Consiglio Federale FIGC, contrasto Codice della Crisi d'Impresa-norme federali: Gravina al lavoro per evitare futuri casi-Reggina

Si è svolto oggi a Roma il Consiglio Federale della FIGC, tra i punti in discussione anche alcuni riguardanti indirettamente la Reggina, con il famoso contrasto tra le normative statali e quelle federali, nella fattispecie delle scadenze relative ai contributi fiscali e contributivi.

Il presidente Gravina ha ottenuto la delega dal Consiglio per studiare norme di coordinamento in tal senso, non essendo la materia regolata dall'ordinamento sportivo, nel caso di violazione dei termini fissati per le varie scadenze. Scrive la FIGC in merito:

Il presidente federale ha condiviso con l’intero Consiglio la preoccupazione sul rischio di tenuta del sistema e dell’equilibrio competitivo a seguito dell’ennesimo provvedimento legislativo che riconosce il rinvio delle perdite di esercizio e che si aggiunge alle fattispecie riconosciute dal Codice di Crisi dell’Impresa con le correlazioni con le normative federali. A tal proposito, Gravina ha ottenuto delega, di concerto con i presidenti delle componenti federali, per studiare una serie di norme di coordinamento tra questi provvedimenti e la normativa federale.

Dunque, ad oggi non c'è una norma che permette ai club calcistici di derogare al pagamento dei contributi Irpef e Inps, anche per i club che hanno aderito alla ristrutturazione del debito (normata dal Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, al quale si è "appoggiato" la stessa Reggina) e inoltre sull'autonomia o meno della giustizia sportiva rispetto a quella statale c'è un dibattito che dura da decenni e che ha prodotto svariate pubblicazioni e numerose udienze presso le varie Corti. Si vedrà in che modo la giustizia sportiva giudicherà il caso del sodalizio amaranto.