Consiglio Federale FIGC, approvata norma per favorire investimento sui vivai: le parole di Gravina
Una nuova norma per favorire i giovani italiani e allargare la platea dei calciatori selezionabili. L’ha approvata oggi la Federcalcio nell’ambito delle nuove licenze nazionali. Il nuovo impianto, ispirato al principio della sostenibilità economico-finanziaria stabilito nel 2024 con il piano strategico voluto da Gravina, prevede che a partire dalla finestra di trasferimento dell’estate 2026 il valore dell’indicatore del costo del lavoro allargato (calcolato attraverso il rapporto tra il costo del lavoro allargato e i ricavi) passi dall’attuale 0,8 a 0,7; il computo di questo indice viene utilizzato per il cosiddetto blocco del mercato per le società di A e registra la novità di cui sopra: per favorire l’investimento sui vivai saranno esclusi dal numeratore il costo e i relativi ammortamenti dei calciatori Under 23. Investire sui giovani, quindi, sarà più conveniente.
“Per Serie B e Serie C vedremo di far scendere questa soglia agli Under 21”, ha spiegato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa a margine del consiglio federale odierno. Che ha spiegato inoltre come, viceversa, non sia possibile intervenire per obbligare le società a far giocare i calciatori italiani: "Le società di capitale non possono ricevere una limitazione all’esercizio della loro attività economica. Pensare a provvedimenti che impongono l’uso di italiani non è possibile. Togliamocelo dalla testa. È percorribile la strada dell’incentivazione, quella sì. E passa da un’ipotesi di modifica della legge Melandri. Di sicuro va cambiata la cultura degli investimenti. I vivai vengono considerati un costo e non un investimento, ed è sbagliato".
