Reggina, la conferenza di Torrisi: "Avere due mila persone in più allo stadio è un grande vantaggio". Su mercato e assenti: tutte le dichiarazioni

Alfio Torrisi, tecnico della Reggina, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita casalinga contro il Milazzo:

"Siamo una squadra in crescita, stiamo cercando di acquisire la giusta mentalità e la giusta identità, i risultati aiutano ma non abbiamo fatto nulla e dobbiamo dare dare continuità all'atteggiamento giusto".

Continua l'allenatore amaranto: "I ragazzi sono encomiabili, hanno dato una disponibilità totale, l'anima la stiamo intravedendo. Ho cercato di lavorare in primis sulla fase di non possesso, per dare alla squadra una certa solidità, oggi la squadra sta facendo questo la propria principale virtù, anche perché davanti abbiamo importanti qualità e possiamo fare gol in qualsiasi momento. Potevamo prendere sottogamba la partita di Paternò, ma la squadra ha fatto 25' da Reggina e abbiamo vinto meritatamente. Il Milazzo é una squadra che vince da quattro gare di fila, non ha preso gol in sei delle ultime sette, da canto nostro dobbiamo stare in guardia, loro sanno soffrire e difendere bene, é una squadra che sa colpire in ripartenza, lascia pochi spazi, resta sempre in partita, è ben allenata. Dobbiamo avere pazienza, maturità e avere un ritmo elevatissimo, si può vincere anche al 97'".

Tanti indisponibili, Reggina in emergenza: "Si é fermato Lanzillotta giovedì, ha provato oggi e non lo rischiamo, una contrattura può essere pericolosa. Abbiamo altre defezioni, mancheranno otto, ma siamo a seimila biglietti venduti, siamo due mila persone in più, é una gara di vitale importanza, non possiamo deludere la nostra gente e se li abbiamo al nostro fianco tutto è possibile. Ragusa non è al meglio".

Su altri singoli: "Panebianco l'ho avuto nella stagione dei playoff a Trapani, ha fatto un settore giovanile importante, lo conosco bene e abbiamo privilegiato la scelta dell'uomo. Farà parte della gara. Gatto fa parte della rosa, prima della gara contro il Palermo non era sereno, dopo ha presentato un certificato medico. In questo momento non vuole essere messo in campo, per me è un ragazzo valido, ha qualità, ci vorrei puntare, ma in questo momento non è disponibile. Lui é stato onesto, ma in questo momento non posso puntare su di lui. Fofana si sta allenando bene, i dati del GPS sorridono, lui per il ritorno sarà al 100%, ma questo non significa che già domani non sarà a disposizione".

Sul bilancio attuale: "I numeri reali sono quelli fine stagione, dobbiamo lavorare, non abbiamo fatto nulla, siamo tutti in discussione, sappiamo quanto é difficile e importante guidare la Reggina, dobbiamo crescere sotto tanti aspetti. Stiamo trovando soluzioni sotto l'aspetto della cattiveria, stiamo trovando gol sui piazzati, ma è solo una parte di quello che dobbiamo andare a fare. Lottare e vincere i duelli e pareggiare la fame allora gli episodi riusciamo ad indirizzarli a nostro favore. La strada è lunga, ai ragazzi ho fatto il paragone dell'arciere, che scocca la freccia e deve centrare l'obiettivo, ma non va sempre dritta ma a volta fa delle deviazioni".

Sul pubblico: "L'ho constatato da avversario, quando sono venuto con il Trapani la Reggina ci ha messo sotto per 20', grazie anche per la spinta della gente. I tifosi stanno venendo in massa e avere due mila persone in più è un vantaggio, contro il Gela tutto lo stadio ha spinto e ne abbiamo beneficiato. Noi dobbiamo essere feroci nel recupero palla e aggressivi".

Sul tema mercato: "Sull'attaccante ci lavoriamo, ci abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare, dobbiamo aspettare delle dinamiche che non dipendono solo da noi, sono cose delle altre società. Il ragazzo ha dimostrato di voler andare via dal posto in cui sta, abbiamo due profili con i quali siamo in parola, adesso sta alle società definire la risoluzione".

Sulla rosa a sua disposizione: "Ho una rosa forte a disposizione, sappiamo che manca qualche tassello, speravo di averlo già oggi ma non é dipeso da noi. É una rosa in ristrutturazione, stiamo cercando di abbassare l'età media, alla fine chi vince merita e chi non vince deve fare le riflessioni".