LA CONTINUITA' NEI RISULTATI DEVE CONVINCERE CHE...
PREMESSA
Se la Reggina aveva bisogno di uscire dalla sala di rianimazione e proseguire la terapia in corsia, ieri l’ha ottenuto. Terminando oggi il campionato gli amaranto disputerebbero i play out, evento molto dubbio al termine del girone d’andata . La continuità nei risultati deve, pertanto, convincere la squadra che esistono le potenzialità per proseguire la scalata verso posizioni di maggiore tranquillità. Al termine del girone d’andata avevamo da recuperare 8 punti per la salvezza diretta , oggi il divario è di 4 punti ed abbiamo abbandonato il penultimo posto in classifica .
L’AVVERSARIO DI IERI
Il Trapani è una signora squadra , che non perde dal 9 Novembre e fa dell’affiatamento del gruppo la sua arma migliore. Il pareggio di ieri, ci inorgoglisce e ci dà la forza per non mollare. Siamo sulla buona strada . Dopo Bari ,Lanciano e Juve Stabia, questa è la riprova che qualcosa è cambiata nella testa dei giocatori amaranto. Ieri distratti, sciattoni, inconcludenti, oggi vigili, concreti, propositivi.
LA REGGINA DI OGGI
Non siamo più la squadra materazzo che regaliamo punti al primo arrivato ,bensì una formazione che lotta, costruisce gioco ,verticalizza e si difende. In 4 partite abbiamo subito due goal, ovvero 0,50 goal a partita contro gli 1,62 dell’intero girone d’andata. Tutta la squadra va elogiata per questo risultato, ma probabilmente volendo stilare una graduatoria di merito individuale, non esitiamo a collocare al primo posto il giovane portiere Mirko Pigliacelli che anche ieri ha sfoderato una ottima prestazione . Il ritorno di Barillà e l’innesto del francesino Pambou, si sono mostrati preziosi con il primo che dà l’anima e il corpo in campo ed il secondo che con grande cuore, intelligenza tattica e velocità te lo ritrovi nelle due fasi .Si fa notare anche perché è sempre pronto a fare ripartire l’azione ,verticalizzando ed attaccandosi come il francobollo alla lettera, alle caviglie dell’avversario e non lo molla se non gli ha preso la palla o interrotto la sua azione offensiva .
Al termine della finestra di mercato invernale eravamo più scettici che convinti dell’operato della società, oggi non solo alla luce dei risultati ,ma del gioco che esprime la squadra , avvertiamo un maggiore senso di tranquillità, pur sapendo che ancora il cammino è lungo. Quanto ottenuto, fin oggi, deve servire principalmente a rafforzare l’autostima individuale, uscire dalle paure del girone d’andata e dire ai tecnici che stanno lavorando bene.
CONSIDERAZIONI SULL’INCONTRO
Se fosse arrivata l’intera posta, non avremmo gridato allo scandalo, specie se l’arbitro, il molfettese Abbattista non avesse chiuso non un occhio, ma entrambi a sette minuti dal termine quando in seguito ad una rimessa laterale di Da Silva, il trapanese Terlizzi, in piena area sacra, tocca la palla con mano ampiamente larga .Per l’occasione anche cieco l’assistente De Meo di Foggia, oculato nell' alzare la bandierina del fuorigioco verso gli amaranto e diciamo distratto nel segnalare al direttore di gara il mani di Terlizzi. Accanto a me assisteva all’incontro l’amico Ingegnere Mimmo Sculli,il quale dopo aver visto le prime “interpretazioni “ del Sig. De Meo, non ha esitato a dire “ Chistu è un cur*****zu ( questo è un cor****ne ). A fine gara gli ho dato ampiamente ragione per quella valutazione e non mi sento di elogiare il designatore arbitrale per aver affidato la direzione della gara ad una intera terna pugliese con il Bari i impegnato come la Reggina nella lotta per la retrocessione, oltre che in crisi societaria.
LA PARTITA
Gli schieramenti in campo vedono la Reggina con un 4-1-2-1-2, con Strasser davanti ai 4 di difesa ( Da Silva-Adejo-Ipsa e Barilla ), Dall’Oglio e Pambou a centro campo e Sbaffo a sostegno delle due punte Di Michele e Gerardi.Il Trapani si schiera con il classico 4-4-2,dove Terlizzi è il direttore d’orchestra in difesa,i due centrocampisti Basso e Nizzetto giocano larghi sulle fasce e Junco e Mancosu pungono in attacco.
