REGGINA, TROPPE PAROLE e POCHI PUNTI
La Reggina cade a Monza e rimedia il quarto ko di fila. Dopo un primo tempo discreto, sopratutto sotto l'aspetto dell'atteggiamento e dell'assetto, nella ripresa la gara è stata vanificata dall'ennesima espulsione evitabile.
Beh non è detto che in 10 si deve per forza di cose perdere, ma si perde anche perché ad oggi la Reggina gioca senza attacco e senza la possibilità di evitare di portare a casa la porta imbattuta: solo in una gara la squadra non ha subito un gol...
Tre espulsioni nelle ultime quattro partite e poi arriva puntualmente la sconfitta, un dettaglio imperdonabile per una squadra di serie B, che all'alba del campionato intendeva puntare in alto. Una variabile mica di poco conto perché ripetuta e reiterata. Manca la lucidità e la tranquillità e forse un ritiro può fare bene se è davvero ritiro senza ascoltare o leggere critiche o giudizi, fondati o meno che siano.
Piuttosto che perseguire la Stampa Libera, con lettere, rimbrotti, dinieghi e avvertimenti, non era meglio lavorare in settimana sugli aspetti che evidentemente non vanno? Perché si sprecano sempre troppe parole a vuoto e da quattro gare la squadra mostra limiti e paure?
Troppe parole e pochi punti: la realtà della Reggina è questa, il tempo per cambiare atteggiamento e marcia c'è tutto, ma non chiedetelo solo ai calciatori.