REGGINA: NON TUTTO È RISOLTO MA LO SPIRITO È TORNATO

15.09.2025 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: NON TUTTO È RISOLTO MA LO SPIRITO È TORNATO
© foto di Valentina Giannettoni

La “sindrome” degli scontri diretti, acuita dalla circostanza che ancora una volta il calendario ci aveva riservato l’esordio casalingo in D (sinora sempre nefasto) con una diretta concorrente, è stata risolta grazie ad una prestazione tutto cuore, certamente non perfetta ma decisamente in antitesi con l’atteggiamento discutibile assunto una settimana fa in quel di Favara.

La vittoria di misura ai danni della Nissa assume un valore che va ben oltre l’attuale classifica, che certamente non poteva gravarsi di decisività in negativo dopo appena due giornate di campionato, ma in cui un eventuale risultato avverso, nell’attuale contesto e dopo la settimana piuttosto travagliata vissuta a seguito del più che deludente impatto nel torneo, avrebbe potuto avere un impatto deflagrante sotto tanti punti di vista.

La prima ed importantissima vittoria in campionato ha invece riportato una certa serenità in città, non tanto dal punto di vista tecnico ma per aver riscontrato un atteggiamento, da parte della squadra, che ricorda molto da vicino la straordinaria pervicacia e rabbia agonistica ammirata nel girone di ritorno dello scorso torneo non mollando di un centimetro per quasi tutti i cento minuti di gara ed aggiungendo anche un po’ di sagacia, tradotta in qualche espediente utile a spezzare il ritmo degli avversari nel loro momento migliore, come spesso ci è capitato di subire in passato da compagini più avvezze di noi al mondo dei dilettanti, sintomo di una ulteriore presa di coscienza degli amaranto su cosa occorra in questi campionati per puntare al sodo.

Ovviamente c’è ancora tanto da fare e da migliorare: dopo il vantaggio la squadra per diversi minuti è caduta vittima delle proprie paure e di qualche certezza che ha rischiato di sgretolarsi a seguito delle tensioni che hanno preceduto l’impegno, ripiegando eccessivamente e consentendo ai siciliani qualche occasione di troppo per riprendere il risultato, fino a che un lampo offensivo del capitano ha ridato la giusta fiducia al collettivo, che da lì in poi ha controllato piuttosto agevolmente la gara conducendo il preziosissimo vantaggio sino al termine, pur manifestando ancora qualche ruggine nello sviluppo della manovra d’attacco che avrebbe magari consentito di chiudere anticipatamente la contesa.

Ciò che invece contava davvero, oltre naturalmente al risultato, era che la squadra riuscisse a ritrovare quello spirito necessario ad allontanare le nuvole che per qualche giorno hanno adombrato il cielo cittadino e che potevano minare le certezze relative ad un gruppo costruito esclusivamente per vincere, soprattutto dal punto di vista mentale e della consapevolezza nei propri mezzi: per migliorare trame di gioco ed efficienza tattica ci sarà tempo e modo, a maggior ragione se l’ambiente si manterrà sereno e fiducioso, oltre che con la fiducia che qualche "big" ancora chiaramente non in condizione raggiunga presto uno status consono alle sue capacità.

Nondimeno, il calendario offre subito un nuovo banco di prova significativo al Razza di Vibo Valentia, al cospetto di quei rossoblu che in coppa ci hanno creato qualche difficoltà ed acceso i primi campanelli d’allarme: sarà ovviamente un test assai attendibile per verificare quale versione degli amaranto si presenterà in campo, e scoprire dunque se il peggio sarà passato.