Ad inizio ritmi elevati da entrambe le formazioni dove prima i reggini Gerardi e Barillà imbastiscono buone trame in attacco , ma si perdono nella conclusione . Rispondono gli ospiti con Nizzetto prima che fa partire un tiro insidioso che Barillà manda in calcio d’angolo e poi Rizzato costringe Pigliacelli ad un’uscita coraggiosa sui suoi piedi . A seguire una bella discesa che vede protagonisti Pambou e Di Michele, con tiro finale di quest’ultimo fuori dallo specchio della porta avversaria. Gli ospiti spingono molto sulle fasce ma l’intera difesa e Pigliacelli non si fanno sorprendere anzi al 18’ Gerardi svetta su tiro d’angolo e manda la palla di poco sulla traversa di Nordi. Al 35’ uno schema su tiro di punizione mette Iunco in condizioni di battere a rete e Pigliacelli compie un miracolo con un poderoso colpo di reni. Ma i calabresi non stanno a guardare e al 41’ un' azione portata avanti da Di Michele si conclude con un potente sinistro, da fuori area di Dall’Oglio ,che Nordi para miracolosamente con i piedi.
Nella ripresa al 51’ Basso dalla destra fa partire un potente diagonale al quale Pigliacelli dice ancora di no e qualche minuto dopo ( 54’) la panchina amaranto manda un chiaro segnale al Trapani : la partita la vogliamo vincere. Toglie, infatti Strasser ,un difensore ed inserisce Dumitru, un attaccante e al 63’ sostituisce Di Michele con Fishnaller. Al 66’ una bella discesa di Barillà mette Gerardi in condizione di battere a rete, ma un attimo di ritardo sulla palla vede sfumare l’azione. Al 74’ su azione susseguente a calcio d’angolo la palla perviene a Ciaramitaro che fa da sponda per Mancosu che quasi a tu per tu con Pigliacelli mette in rete. Reggina 0-Trapani 1. Boscaglia, allenatore del Trapani, ottenuto il vantaggio copre ancor di più il centrocampo sostituendo al 79’ la punta Iunco , con uno dei suoi uomini chiave, il palermitano Caccetta e poco dopo Nizzetto con il difensore Ferri. Ma la Reggina è votata al recupero della continuità dei risultati e all’ 83’ si concretizza l’episodio del rigore di Terlizzi, descritto sopra e al 41’ Gerardi gira a volo con il tiro che sorvola la traversa. Al 41’ Fishnaller cerca di sfondare al centro ma viene atterrato .S’incarica di battere la punizione Barillà che fa partire un forte sinistro che s’ insacca in rete con colpa evidente del portiere siciliano Nordi. Reggina 1-Trapani 1 .L’unica attenuante che si può concedere al portiere ospite è che forse era coperto dalla barriera. Al 90’ il Trapani sostituisce il centrocampista Pirrone con l’attaccante Abbate, ma ormai non c’è che Reggina che al 43’ con Dumitru, perde per un soffio l’occasione per dare i tre punti alla squadra calabrese.
NOTE A MARGINE
Il Trapani ha ricevuto per tutta la durata dell’incontro la forte spinta dei suoi sostenitori che hanno occupato l’intera tribuna ospiti del Granillo. Per i Reggini si è realizzato uno strano effetto : il colore granata del Trapani, non differisce molto dall’amaranto reggino ,per cui ai Reggini quella grande quantità di pubblico , lo sventolio di sciarpe e bandiere granata , ha rievocato i primi anni di serie A della squadra amaranto. Ma anche la tifoseria locale non è stata da meno ,che come al solito non ha fatto venire meno il suo incitamento.
IL PROSSIMO INCONTRO
Sabato ci attende uno scontro diretto per la salvezza a Novara . L’incontro per il tifoso amaranto presenta due motivi di riflessione : il primo e l’averci eliminato la squadra piemontese nel 2010/11 dai play off ,la seconda e dare risposta a quel Calori che si è trasformato in gioielliere quando ha trattato in estate con la Reggina. Ieri avremmo temuto per questa partita, oggi con la squadra che offre evidenti segni di rinascita, la pensiamo con minori preoccupazioni e maggiori speranze.