dettato dalle norme federali e la risposta è stata un 98,7%".
Sottolinea Gravina: "Ci possono essere delle scelte di responsabilità da fare, ma sono ottimista e secondo me andremo ai Mondiali. Indipendentemente dall’avversario, va avanti chi vince e chi merita. Se usciamo con Irlanda del Nord, Galles o Bosnia vuol dire che siamo meno forti di queste squadre. Se si esce vuol dire che si meritava di essere eliminati. Stiamo già parlando di finale in casa o fuori casa, che e’ l’errore già fatto contro la Macedonia del Nord. Prima pensiamo all’Irlanda e poi alla finale".
