LIVE TUTTOREGGINA! La conferenza stampa dell'ex presidente Cardona: "Cessione e mancato pagamento stralcio omologa azioni SCELLERATE"

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01.09.2023 11:31 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
LIVE TUTTOREGGINA! La conferenza stampa dell'ex presidente Cardona: "Cessione e mancato pagamento stralcio omologa azioni SCELLERATE"
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

MARCELLO CARDONA:

"La Federazione non poteva non aprire quel contenzioso sportivo. Ripeto che le interlocuzioni sono state sempre improntate alla cordialità".

"La società viene acquistata da un Tribunale, che era la migliore certificazione per il futuro del club. Io Saladini l'ho incontrato dopo la cessione da parte del Tribunale a Saladini. 

"Se io faccio la conferenza il 21 giugno e dico queste cose, avrei portato una solida motivazione agli avversari per abbattere la Reggina. I 770mila euro andavano pagati entro il 20 giugno senza se e senza ma".

"Sull'omologa la Reggina aveva fatto le cose legalmente, certificato da FIGC e organi statali. Ora che la Reggina purtroppo andrà alla liquidazione, nessuno prenderà nulla".

"La conferenza del 12 giugno? Bisogna contestualizzare, in quel momento avevamo chiuso una vicenda fondamentale, quella di aver sgravato la società di un grosso debito".

Sulla scelta della ristrutturazione del debito: "Il fatto é solo uno: se paghi 770mila euro il 20 giugno, la Covisoc non fa la segnalazione al Consiglio Federale"

"Stipendi dipendenti? Tutti i giocatori, con stipendi incredibili, sono stati tutti pagati regolarmente.

"Mi hanno riferito che si vociferava che la società voleva perdere la gara contro l'Ascoli. Ma io potevo mai ordinare di fare uno striscione per contestare l'allenatore. Gabriele Martino é una persona perbene e non ha precedenti penali, c'erano assurdo pensare che avesse "ordinato" di fare contestazioni.

"Quando hanno mi hanno comunicato la cessione del club, gli ho detto che dovevano andare a comunicarlo alla città, perché la Reggina é un bene sociale. Invito le proprietà a chiarire pubblicamente alla città tutte le vicende in merito a questa situazione. Questa amarezza ci deve servire per guardare al futuro con una costruzione più intelligente, per evitare gli errori fatti in questi anni

"Lo scorso giugno ho ricevuto presso la mia abitazione un inviato del Tribunale di Roma, insieme al dottor De Lillo e il signor Ierardi, amico del direttore sportivo della Reggina, per cui c'era la garanzia di un'istituzione.

"Il nostro settore giovanile era già diventato un punto di riferimento, ecco perché lo stupore per la cessione. Loro hanno valutato la possibilità di cedere la società perché c'era la crisi dell'azienda del maggiore azionista, ma anche perché l'ambiente nel club non era molto positivo e favorevole. Avevamo allacciato rapporti con il dottor Tramontana per nuove iniziative importanti con l'imprenditoria reggina.

"Quando mi sono dimesso, non mi ha chiamato nessuno. I sindaci mi hanno chiamato 5 giorni fa. La proprietà non mi ha chiamato, nessuno mi ha detto nulla per restare, non potevo fare il garante di nulla. Le proprietà sapevano cosa stavo facendo, stavamo lavorando per la nuova stagione. La Reggina, con quelle spese e quei contratti, doveva cambiare registro, la Reggina non ha fatto una plusvalenza da anni. La Reggina doveva partire dal dottore Geria, al quale ho fatto stracciare un accordo precedente. Geria ha girato il mondo per realizzare uno scouting pazzesco, aveva fatto un lavoro pazzesco per creare la base per il futuro. Avevamo definito l'accordo per 20 calciatori, di ciò almeno quattro avrebbero fatto parte della Prima Squadra. 

"Dopo i due processi sportivi sulle penalizzazioni, ho avuto l'impressione che si sarebbe andati a sbattere al muro, ho parlato con Gravina e ho detto a lui che si doveva chiudere entro l'ordinamento federale. Un discorso che ha colpito positivamente lo stesso Gravina. Rischiavamo di avere un totale di 12 punti di penalizzazione e avevamo preso una china molto pericolosa sul campo, sia per questi motivi ma anche per altri motivi. Ho parlato con le proprietà e ho consigliato di fermare la lotta giudiziaria, inoltre ho contattato il team manager per chiedere ad Inzaghi se la cosa andava bene anche a lui e mi ha prospettato il suo via libera.

