De Laurentiis: "Auspico A a 16 squadre e in chiaro su Rai e Mediaset"

22.08.2025 11:45 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
De Laurentiis: "Auspico A a 16 squadre e in chiaro su Rai e Mediaset"
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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato a 7, inserto del Corriere della Sera, toccando anche gli argomenti di politica sportiva. Sui fondi nel calcio sottolinea:

"Quando c’è stato da bloccare l’ingresso dei fondi nella serie A, ci siamo trovati a combattere fianco a fianco con Andrea Agnelli e abbiamo vinto. Da imprenditori. Un vero imprenditore non ha bisogno dei fondi. Il compito dei fondi è garantire ai loro investitori un rendimento il più possibile valido e sicuro, ma non sulla pelle delle società, senza possedere la ricetta per sviluppare il fatturato totale del calcio. Il sistema è malato in tutta Europa, per curare i tanti debiti sono necessarie riforme rivoluzionarie e rapide. Si giocano sempre più partite, che necessitano di sempre più giocatori, che portano a sempre maggiori spese".

Sulla serie A: "Io auspico una serie A che dimagrisca a 16 squadre, come nel 1986, e che eviti che i calciatori stessi, patrimonio delle società, si usurino bruciando il loro valore. Un torneo a 16 squadre eviterebbe anche quei match con poche migliaia di spettatori in tv che indeboliscono la credibilità commerciale del nostro calcio. Molti sostengono che così incasseremmo di meno, ma non è vero, perché aumenterebbe il valore delle altre partite."

Continua il patron napoletano: "I tempi sono maturi affinché il Governo tolga il tetto pubblicitario alla Rai per finanziare con gli introiti della pubblicità tutta la serie A che andrebbe in chiaro, dividendo il campionato fra Rai e Mediaset. Gli italiani sarebbero felicissimi di poter vedere tutte le partite gratuitamente e lo share andrebbe alle stelle. In ogni caso bisogna fare qualcosa per affrontare la concorrenza delle grandi competizioni internazionali: lei sa bene che i denari destinati dalle televisioni e dalle piattaforme ai tornei organizzati da Fifa e Uefa sottraggono risorse ai campionati nazionali. Quindi le soluzioni sono due: o andare in chiaro, dando ai club i ricavi della pubblicità, o puntare sui tifo-si attraverso la pay per view, in modo tale che oltre a vendere i biglietti per lo stadio reale, si possano vendere anche quelli per lo stadio virtuale. Ma non mi faccio troppe illusioni sulla possibilità che i politici obblighino Rai e Mediaset a teletrasmettere le partite di serie A. Ignorano un dato importante: il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi. Alla fine, superficialmente, per i politici i proprietari dei club calcistici restano i ricchi scemi di cui parlava Giulio Onesti".