"Meno retrocessioni per maggiore sostenibilità del sistema", la proposta Gravina probabile pasticcio per B e C

21.11.2025 11:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
"Meno retrocessioni per maggiore sostenibilità del sistema", la proposta Gravina probabile pasticcio per B e C
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervenuto nel corso dello Sport Industry Talk di RCS, ha nuovamente parlato dell'oramai famosa riforma dei campionati:

"Per cambiare il numero delle squadre serve il consenso di tutte le componenti. E oggi questo consenso non c’è. Stiamo parlando di qualcosa che potrà avvenire nel breve termine. Poi ci sono alcuni temi. Le 100 squadre professionistiche sono troppe, è vero. Siamo l’unica federazione al mondo con tre livelli professionistici. Serve coraggio: il decreto legislativo 36 del 2021 consente di passare al semiprofessionismo con sgravi fiscali importanti per la Lega Pro. È un atto di responsabilità. Quello che va affrontato in maniera decisa è il turnover che è eccessivo e dannoso.  In Serie A retrocede il 15-20%, in Serie B il 35%, in C il 20%. È insostenibile. In C, negli ultimi quattro anni, tre retrocesse su quattro sono fallite. Il sistema va raffreddato: turnover più basso,  distribuzione più equilibrata delle risorse. Serve una visione complessiva, non solo numerica. Non basta ridurre il professionismo: bisogna intervenire su sostenibilità economica, sviluppo,  infrastrutture. C’è l’esigenza di raffreddare il sistema. Probabilmente il 10% di turnover in A, il 20% in B e il 20% in C è un’altra soluzione che realisticamente può unire un po’ di buon senso e buona volontà: entro dicembre io farò questo tipo di proposta".

Nei fatti, potrebbe accadere questo nei tornei Prof:

Serie A - due retrocessioni in Serie B (rispetto alle tre attuali);

Serie B - due promozioni in Serie A (rispetto alle tre attuali) e due retrocessioni in Serie C (rispetto alle quattro attuali);

Serie C - due promozioni in Serie B (rispetto alle quattro attuali) e dieci retrocessioni in Serie D (rispetto alle nove attuali)

Si tratterebbe, oggettivamente, di un pasticcio. Molte gare della A sarebbero inutili, stessa cosa per la B come accadeva negli anni 90', in C poi non ne parliamo, con inevitabile moria di club che investono per puntare a due posticini per tre gironi.