Marani (pres.Lega Pro): "Chiediamo al Governo di rivedere norma sul vincolo sportivo. Sull'impiego dei giovani..."

09.06.2024 20:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Marani (pres.Lega Pro): "Chiediamo al Governo di rivedere norma sul vincolo sportivo. Sull'impiego dei giovani..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha parlato a Gazzetta dello Sport in merito alle riforme giovanili e per o relativi contributi economici:

"Zola è stato eccezionale, ha visitato tutti i settori giovanili dei club e censito tutte le metodologie di lavoro prima di concepire la riforma. Dal prossimo anno i club che utilizzeranno i giocatori del proprio vivaio avranno una premialità sul minutaggio che nel giro di due anni arriverà al 400%. Questo significa che chi vorrà ottenere i fondi della Legge Melandri dovrà impiegare i propri talenti e, quindi, dotarsi delle strutture e dei formatori in grado di valorizzarli. Già l’anno scorso, con il minutaggio libero, abbiamo incentivato l’impiego anche di un singolo giovane. Inoltre, è stata resa obbligatoria la lista per i formati nel settore giovanile, che arriverà a 8 elementi fra 4 anni".

E a proposito di riforma, alle altre componenti Marani non chiede nulla: "Le rivendicazioni non servono. Nessuna riforma è possibile se non è condivisa con gli altri. L’obiettivo è cercare una mediazione intelligente, tutti dobbiamo accettare di perdere qualcosa per crescere assieme”.

Al governo si chiede di rivedere la norma sul vincolo sportivo: "Un paio di cose. Ringrazio il ministro Abodi per la reintroduzione del credito d’imposta, ma va aumentata la capienza: 7 milioni sono pochi, considerando la platea di società sportive. E poi bisogna intervenire sullo svincolo dei giovani, perché con la Legge dello sport si rischia una piccola Bosman. Se i club non hanno più convenienza a investire nei vivai e finiscono sotto scacco dei procuratori, potremmo ritrovarci con migliaia di ragazzi che smettono di fare attività, con pesanti ricadute sociali e sulla salute”.