"L'Emilia decide subito: mille tifosi a partita, gli stadi riaprono", le ultime

19.09.2020 12:10 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
"L'Emilia decide subito: mille tifosi a partita, gli stadi riaprono", le ultime
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"L'Emilia decide subito: mille tifosi a partita, gli stadi riaprono", si legge oggi su Gazzetta dello Sport che fa il punto in tal senso.

"È in arrivo un «liberi tutti»? Trovare la risposta subito è più complicato. Di certo quella di ieri è stata una giornata di svolta. Anche perché per la prima volta, in un verbale del Cts, l’argomento non è stato cestinato e si è immaginata, seppure a «medio-lungo periodo», una riapertura parziale degli stadi. Che significa medio-lungo? Significa che si guarderà la curva dei contagi e che il nuovo Dpcm (l’attuale scade il 7 ottobre) potrebbe già contenere una riapertura limitata ma generalizzata", sottolinea il quotidiano sportivo.

Che poi aggiunge: "È stato una sorta di «patto dell’Emilia» a sparigliare le carte. Bologna, Parma e Sassuolo hanno spedito alla Regione un protocollo di intenti che Stefano Bonaccini ha letto e discusso due giorni fa in una video-call . Il governatore spiega che cosa si è deciso nella discussione: «Abbiamo convenuto che con le regole del precedente dpcm era semplice garantire massima sicurezza a mille spettatori laddove la capienza è di oltre 25mila (a Parma e a Reggio Emilia), e molto superiore (a Bologna). Abbiamo fatto entrare domenica scorsa diecimila spettatori a Misano per il Motomondiale dove ne entravano 150mila con un progetto presentato dagli organizzatori e avallato dalla nostra sanità. Tutto si è svolto regolarmente e senza alcun problema grazie a un’ottima organizzazione». A quel punto, Bonaccini ha alzato il telefono e ha contattato il Governo: «Ho parlato proprio oggi (ieri, ndr) con la ministra dell’interno Lamorgese e poi mi sono scritto con il ministro dello sport Spadafora, che ringrazio per il permesso alla riapertura degli stadi. Poi ho scritto l’ordinanza»".