PERCHE', CI CHIEDIAMO, GERARDI ESULTA IN MANIERA MOLTO TIEPIDA PER IL GOAL DEL MOMENTANEO PAREGGIO AMARANTO ?
PREMESSA
La diversità tra Reggina e Crotone non risiede nella differenza di tre reti subite dalla Reggina, bensì nell’andamento della gara nell’arco dei due tempi. Nel primo la Reggina è riuscita a mantenere le due linee , difesa e centrocampo abbastanza strette e quindi a chiudere gli spazi alle ripartenze pitagoriche . Un’istantanea ( 19’ ) dello schieramento pitagorico ci mostra gli ospiti disposti in campo con il più classico albero di Natale ( 4-3-2-1-) e la Reggina con il 2-4-1-1-1-1) con Dumitru punta avanzata e Di Michele al centro dell’attacco con il compito di impensierire, in prima istanza, la difesa avversaria .Nel secondo tempo errori individuali misti ad ingenuità hanno aperto le porte al successo rossoblu che in ogni caso punisce oltre misura i padroni di casa.
PRIMO TEMPO
La Reggina non mostra alcuna riverenza nei confronti dei più quotati avversari , gioca a viso aperto, ha strette le linee in fase difensiva, riparte con autorità e coraggio in quella offensiva, con Sbaffo fulcro del centro campo e Di Michele… l’alleato più prezioso per gli uomini di Drago, nel momento in cui butta alle ortiche , in più di una occasione, il possibile prezioso vantaggio per la sua squadra. Gli uomini del duo Zanin-Gagliardi, inizialmente cercano di sfruttare lo scatto di Davide e la velocità del rumeno Dumitru, che si rende più volte pericoloso. L’occasione migliore per i Reggini, si presenta al 20’ quando Sbaffo dalla destra effettua un lancio in area avversaria che viene raccolto dallo stesso Dumitru, che si scontra con un avversario e porge all’accorrente Di Michele, che a qualche metro dal dischetto del calcio di rigore, fa partire un piattone destro, che supera di poco la traversa avversaria .Passa qualche minuto e ancora la Reggina, con Lucioni, esce palla al piede dalla sua metà campo . Lo stesso superati due avversari , imbecca Di Michele, che a tre metri dal portiere Gomis effettua un tiro che il portiere devia leggermente e la palla ritorna a Lucioni , che in spaccata e a tu per tu con il portiere , non riesce a mettere in rete. Il reggino Sbaffo è in cabina di regia mentre la spinta offensiva degli ospiti, si svolge più per linee laterali che verticali . Il centrocampo amaranto filtra bene e per gli uomini di Drago , non è sufficiente il cervello Matute, a mettere i soliti Bernadeschi e C in condizioni di battere a rete . Si chiude il primo tempo con i Reggini che imprecano la dea bendata che non li ha assistiti al 20’ e al 21’. A fine partita per il mancato vantaggio reggino ,diventerà attuale il detto “ Chi spreca con i piedi e poi costretto a raccogliere con le mani ( la palla in fondo al sacco… ) . Nei primi 45’ i pitagorici hanno rinunciato al loro gioco, fatto di verticalizzazioni , perché imbrigliati… dai Bronzi Reggini e non è escluso che abbiano fatto la riflessione “ Quanta Grazia Sant’Antonio” per aver superato indenni la pressione amaranto … anche se hanno tentato al 31’ con Di Giorgio di sorprendere Pigliacelli con un tiro dai 20 metri che passa di poco alto dall’incrocio dei pali amaranto reggino.
SECONDO TEMPO
Prosegue il duello Da Silva / Di Giorgio, che si controllano a vicenda in quanto entrambi votati a fare sia i difensori in fase di copertura che gli attaccanti in fase di possesso. Si inizia con un stop di petto di Dumitru in area avversaria, che non riesce a controllare. Il Crotone sembra essersi svegliato e attacca con maggiore incisività allargando Cataldi sulla destra . All’ 56’ la Reggina attua un buon fraseggio in attacco che si conclude con tiro di Di Michele senza tante pretese. La partita si sblocca al 65’ quando Mazzotta dalla fascia sinistra fa partire un cross che supera tutti i difensori amaranto e si spegne tra i piedi di Cataldi che solo soletto trafigge Pigliacelli. La Reggina qualche minuto dopo ha l’opportunità di pareggiare, ma Di Michele, ancora una volta, fallisce la facile occasione. Gli amaranto credono nel pareggio che arriva al 73’ con un tiro del subentrato Gerardi che esulta in maniera molto tiepida per la realizzazione . Perché, ci chiediamo,poco entusiasmo per il pareggio conseguito ? Qualcosa è forse venuta meno nello spogliatoio dei locali ? Per lanciare un messaggio di benevolenza ai suoi possibili futuri tifosi ? Per esprimere in maniera civile il malcontento nei confronti dei tecnici che si sono succeduti in questa tormentata annata amaranto per aver dosato con il bilancino del farmacista il suo minutaggio in campo ? Ma la gioia del popolo amaranto dura solo un minuto, come contro il Varese, perché Bernardeschi penetra in area amaranto e offre a Ishak la palla del 1-2. Si arriva così all’83’ quando Pettinari entra in area e Barillà, con un’ingenuità disarmante lo falcia. Lo stesso Pettinari s’incarica di trasformare il penality nella terza rete per la sua squadra. La partita non ha più storia ai fini del risultato e la Reggina spera nei 5 minuti di recupero di addolcire la pillola, ma al 94’ arriva il quarto goal del Crotone che premia la squadra certamente vittoriosa ,ma data la larghezza del punteggio, punisce troppo la Reggina per non aver saputo concretizzare le occasioni che ha avuto .
