Reggina-Gelbison, il commento finale: il punto più basso della storia amaranto, sconfitta per tutti

Serata infima, su tutti i fronti, per la povera Reggina, bistrattata tra presunti fuoriclasse e una Curva che ha toccato il punto più basso del tifo di tutte le squadre calcistiche del mondo.
Beninteso per gli analfabeti, era giusto contestare DOPO la sconfitta inopinata contro i discreti pedatori della Gelbison, non al 20'. Zittiti dopo il 2-2, i "nostri" ultras hanno beffeggiato dopo il 2-3 della squadra ospite, visto che erano stati zittiti con una selva di fischi. La guerra dei poveracci finisce male per tutti.
Gli amaranto entrano in campo con altro spirito, al 49' accorciano le distanze e riaprono il match. Laaribi dalla destra, esce a vuoto, palla rimessa al centro dell'area, dove arriva Mungo che da dieci metri insacca, 1-2!
Al 55', zittendo la Curva (il paradosso di questa città oramai irrecuperabile), Edera pareggia i conti: Di Grazia crossa dalla sinistra e di testa sul palo lontano Edera segna di testa, 2-2!!!!
La Reggina sembra dominare e assaporare il sorpasso, ma Trocini regala la partita alla squadra ospite inserendo i cadaverici Ragusa e Barillà, lasciando in pratica la squadra in 9 uomini, togliendo Di Grazia e Porcino.
Al 62' l'ultimo squillo amaranto sino alla fine: girata di Ragusa di testa su assist dalla sinistra, Corriere devia in angolo.
Fuori anche Gatto e addirittura Edera, che forse non ne aveva più, però è stato il migliore dei suoi. La Gelbison ha dimostrato di essere squadra sorniona e esperta e difatti al minuto 89' passa grazie al colpo di testa di Papaserio, 2-3
Al 91', manata di Ferraro in piena area della Gelbison, la vede il guardalinee che chiama a sé l'arbitro, rosso e finale di partita ancora più da incubo.
E' la serata probabilmente più brutta della storia della Reggina, al di là della sconfitta: perde la squadra, perde la Curva, perdiamo tutti.