SASSUOLO - Pea sbotta: «Fischi assurdi: che problemi hanno i contestatori? Possono pure stare a casa»

29.02.2012 17:30 di  Simone Vazzana   vedi letture
SASSUOLO - Pea sbotta: «Fischi assurdi: che problemi hanno i contestatori? Possono pure stare a casa»
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

No, non gli sono proprio andati giù. I fischi dopo lo 0-0 interno col Sassuolo hanno amareggiato Fulvio Pea, che dimostra di aver studiato bene i comportamenti di Josè Mourinho, conosciuto all'Inter quando l'attuale tecnico degli emiliani faceva parte del settore giovanile. Di seguito, le parole raccolte dai colleghi della Gazzetta di Modena e di TuttoModena.

FISCHI - «Mi viene da pensare che il mondo del calcio sia impazzito. Abbiamo 55 punti, la miglior difesa del campionato, la miglior differenza reti, il sesto attacco, siamo la squadra che ha perso di meno in trasferta, nelle ultime 22 gare abbiamo perso soltanto una volta: come si fa a contestare una squadra con questi numeri?. Ci siamo dimenticati che questa squadra 9 mesi fa rischiava di retrocedere? Che 8 dei 9 acquisti estivi arrivano da una retrocessione? Abbiamo rifondato e ringiovanito la rosa e, rispetto alle potenze economiche di questo campionato, abbiamo speso un terzo. Per quello che hanno fatto, questi giocatori meritano solo applausi. I fischi sono ingiusti e da maleducati. Bisogna rispettare i colori di una società, forse piccola ma per noi gloriosa: questi ragazzi vivono qui, si sentono cittadini di Sassuolo e vogliono rappresentarla al meglio».

CONTESTATORI - «Chi sono questi 10 contestatori? Che problemi hanno? Cinque saranno anche tifosi del Modena, ma gli altri? Che motivo li spinge a fischiare? Questi non c’erano ad agosto e nemmeno a novembre. Non c’erano quando avevamo soltanto 12 giocatori a disposizione. Sono arrivati da un mese, hanno visto che il Sassuolo a gennaio ha comprato Missiroli e ora dicono: il Sassuolo deve vincerle tutte da qui alla fine. Sabato, dopo la partita, ho visto i ragazzi amareggiati. E’ da quest’estate che insieme al mio staff proviamo a dare ai ragazzi certezze ed entusiasmo e questi, che vengono allo stadio da un mese, si permettono di destabilizzare il nostro ambiente? Non ci fanno una bella figura, rivogliamo la nostra serenità. Abbiamo vinto anche senza di loro, possono pure stare a casa. Oppure che vengano qui al campo per chiarirsi insieme a me e alla squadra. Facile fischiare quando si è in mezzo a 1500 tifosi sani: voglio sapere chi sono. I nostri avversari sono Torino, Pescara e Verona, non questi contestatori».

TIFOSI VERI - «Abbiamo invece bisogno degli altri 1500 che ci scrivono striscioni sempre pieni d’affetto, che ci fanno sentire apprezzati. Loro sono i veri tifosi del Sassuolo, a loro chiediamo di starci vicini come hanno sempre fatto. Ci misuriamo contro avversari che hanno 18 o 25 mila spettatori ma per noi quei mille e cinquecento valgono come 15 milioni».

PORTE CHIUSE - «Non è un caso se la scorsa settimana ci siamo allenati a porte chiuse. Non lo faccio mai, nemmeno nel giorno della rifinitura. Ma stavolta sentivo che c’era qualcosa che non andava, era nell’aria. E non a caso sabato vi ho parlato delle malelingue».

RISULTATI - «Preoccupato io? Per nulla. Dopo l'unica partita opaca di questa stagione, quella contro il Padova, questi ragazzi hanno fatto undici risultati utili consecutivi. Questa è una squadra che non si arrende e non si abbatte mai: da questa vicenda usciremo ancora più forti».