La differenza è tutta qui: il Crotone ha tradotto in rete le poche occasioni che si sono presentate, la Reggina le ha sprecate. 4 goal contro il Varese e altrettanti contro il Crotone. A nostra memoria non ricordiamo altri tornei nel corso dei quali gli amaranto sono usciti sconfitti per tre volte con una quaterna sul groppone… fin ora. Non vorremmo essere ingenerosi nel porre sul banco degli imputati Di Michele per i goal che si è divorato o Barillà per il procurato rigore che ha vanificato qualsiasi speranza per raddrizzare il risultato, ma ai due calciatori vorremmo sussurrare : Di Michele tutti apprezziamo il tuo impegno e la tua disponibilità alla vittoria, ma hai per caso, valutato l’opportunità , anche per razionare meglio le residue energie che il calendario ti riserva , di chiedere ai tecnici, di farti riposare e svolgere non oltre40/45 minuti di gioco, lasciando eventualmente a te la scelta del momento nel quale entrare o uscire ? Sei convinto che il contributo che puoi dare in 45’, sia di esperienza che di lucidità ,è superiore ai 70’ che ora rimani in campo? A Barilla vorremo dire che dopo tanta esperienza e sofferenza non si possono commettere quei falli in area di rigore, né si possono prendere ammonizioni gratuite ( 30 ‘ ).
Probabilmente per tutta la settimana il morale della squadra ha bisogno di vigorosi rinforzi, , non solo per la sconfitta interna, ma anche per i successi di Bari, Cittadella, Padova, concorrenti ai play out o salvezza diretta , a parte il Novara che è uscito sconfitto dallo stadio e ciò lascia immutata la speranza per i play out. Lucioni nelle interviste del dopo partita ha affermato che così come la squadra si è ripresa dopo la sconfitta contro il Varese, così potrà riprendersi già dalla settimana prossima … a Empoli …e noi aggiungiamo facendo ricorso a testa, cuore , grinta, cattiveria agonistica e capacità di gestire la partita per 90’.
Nostro gradito ospite di oggi l’amico PAOLO CITRA, giornalista e opinionista televisivo sportivo
Se pensavamo che la gara contro il Varese fosse la classica partita folle in cui concedi quattro gol agli avversari ci sbagliavamo.Sia chiaro che la sfida contro il Crotone non ha avuto lo stesso impatto emotivo ma il modo in cui la Reggina non e' riuscita a mantenere il pari,dopo appena un minuto di gioco,ha ricordato l'epilogo di due settimane fa.Non l'unica analogia perche' se ripensiamo ai gol concessi agli avversari,alle occasioni non sfruttate da Di Michele,al tiro e in rifinitura,all'ingenuita' di Barilla' che ha commesso il fallo da rigore su Pettinari,decisivo perche' di fatto ha chiuso l'incontro,allora viene da pensare che la lezione subita dal Varese non sia affatto servita.Per carita' nessuno vuole gettare la croce addosso ai singoli,ma l'ennesima dimostrazione di come questa squadra presenti sempre difetti cronici che oggi relegano la formazione amaranto al penultimo posto in classifica.Come si suol dire il Crotone "incassa e porta a casa" il derby di Calabria senza dannarsi piu' di tanto.Diciamo subito che il 4-1 e' un passivo troppo pesante per la Reggina,ma la formazione di Drago senza strafare e' riuscita addirittura a trionfare al "Granillo",sfruttando abilmente gli orrori della difesa amaranto consolidando un meritatissimo sesto posto in classifica.La Reggina ha avuto il demerito di non capitalizzare un primo tempo giocato bene,spinta da un ottimo Sbaffo, ma condizionata dalla poca precisione di Di Michele.Situazioni che avrebbero potuto mettere in discesa la partita degli amaranto ma alla fine sono stati gli ospiti,nella ripresa, a trovare il guizzo vincente con Cataldi.Non si puo' dire che alla Reggina difetti la capacita' di reagire e questa volta e' toccato a Gerardi,subentrato per il deludente Foglio,regalare con un gran gol l'illusorio pareggio.Purtroppo al Crotone sono bastati sessanta secondi per rimettere la testa avanti grazie a Ishak,bravo nello sfruttare l'assist di Beranardeschi e la dormita di Adejo.E' toccato poi a Pettinari,entrato a gara in corso,calare il poker che ha mortificato il "Granillo" e ricacciato la Reggina nello sconforto.Gli amaranto hanno gia' dimostrato di essere in grado di reagire alle batoste e Carpi ne e' il recentissimo esempio,tuttavia non sempre puoi pensare di fare punti in trasferta oltretutto se il tuo avversario si chiama Empoli ed occupa il secondo posto in classifica.Torna a preoccupare la fragilita' difensiva:otto gol subiti nelle ultime due sfide al "Granillo";tanti che diventano tantissimi se consideriamo il fatto che tutte le reti sono state subite nella ripresa.Mancano ancora tante gare alla chiusura del campionato,rimontare puo' essere possibile ma,ad oggi,non si disputerebbeto neanche i play-out ultima ancora di salvezza.