PROBLEMI CHE STIMOLANO NUOVI APPROCCI TRA CAUSA ED EFFETTO

12.03.2019 04:05 di  Franco Cleopadre   vedi letture
PROBLEMI CHE STIMOLANO NUOVI APPROCCI TRA CAUSA ED EFFETTO
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

 

Parafrasando la canzone di Celentano A MEZZANOTTE  SAI  che è poi stata parafrasata  dal duo Auspici e Polimeni o CHISTI SIMU: A paganesi sai i corpa chi sciuppai…A paganesi sai chi un pareggiu sciuppai…oh chi mala viruta., avivimu a vinciri pi risaliri a classifica,però  ndi chiunquirimmu  cu un panaru chinu i fica...

Non è in discussione la volontà del Presidente di volere portare in alto la Reggina, anzi vuole essere l’incoraggiamento per  la sua determinazione nel correggere l’abbaglio preso NON  consapevolmente, dal suo direttore sportivo, Massimo Taibi. Il DS aveva azzeccato le mosse fin qui fatte: portando con poche risorse calciatori che ci avevano fatto mettere le ali  fino al 5° posto in classifica con in testa il loro allenatore Roberto Cevoli.

Cevoli vecchia gloria amaranto, benvoluto da tutti, tifoseria e squadra, dopo la sconfitta in casa con il Catanzaro per 3-4 è stato esonerato pur restando a libro paga della società…si sussurra dopo discussione con il DS. Si coglie la sconfitta in casa  per dare il ben servito all’allenatore e il 4 Febbraio viene affidato dal Presidente l’incarico per la sostituzione a Massimo Drago. Il nuovo tecnico dopo aver fatto bene per circa un decennio a Crotone ed essere andato a Cesena, dove è rimasto circa 4 mesi prima, dell’esonero.L’esonero a Cesena è avvenuto il 30 Ottobre 2016 e da allora Drago è rimasto senza squadra.

La paidea (formazione del ragionamento) che è stata portata per l’esonero di Cevoli è stata che non aveva l’esperienza da potere condurre il gruppo ai risultati ipotizzati dalla società, prima, durante e dopo la sconfitta con il Catanzaro.

.Ma quando la motrice non tira...i vagoni arrivano con forte ritardo ed quello che oggi si sta verificando nella squadra: nessuna organizzazione di gioco, forte pressione sui nuovi arrivati in numero sufficiente a scombussolare i vecchi equilibri, carenza di spinta sulle fasce, scarsa coordinazione tra testa e piedi, mancanza di geometrie, parziale accantonamento/ridimensionamento di quelli che avevano portato la squadra al 5° posto in classifica ,perdita di autostima. Sembra un gruppo demotivato, trame confuse con pochi guizzi verso la porta avversaria, nessuna emozione degna di nota, calciatori a volte , fuori posizione Ci siamo voluti affidare all'esperienza di ieri...ma oggi è un altro giorno e si sta bruciando la speranza e l'entusiasmo che aveva portato la nuova gestione .Non resta che affidarci all’auto orientamento ovvero la capacità di scegliere di fronte a incalzanti  proposte, in rapporto agli obiettivi.

Quello che abbiamo sopra descritto è un quadro di comunicazione, che non vuole essere esaustivo, ma che riflettendo ci fa scendere dal carro sul quale eravamo saliti. Consideriamo quest’annata propedeutica a quella successiva e togliamoci dalla testa mete che, ad oggi, sono irraggiungibili. Il problema che si pone in questo momento è quello di non far mancare la fiducia nella società. E’ questo che ci sentiamo di scrivere, dopo aver avvertito nella squadra le lacune sopradescritte, problemi che stimolano nuovi approcci tra causa ed effetto