Reggina, Tempestilli a Radio Gamma: "Ilari, Saladini, Sant'Agata, Gallo e la nuova società: vi dico tutto"

07.12.2023 19:30 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Reggina, Tempestilli a Radio Gamma: "Ilari, Saladini, Sant'Agata, Gallo e la nuova società: vi dico tutto"
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© foto di Federico De Luca

Antonio Tempestilli, ex dg della Reggina 1914, ha parlato a Diretta Studio, su Radio Gamma No Stop e ha voluto ricordare la sua esperienza con l'allora club di Gallo:

"Non vedevo la possibilità di crescita in base a quelli che erano i miei pensieri, ho rinunciato ad un anno e mezzo di contratto e ho lasciato Reggio con tanto dispiacere, perché sono tutt'ora legato a tante persone conosciute nella mia avventura in Calabria. Mi sono trovato davvero molto bene in quel periodo".

Aggiunge Tempestilli: "Qualche campanello d'allarme all'epoca c'è stato. Quando sono arrivato ho visto i campi del Sant'Agata in quelle condizioni e mi chiedevo come si potesse portare avanti il progetto. Gallo ha fatto tanto per il Sant'Agata"

Sulla programmazione non proprio esemplare della dirigenza dell'epoca: "Se hai un presidente che ti dà le possibilità di comprare calciatori e lo fai pensando a te stesso è una strada più semplice, a lungo andare è una politica destinata a fallire, anche perché Gallo poi ho dovuto fare i conti con le ristrettezze economiche. Forse era meglio lavorare con prospettive diverse, in particolare cercando di crescere con il settore giovanile e per farlo serviva tempo. A Reggio c'è certamente pressione e fame, però bisogna anche essere realisti"

Sulla non iscrizione in B del club amaranto: "Sono rimasto sorpreso dal fatto che un imprenditore come Saladini abbia compiuto errori così palesi, anche perché lui i soldi li ha messi. E' davvero incredibile che in otto anni ci sono stati due fallimenti in una piazza come Reggio. Bisogna fare le cose per bene, fare tutto alla luce e parlando chiaramente, come noto che stanno facendo questi nuovi dirigenti. Loro comunque ci stanno mettendo la faccia, si sono impegnati per rilanciare la Reggina"

Sul bando per l'assegnazione del titolo sportivo: "Di imprenditori reggini non si sono presentati nessuno. Nella cordata Bandecchi erano più che altro rappresentativi, ma non avevano la forza di portare la Reggina in alto. Ho conosciuto Tonino Quattrone, che ama visceralmente la Reggina, una persona straordinaria, ma ribadisco che le risorse potevano essere limitate".

Sul Sant'Agata: "Quando sono arrivato ho chiesto alla società di poter rifare i campi di gioco. Già la Federazione aveva concesso la deroga, quindi ho parlato con delle persone e abbiamo promesso di rifare i campi. Io ho chiesto tre-quattro preventivi ad alcune società specializzate, io li ho dati alla proprietà e ho chiaramente detto loro di scegliere. La proprietà ha scelto la ditta Limonta, per una somma di 300mila euro e qualcosa per un campo. Intanto sono cambiate tutte le normative, la Federazione impone alcuni lavori specifici che hanno aumentato i costi. All'epoca la Limonta ci ha concesso uno sconto , ma alla fine non si fece nulla perché Gallo andò via. Non si possono davvero fare allenare i ragazzi su quei campi, altro che spazzolatrice buona, bisogna rifarli da campo, da zero. Quando c'era l'opzione Ilari, ho parlato con il delegato allo sport Latella che si poteva subentrare solo se la Città Metropolitana si impegnava a rifare i campi".

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Poi Tempestilli "punta" il dito contro le istituzioni: "I campi della Prima Squadra erano un altro tema molto delicato. Una volta sono andato con la mia macchina a Cosenza per caricare i semi. Mi sembra assurdo che una parte politica non metta a disposizione il Centro alla squadra della Città, costringendola ad andare altrove. In questa fase serve il sostegno anche delle istituzioni per poter tornare in alto. In questo momento bisogna prendere atto della situazione e bisogna essere tutti uniti per riportare la Reggina dove merita".

Sulla questione Ilari: "Sono stato coinvolto nel momento in cui Ilari ha avuto la possibilità di prendere la società tramite i fondi, che io non conoscevo e sui quali nutrivo qualche dubbio. Ilari è una persona perbene, ma ovviamente non ha la possibilità economica di gestire una società come la Reggina. Lui ha sbagliato a parlare in qualche circostanza, gli ho consigliato di lasciare stare perché Reggio è una piazza particolare, sopratutto quando subentri e non hai le risorse per fare qualcosa di importante. A Reggio purtroppo parlano in troppi e anche a sproposito e non è bello quando le cose non si sanno".

Sulla nuova società: "Loro stanno esprimendo dei concetti giusti. Hanno dovuto fare in fretta le scelte e le valutazioni. Però mi dicono che sono persone perbene e stanno onorando tutti gli impegni e questo è già un buon biglietto da visita. La piazza chiaramente pretende molto e iniziano le critiche. Se però sei convinto delle tue idee devi andare avanti sulla tua strada".