Gattuso: "I "tifosi" difesi da La Russa ci hanno augurato la morte". Gaz.Sport: vicini all'estrema destra

Gennaro Gattuso, ct della Nazionale, ha risposto al presidente del Senato, La Russa, che ha difeso i "signori" che venerdì a Chisinau hanno contestato duramente la squadra azzurra:

"Io rispetto le sue parole, sicuramente non era allo stadio e non l’ha vista nemmeno in tv perché anche in televisione s’è sentito bene. Quelli non erano fischi, io li ho sempre accettati, ci hanno augurato la morte". 

GAZZETTA DELLO SPORT: "MATRICE POLITICA DI ESTREMA DESTRA" - "La matrice politica è di estrema destra. Inutile girarci intorno. Anche se i diretti interessati dicono che la politica con loro e la Nazionale non c'era. Gli Ultras Italia sono nati nel 2000 e nel corso degli anni si sono distinti (non in positivo) per la marcia nera di Sofia nel 2008, con saluti romani, cori per il duce e scontri con la polizia, ma anche per prese di posizione, negli anni successivi, contro gli oriundi e i calciatori di colore con la maglia azzurra (tra gli obiettivi Balotelli). Sono seguiti purtroppo saluti fascisti, nel 2016, con tre tifosi originari di Bari indagati. All'ultimo Europeo tanti sono stati fermati e daspati dalla polizia per il corteo improvvisato a Dortmund con tanto di inno di Mameli e saluti fascisti", scrive oggi Gazzetta dello Sport in merito all'identità di questi "tifosi". Peraltro, sempre a Chisinau, i "tifosi" hanno espresso solidarietà agli assassini del povero autista ucciso a Rieti mentre riportava a casa i tifosi del Pistoia Basket. Che schifo.