La Reggina su Torrisi, così parlò il possibile tecnico amaranto: "Per vincere serve società blindata e seria. Se subentro, voglio avere garanzie per incidere"

Alfio Torrisi si avvicina alla panchina della Reggina, l'ultima intervista del possibile nuovo tecnico amaranto è stata rilasciata appena lo scorso 4 ottobre a seried24:

"Matera è stato il diploma prima della laurea. Con il senno di poi è stata una scelta sbagliata, il presidente voleva la Serie C in due anni e prendendo la squadra in corso siamo arrivati a meno tre dalla capolista Nocerina alla fine del girone di andata, portando 400 tifosi a Nocera. Al primo anno la squadra era importante e volevamo almeno ottenere i playoff ma da gennaio in poi sono sorti i primi problemi nei pagamenti e da lì in poi ci sono state solo bugie. Dopo Ischia ho deciso di fare un passo indietro ma rifarei comunque tutto quello che ho fatto. Prima di tutto ho avuto la prima esperienza da allenatore subentrato a campionato in corso e poi perché ho capito che prima degli allenatori e dei giocatori, per vincere serve una società blindata e seria".

CLICCA QUI - Reggina, c'è Torrisi in pole per la panchina: la carriera del tecnico catanese

Sull'esperienza di Trapani sottolinea: "A Trapani c’è stato il record di punti della categoria, facendo anche meglio del Catania dell’anno precedente. In Italia nessuno ha subito meno gol di noi e c’è stata poi l’accoppiata Coppa Italia e Serie D. Inoltre, abbiamo ottenuto 49 risultati di fila tra l’annata 22-23 e 23-24 e solo il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso ha fatto quei numeri in quel momento. L’anno prima a Trapani ero stato esonerato dopo poche partite, poi sono stato richiamato e la squadra era nei bassifondi della classifica. Anche grazie al mio ritorno siamo riusciti a risalire e abbiamo battuto il Catania di Ferraro in campionato e poi c’è stata la vittoria dei playoff".

Torrisi poi parla sul motivo della fine del suo rapporto con il Trapani in C all’inizio della stagione 2024-2025: "Abbiamo avuto tanti infortuni e in quel momento la rosa era cambiata molto. L’addio è arrivato perché se c’erano già quelle voci dopo due sconfitte soprattutto dopo un anno ad alti livelli, allora era giusto terminare il rapporto. Al presidente devo comunque solo dire grazie e a lui deve tutto del mio presente e di quello che sarà del mio domani".

Torrisi sul suo futuro: "Sono stato sfortunato, avevo già un accordo con una società di Serie C del girone C ma poi è sfumato tutto. Oltre a quello ho rifiutato delle proposte in D. La mia idea sarebbe quella di misurarmi in Serie C, in D ho vinto tutto e accetterei solo per delle società che storicamente sono blindate e sane. Scenderei in D solo per una realtà che mi possa dare le garanzie di poter incidere subito, progetti avventurieri non mi interessano, voglio una società che abbia uno storico importante sotto questo aspetto".