REGGINA: DA ADESSO SI FA SUL SERIO, TRA TANTE CERTEZZE ED ALCUNE INCOGNITE

26.08.2025 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: DA ADESSO SI FA SUL SERIO, TRA TANTE CERTEZZE ED ALCUNE INCOGNITE
© foto di Reggina 1914

Dopo una pausa estiva che sembrava non dovesse terminare mai, si avvicina finalmente il primo impegno ufficiale della nuova stagione, con l’antipasto del turno di coppa Italia contro la Vibonese nel campo neutro di Palmi, preludio all’esordio in campionato che vedrà la Reggina impattare il torneo in una delle tantissime ed insidiose trasferte siciliane che la attenderanno da qui sino a maggio.

Si comincia dunque a fare sul serio, dopo un precampionato che qualche indicazione certamente l’ha data, soprattutto in termini di compattezza del gruppo ed unità di intenti, raggiunta anche con un ambiente che dopo le iniziali titubanze, alcune fisiologicamente comprensibili, altre forse strumentali, ha raggiunto quella indispensabile coesione attorno alla squadra che, come predicato insistentemente nelle ultime settimane, potrà risultare decisiva in termini di spinta emotiva e di sostegno concreto.

Dal punto di vista tecnico, gli impegni affrontati non hanno sempre portato un grado di attendibilità sufficiente, se si escludono l’incontro con la Salernitana, in cui oltretutto si è fatta una più che degna figura nonostante l’assenza di alcuni elementi decisivi, e probabilmente l’ultima amichevole con una compagine di una sola categoria inferiore, anche se affrontata con una formazione che in questo momento potrebbe non rappresentare la prima scelta, almeno iniziale, del mister. Ciò ovviamente non ci impedisce di poter trarre alcune considerazioni teoriche, in attesa del responso del campo.

Si riparte da tante certezze, ossia quel nucleo “storico” proveniente dalla stagione precedente, costituito dai vari Barillà, Laaribi, Porcino, Adejo, Girasole, Ragusa, Lagonigro e Grillo, che rappresenta una garanzia assoluta in termini tecnici e qualitativi, ma anche carismatici ed esemplari: a loro si sono aggiunti elementi di chiaro ed indiscutibile valore aggiunto quali Blondett, Edera, Di Grazia e Montalto, la cui carriera basterebbe da sola a giustificare il ritrovato entusiasmo della tifoseria, nonché pedine di grande spessore come il ritorno di Mungo, la cui cessione probabilmente risultò affrettata alla luce della valenza della prima stagione disputata in maglia amaranto, e gli innesti di Correnti, Zenoni e Ferraro, fortemente voluti da Trocini (tra le certezze, la più granitica) e certamente funzionali al gruppo per caratteristiche possedute.

Tutto ciò consente al gruppo di possedere, a centrocampo ed in attacco, due reparti estremamente competitivi, ben assortiti e soprattutto lunghi, caratteristica che probabilmente è mancata lo scorso torneo in alcuni momenti topici, il che avrebbe potuto indirizzare il risultato finale con altri esiti, e nei confronti dei quali ci sembra di poter scorgere, attorno a noi, poca concorrenza per qualità e competitività, sperando sempre (ed ovviamente) nel conforto che proverrà dal calcio giocato.

A voler comunque cercare un piccolo pelo nell’uovo, quello che invece potrebbe, ad oggi, costituire una piccola incognita, soprattutto in termini quantitativi, riguarda il pacchetto difensivo: sgombrando ogni dubbio sul livello fuori categoria che dovrebbe garantire quella che in questo momento appare la coppia centrale di titolari (Girasole sr. e Blondett), qualche apprensione ha suscitato la poca “brillantezza” del buon Daniel Adejo, così come avvenuto lo scorso anno con una condizione che poi, altrettanto onestamente, è decisamente cresciuta nel corso della stagione, così come qualche incertezza manifestata dal giovanissimo Girasole jr., al suo primo impatto con i “grandi” ma che certamente avrà tempo per assimilare esperienza e “cazzimma” apprendendo dai compagni di reparto.

Sempre in termini di under, di fatto completamente rinnovati rispetto allo scorso torneo, vi è ovviamente una fisiologica apprensione, o meglio curiosità, nello scoprire se chi di dovere ha confermato il buon fiuto nel riuscire ad individuare elementi già pronti o comunque all’altezza di poter supportare adeguatamente una rosa “costretta” a prevalere in ogni situazione e senza soluzione di continuità, nella speranza che le vittorie possano contribuire ad accelerare il processo di maturazione dei ragazzotti amaranto.

Spazio dunque al terreno di gioco, con l’auspicio che la stagione regali ciò che chiunque si aspetta debba accadere.