Verso Reggina-Lecce, "i giallorossi devono cambiare passo"

08.01.2021 11:35 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Verso Reggina-Lecce, "i giallorossi devono cambiare passo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Troppe partenze ad handicap, il Lecce deve cambiare passo", scrive Gazzetta dello Sport nelle pagine regionali.

"Il vizietto ha provocato già danni pesanti. La speranza è che, con il nuovo anno e con lo 0-0 ottenuto con il Monza, il Lecce possa cancellare la cattiva abitudine. Perché, quando la corsa comincia subito ad handicap, è difficile recuperare. Come uno studente ripetente, la squadra di Corini deve colmare le lacune emerse nel dicembre nero. A parte il match contro il Venezia all’inizio del mese, i giallorossi negli altri sei incontri sono andati sempre in svantaggio. E sono stati così costretti a rincorrere il punteggio, riuscendo ad agguantare il pareggio contro Frosinone, Salernitana e Cittadella e addirittura il successo, rimontando dallo 0-1, contro il Vicenza. Invece, sono finiti con due sconfitte consecutive i match contro Pisa (0-3) e Spal (1-0).

Finalmente negativo al Covid-19, Corini ha compiuto la missione più importante, al suo ritorno in panchina nella sfida con il Monza. Il Lecce ha mantenuto inviolata la porta dopo un filotto di 14 partite nelle quali aveva subìto almeno una rete. «Incassiamo troppi gol, dobbiamo essere compatti nella fase difensiva come lo siamo in quella offensiva: è necessario lavorare di squadra, partecipando tutti alla fase di non possesso», era stata l’indicazione del tecnico alla vigilia della gara con la formazione di Brocchi. Mancosu e compagni si sono applicati, hanno mantenuto alta la concentrazione sin dall’avvio dell’incontro: alzando una diga già a metà campo, hanno evitato che il Monza arrivasse con facilità in zona-tiro. Corini può solo augurarsi che l’approccio registrato nella prima partita del 2021 rappresenti un’inversione di tendenza, un cambio di passo rispetto ai black-out che sono stati pagati a caro prezzo nel mese di dicembre.

La compagine salentina si era messa su una strada davvero pericolosa. Senza considerare la sconfitta a Ferrara, maturata per la rete realizzata da Strefezza al 37’ della ripresa, nelle altre cinque partite gli avversari hanno colpito sempre nei primi 15 minuti. Come se il Lecce avesse bisogno di ricevere subito un pugno in faccia, per reagire e tentare l’ardita risalita nel match. Nel girone d’andata, in due gare era andato in svantaggio: a Brescia (3-0) fu infilato in apertura da Ndoj, al 9’, e non ci fu più storia, mentre contro la Cremonese, sotto di due reti (di Gaetano e Valzania, incassate al 30’ e al 34’ p.t.), riuscì ad acciuffare il pareggio nella ripresa. A dicembre, invece, ha fatto i conti con ripetute partenze ad handicap, che hanno fatto emergere crepe preoccupanti eppure, paradossalmente, hanno anche esaltato la capacità di reazione della squadra, peraltro priva in 5 partite dell’allenatore titolare in panchina. Non è stato, infatti, agevole recuperare lo svantaggio accumulato entro il primo quarto d’ora: contro Frosinone, Salernitana e Cittadella sono arrivati pareggi, anche striminziti per i giallorossi, che hanno pure sfiorato la vittoria, agguantata contro il Vicenza grazie al ribaltone firmato in quattro minuti da Mancosu e Rodriguez dopo lo 0-1 di Marotta.Non sarà stato certo un caso che la flessione accusata dal Lecce sia coincisa con l’assenza forzata di Corini.

È, però, innegabile che, per quanto il tecnico sappia incidere sulle prestazioni dei suoi giocatori, non si possono imputare responsabilità particolari al suo “vice” Lanna per gli errori individuali e per i limiti emersi nell’organizzazione difensiva. Ancora, più in particolare, non ci può essere un nesso tra la mancanza di Corini in panchina e i gol incassati in avvio di gara. Quanto alla fase difensiva, il Lecce è un malato cronico, al quale sono state garantite solo due medicine “alternative”, Zuta e Adjapong (non il massimo come marcatore), nella confermata linea arretrata della disastrata passata stagione. L’inserimento di Dermaku e magari l’arrivo di Pisacane potrebbero alzare l’asticella della competitività", l'analisi del quotidiano sulla prossima avversaria della Reggina.