"Dopo l'adesione al Codice Crisi Impresa ho avuto l'interlocuzione con i vertici federali e la Lega B. I complotti non ESISTONO, Gravina e Balata dovevano esercitare le proprie prerogative e con la Reggina al primo posto e con la A praticamente certa sino al 27 dicembre, sono sono innescate le invidie degli altri club. In Assemblea di Lega il Brescia aveva chiesto l'esclusione della Reggina dalla B, il Pisa si lamentava che loro avevano pagato tutto e la Reggina invece aveva avuto la possibilità di aderire a questo maxi stralcio. Il 16 febbraio arrivano i dovuti i deferimenti. Sin da dicembre capisco che la situazione é estremamente complicata, la mia attività é iniziata con queste interlocuzioni dove piano piano eravamo riusciti a fare comprendere la situazione. Desidero ringraziare l'UNICO politico che durante quelle settimane che immediatamente avuto interlocuzioni con il Ministro dello sport e il presidente Gravina, il presidente della Regione Occhiuto

"Si parlava già all'epoca di questo fantomatico studio Tonucci per la cessione. Stavamo facendo i preparativi in vista della nuova stagione, erano stati individuate le località per il ritiro precampionato, Moccone o Cascia, il direttore sportivo aveva fatto il sopralluogo. La notizia della volontà di cedere é stato dunque un fulmine. Le figure indicate erano un grosso dirigente che ora é in A e successivamente una nuova figura tecnico-sportiva di grande prestigio. La sera ho incontrato queste figure e uno di questi si era accordato con la società sulla parte economica con l'azionista di maggioranza. Dopo la mezzanotte ricevo una chiamata di una nostra consulente economica, che comunicava che non era stato ottemperato il pagamento dello stralcio dell'omologa, lasciandomi sconcertato. La mattina successiva ho parlato con un altro nostro consulente che mi ha sottolineato che "non si é ottemperato al pagamento, ci siamo assunti questo rischio". Io mi sono dimesso per queste due azioni scellerate, SCELLERATE. In questi due mesi sono stato in silenzio e ho sofferto come tutti i reggini. Da oggi la mia posizione é chiara. In quest'ultimo anno ci siamo impegnati su numerosi fronti, a partire dalla cerimonia dei calendari, dall'arrivo della Nazionale, abbiamo affrontato un processo sportivo tramite il quale ne siamo usciti intelligentemente. Non aver pagato i 770mila euro ha sconfessato tutto il mio impegno con le istituzioni sportive.

"Il 20 giugno mi trovo a Milano per la Reggina, dovevamo incontrare due figure tecnico-sportive che avrebbero avuto un ruolo nella stagione successiva. La proprietà mi annunciava l'iter positivo per l'iscrizione. Io sono stato nominato presidente del Cda, ma senza responsabilità gestionali o poteri di firma, solo di vigilanza e rappresentanza. Le proprietà mi hanno annunciato dunque l'iscrizione e poi mi é stato annunciato che nella giornata successiva la società sarebbe stata ceduta. A quel punto prendo la decisione di dimettermi, perché non ho lo strumento tecnico-giuridico per fare il presidente. Preciso che non ho mai ricevuto PEC circa le dimissioni del Consiglio di Amministrazione

"Ringrazio Amalia, Consuelo, Pino e Ferdinando, i dipendenti rimasti al Sant'Agata sino alla fine. Non avrei mai immaginato che oggi potesse essere una conferenza dopo la conclusione dell'iter giudiziario sportivo-amministrativo. Non ho parlato prima per non apportare danni al percorso della giustizia, ma le cose non sono andate nel modo giusto. É giusto che si sappia ogni tipo di dettaglio, in nome di quel concetto di trasparenza. Io sono tornato a Reggio, a titolo gratuito, solo per l'amore verso la Reggina, la città e la comunità, anche perché non ho bisogno di visibilità".

ore 11.35 - Presente un discreto servizio d'ordine a margine della conferenza.

ore 11.31 - Modera la conferenza stampa il giornalista Rai Tonino Raffa

L'ex presidente della Reggina Marcello Cardona interviene in conferenza stampa