L'angolo dei Tifosi, la Reggina pareggia in casa del Savoia: le vostre mail, PARTE 4

La Reggina impatta sul campo del Savoia, gli amaranto non riescono a piazzare il colpo al Giraud e restano in mezzo alla classifica del girone I della serie D.
Riprendiamo a dare voce ai tifosi amaranto, chiedendo però rispetto per i pareri altrui e rispetto per le persone, invitiamo si anche ad essere critici, ma con lucidità e oggettività.
Uno spazio tutto vostro per fornire il vostro punto di vista sulla nostra amata squadra del cuore. Scrivete il vostro pensiero a tuttoreggina@libero.it.
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Caro Direttore,
per rispondere al quesito della Sua testata: "Reggina, domenica chi in attacco?", nessun falso "nueve", basta fare riferimento alle memorie ed agli annali della Reggina. Era il 24 Settembre 2005, bisognava affrontare l'Udinese al Granillo, le due punte, (e che punte!) della Reggina Bianchi ed Amoruso erano out per vari motivi, l'allenatore era Mazzarri. Che cosa s'inventa il Livornese ? Mette in attacco Vigiani e Cozza, la prima volta senza punte di ruolo, scelta che farà successivamente anche Spalletti nella Roma. La Reggina vinse due a zero con rete di Cozza e Cavalli che nella ripresa sostituì proprio Cozza. Beh ! E' chiaro che Mazzarri trovò gli equilibri giusti al resto della squadra.
Altri tempi ed altri allenatori.
Grazie
Cordiali Saluti
Pietro
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La concretezza
Le prestazioni sul campo mostrano progressivamente dei miglioramenti, anche sotto l'aspetto dell'atteggiamento agonistico. Tuttavia, quello che conta alla fine di una partita, e ancor più alla fine di un campionato, è il risultato. Si possono avere frazioni di bel gioco, ma se non si trasformano le occasioni in goal fatti, e se singoli momenti di blackout portano a goal subiti, alla fine si pareggia o peggio si perde.
La tifoseria
Sicuramente, una curva che invece di sostenere rema contro ha un peso significativo. Si può essere professionali quanto si vuole, ma le pressioni di una tifoseria – che arriva addirittura a dividersi e a farsi una guerra interna durante la partita – alla lunga fanno perdere freddezza e lucidità. Ciò contribuisce anche a spiegare i venti cartellini gialli in cinque partite e le due deprecabili espulsioni rimediate dalla nostre punte.
La squadra
A parte questo, la difesa era uno dei nostri punti forti ed è stata ulteriormente rafforzata, quindi se si subisce goal così facilmente evidentemente qualcosa non funziona. Gli under, che pure sono bravi e dimostrano anche personalità, forzati nel ruolo di terzini indeboliscono la fase difensiva. Forse conviene trovare il modo di impiegarli in posizioni a loro più naturali. Tanto più che i centrocampisti titolari dello scorso campionato sono evidentemente scarichi e appesantiti. Le alternative acquistate e finora poco utilizzate, al confronto, hanno mostrato maggiori freschezza e vigore.
Un cambio di formazione?
Forse converrebbe blindare la difesa con tre centrali di esperienza, passare a un centrocampo più ampio e dinamico, con un'alternanza delle ali e delle mezz'ali nelle fasi di attacco (non si può giocare solo sulle fasce, ci vogliono fraseggio e costruzione dell'azione anche in mezzo) e affiancare una seconda punta al centravanti, di modo che possano farsi reciprocamente da sponda.
Non sono un allenatore e Trocini sa benissimo quello che fa (al netto di qualche errore nei cambi e nella loro tempistica, non credo possa essere messo in discussione).
Però, alla luce di quello che si è visto finora in campo, io darei più spazio ai giocatori che stanno esprimendo maggiore qualità, e con maggiore costanza.
Quindi, visto che non sono sui social, partecipo anch'io qui al gioco dell'allenatore, in vista di domenica:
REGGINA (3-5-2): Lagonigro; Girasole D., Blondett, Porcino; Palumbo, Mungo, Salandria, Gatto, Di Grazia; Edera (Ragusa), Pellicanò.
'nu Riggitanu