ESCLUSIVA TUTTOREGGINA - Leon: «Amo Reggio Calabria, vorrei chiudere la carriera in amaranto»

04.07.2012 00:30 di  Simone Vazzana   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTOREGGINA - Leon: «Amo Reggio Calabria, vorrei chiudere la carriera in amaranto»
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© foto di Federico De Luca

Corsi e ricorsi storici, statistici tutti d'accordo: Julio Cesar Leon, alla Reggina, porta benissimo. Approda a Reggio Calabria nel gennaio 2001 dal Tegucigalpa, a 22 anni, contribuendo alla promozione (la seconda) in Serie A. Poi, ancora in A fino al gennaio 2004, quando girovaga per Firenze, Catanzaro, Sambenedetto, Avellino, Teramo. Nel 2006, il ritorno alla Reggina, durante l'anno del -11: il gioco di Mazzarri lo esalta, tanto da attirare l'attenzione del Genoa. Che lo soffia al tecnico di San Miniato: memorabile la conferenza stampa di Mazzarri, che sbotta non capacitandosi della cessione del talento honduregno (poi rimpiazzato da Foggia e Vigiani).

Dopo Genoa, Parma e Torino, il passaggio allo Shandong Luneng, in Cina (con cui vince il campionato).

Oggi, a 33 anni (da compiere a settembre) Leon è svincolato: vuole tornare in Italia, ha ricevuto varie proposte (soprattutto dal Brasile), ma il suo desiderio è chiudere la carriera a Reggio Calabria. Il primo amore non si scorda mai,

Di seguito, le parole rilasciate in esclusiva ai microfoni di TuttoReggina.com.


Dall'Honduras, in questi giorni, è piombata la tua intervista rilasciata a La Prensa. Vuoi l'Italia?

«Sì, sarebbe fantastico tornare a Reggio Calabria. Amo la città, amo tutti i reggini. E' stata la mia prima casa».
 

Hai ricevuto altre proposte?

«Diverse dal Brasile, ma anche dall'Europa».
 

Attualmente sei svincolato?

«Il contratto con lo Shandong, squadra cinese con cui ho vinto il campionato, è scaduto. Ora sono in Honduras e mi alleno per farmi trovare pronto».
 

Come giudichi l'esperienza in Cina?

«Sono andato lì per motivi economici, inutile negarlo. E' stata anche un'esperienza di vita: ho vinto il campionato, ho fatto tanti gol. Sono felice».
 

Ci sono dei problemi legati al tuo passaporto per un trasferimento in Europa...

«Sì, prima di andare in Cina mi mancavano sei mesi per prendere il passaporto comunitario. Ma credo si possa risolvere il tutto in breve tempo».


Qualora il tuo trasferimento in amaranto andasse in porto, ritroveresti Davide Dionigi. Questa volta in panchina...

«Con Davide il rapporto è splendido, lo sentirò in questi giorni. Sicuramente».

 

La tua prima scelta sarebbe Reggio, in caso di proposte da parte di squadre della stessa levatura?

«Assolutamente sì: Reggio, come dicevo, è stata la mia prima vera casa. I reggini mi hanno fatto sentire un giocatore importante».

 

E tu porti anche fortuna: promozione in A e una salvezza storica, seppur giocata solo in parte in maglia amaranto...

«Esperienze bellissime, che spero di rivevere. Vorrei tornare per dare una mano a riportare la squadra in A, restare un altro paio di anni e chiudere con il calcio giocato a Reggio Calabria. In amaranto».

 

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