REGGINA: LA LUCIDA FOLLIA DI ALFIO
Diciamolo senza remore: alla vigilia dell’ultimo turno del girone di andata, più di qualcuno avrebbe messo la firma per approdare al giro di boa con un distacco attestatosi sul -6, finanche mantenere il -7 a cui si era giunti dopo la prima vera serie positiva conquistata dagli amaranto in questo finale di 2025.
Tali convincimenti potevano derivare non da una mancanza di fiducia nell’attuale, molto positivo periodo attraversato dalla Reggina, bensì da un calendario che riservava alle dirette avversarie impegni, almeno sulla carta, potenzialmente meno impegnativi rispetto alla trasferta di Sambiase, al cospetto di una squadra solida e rognosa capace di subire pochissimo (miglior difesa del girone) e che sul proprio campo tradizionalmente si fa sempre rispettare.
Sta di fatto che quella che in questo torneo sta diventando una vera e propria maledizione, ossia la circostanza che, quasi sempre, la squadra che raggiunge la vetta della classifica finisce poi per perdere nel turno successivo, unita ad altri risultati certamente favorevoli e per certi versi inaspettati di qualche altra battistrada, ha fatto sì che la Reggina non solo riuscisse a portarsi immediatamente a ridosso della zona Play off, ma soprattutto, ed è ciò che conta realmente, ritrovarsi a metà torneo ad una distanza dal primo posto tale da poter affermare, senza falsa prudenza, di poter approcciare il girone di ritorno con la convinzione che tutti i giochi per la vittoria finale sono incredibilmente riaperti.
Parliamo non a sproposito di incredulità perché dobbiamo ammettere, senza prova di smentita, che dopo l’esonero di mister Trocini, in una situazione di classifica oggettivamente drammatica, con la constatazione di una squadra completamente allo sbando dal punto di vista tecnico, tattico ed atletico, nonché di un ambiente diffusamente polemico e sfiduciato, l’unico ad avere il coraggio di professare fiducia ed ottimismo su un possibile rientro degli amaranto per la lotta alle zone che contano era stato, sin dal suo arrivo, Alfio Torrisi.
Il dubbio, legittimo e legittimato dalle problematiche che hanno continuato ad investire il gruppo ed il relativo rendimento, con il punto più basso toccato nella sfida interna all’Athletic Palermo ed il conseguente terz’ultimo posto con -12 in classifica, che tale auspicio potesse corrispondere più ad una difesa d’ufficio del blasone di una piazza che doveva per forza sentirsi dire che la propria squadra non potesse non lottare per il vertice in serie D, è stato spazzato via dagli accadimenti delle ultima settimane, conseguenti innanzitutto alla “pulizia” subita dalla rosa ed ai relativi avvicendamenti, in principio sottostimati ma che a conti fatti si stanno rivelando decisivi per il cambio di rotta, il tutto fortemente voluto proprio dal tecnico etneo.
Se poi aggiungiamo la rinnovata coesione di un gruppo che finalmente si è fatto squadra, le migliorie tattiche e l’atteggiamento con o senza elmetto, ovvero la capacità di adattarsi alle situazioni del campo, nonché la serenità ritrovata con il pubblico, assolutamente determinate nelle ultime uscite, ecco che i meriti del nuovo allenatore vengono acclarati ed amplificati; nondimeno va citata la società che, al netto degli evidenti ed indiscutibili errori di inizio stagione, ha avuto la capacità caparbietà di non mollare la presa, a cominciare dalla scelta di un tecnico che già da sola poteva mandare un messaggio su tale intenzione, fino ad avallare scelte coraggiose ed impopolari, che potevano far trasparire un principio di smobilitazione ma che invece stanno premiando le intenzioni, dimostrando che quella che poteva essere una speranza folle può tramutarsi in una lucida previsione per l’immediato futuro. .
Ovviamente va fatto quell'ultimo sforzo sul mercato per chiudere un cerchio che non attende altro di essere completato, così come risulta abbastanza chiaro che, paradossalmente, tanto si è fatto ma ancora nulla si è ottenuto: la sopravvenuta possibilità di rigiocarsi il primo posto dovrà comunque essere premiata ed alimentata con un rendimento ai limiti della perfezione per non rendere vani tutti gli sforzi delle ultime settimane. Nell’attesa di scoprire le prossime puntate, buon Natale a tutti.
