LA CONTINUITA' NEI RISULTATI DEVE CONVINCERE CHE...

16.02.2014 09:57 di  Franco Cleopadre   vedi letture
LA CONTINUITA' NEI RISULTATI DEVE CONVINCERE CHE...
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

PREMESSA

Se la Reggina aveva bisogno di uscire dalla sala di rianimazione e  proseguire la terapia in corsia, ieri l’ha ottenuto. Terminando oggi il campionato gli amaranto  disputerebbero  i play out, evento molto  dubbio al termine del girone d’andata . La continuità  nei risultati  deve, pertanto, convincere la squadra che  esistono  le potenzialità  per proseguire la scalata verso  posizioni di maggiore tranquillità. Al termine  del girone d’andata avevamo da recuperare  8 punti per la salvezza diretta , oggi il divario è di 4 punti  ed abbiamo abbandonato  il penultimo posto in classifica .

L’AVVERSARIO DI IERI

Il Trapani  è una  signora squadra , che non perde dal 9 Novembre e  fa dell’affiatamento del gruppo  la sua arma migliore. Il pareggio di ieri, ci inorgoglisce e ci dà la forza per non mollare. Siamo sulla buona strada . Dopo Bari ,Lanciano e Juve Stabia, questa è la riprova che qualcosa è cambiata nella testa dei giocatori  amaranto. Ieri distratti, sciattoni, inconcludenti, oggi  vigili, concreti, propositivi.

LA REGGINA DI OGGI

Non siamo  più la squadra materazzo che  regaliamo punti al primo arrivato ,bensì una formazione  che lotta, costruisce gioco ,verticalizza e si difende. In 4 partite abbiamo subito due goal, ovvero 0,50 goal a partita contro gli 1,62 dell’intero girone d’andata. Tutta la squadra va elogiata  per questo risultato, ma probabilmente volendo stilare una graduatoria di merito individuale, non esitiamo a collocare al primo posto il giovane portiere Mirko Pigliacelli che anche ieri ha sfoderato una ottima prestazione . Il ritorno  di Barillà e l’innesto  del  francesino Pambou, si sono mostrati  preziosi con il primo che dà l’anima e il corpo  in campo ed il secondo che con grande cuore, intelligenza tattica e velocità te lo ritrovi nelle due fasi  .Si fa notare anche perché è sempre  pronto  a  fare ripartire l’azione ,verticalizzando  ed  attaccandosi  come il francobollo alla lettera, alle caviglie dell’avversario e non lo molla  se non gli ha preso la palla o  interrotto la  sua azione offensiva .
Al termine della finestra di mercato invernale  eravamo  più scettici  che convinti  dell’operato della società, oggi non solo alla luce dei risultati ,ma del gioco che esprime la squadra , avvertiamo un maggiore senso di tranquillità, pur sapendo che ancora il cammino è lungo. Quanto ottenuto, fin oggi,   deve servire  principalmente a rafforzare  l’autostima individuale, uscire dalle paure  del girone d’andata e dire ai tecnici che stanno lavorando bene.

CONSIDERAZIONI SULL’INCONTRO

Se fosse  arrivata l’intera posta, non avremmo  gridato allo scandalo, specie  se l’arbitro, il molfettese Abbattista  non avesse chiuso non un occhio, ma entrambi a sette minuti dal termine quando  in seguito ad una rimessa laterale di Da Silva, il trapanese Terlizzi, in piena area sacra, tocca  la palla  con  mano ampiamente larga .Per l’occasione anche cieco l’assistente De Meo  di Foggia, oculato nell' alzare la bandierina del fuorigioco verso gli amaranto e diciamo distratto nel segnalare al direttore di gara  il mani di Terlizzi. Accanto a me assisteva all’incontro l’amico Ingegnere  Mimmo Sculli,il quale dopo aver visto le prime “interpretazioni “ del Sig. De Meo, non ha esitato a dire “ Chistu è  un cur*****zu ( questo è un cor****ne ). A fine gara gli ho dato ampiamente ragione per quella valutazione e non  mi sento di elogiare  il designatore arbitrale  per aver  affidato la direzione della gara ad una  intera terna pugliese con il Bari i impegnato come la Reggina nella lotta per la retrocessione, oltre che in crisi societaria.


LA PARTITA
Gli schieramenti in campo vedono la Reggina con un 4-1-2-1-2, con Strasser davanti ai 4 di difesa ( Da Silva-Adejo-Ipsa e Barilla ), Dall’Oglio e Pambou a centro campo e Sbaffo a sostegno delle due punte Di Michele e Gerardi.Il Trapani si schiera con il classico 4-4-2,dove Terlizzi  è il direttore d’orchestra in difesa,i due centrocampisti Basso e Nizzetto giocano larghi sulle fasce e Junco e Mancosu  pungono in  attacco.
Ad  inizio ritmi elevati da entrambe le formazioni dove prima  i reggini Gerardi e  Barillà imbastiscono  buone trame in attacco , ma si perdono nella conclusione . Rispondono gli ospiti  con  Nizzetto prima che fa partire un tiro insidioso che Barillà manda in calcio d’angolo  e poi  Rizzato costringe Pigliacelli ad un’uscita  coraggiosa sui suoi piedi . A seguire una bella discesa che vede protagonisti Pambou e Di Michele, con tiro finale di quest’ultimo fuori dallo specchio della porta avversaria. Gli ospiti spingono molto sulle fasce ma l’intera difesa e Pigliacelli non si fanno sorprendere anzi  al 18’ Gerardi  svetta su  tiro d’angolo e manda la palla di poco sulla traversa di  Nordi. Al 35’ uno schema su tiro di punizione mette Iunco in condizioni di battere a rete e Pigliacelli compie un miracolo con un poderoso colpo di reni. Ma i calabresi non stanno a guardare e al 41’ un' azione portata avanti da Di Michele si conclude con un potente sinistro, da fuori area di Dall’Oglio ,che Nordi para miracolosamente con i piedi.
Nella ripresa al  51’ Basso dalla destra fa  partire un potente diagonale  al quale Pigliacelli dice ancora di no e  qualche minuto dopo ( 54’)  la panchina amaranto manda un chiaro segnale al Trapani :  la partita la vogliamo  vincere. Toglie, infatti Strasser  ,un difensore ed inserisce Dumitru, un attaccante e al 63’ sostituisce Di Michele con  Fishnaller. Al 66’ una bella discesa di Barillà mette Gerardi  in condizione di battere a rete, ma  un attimo di ritardo sulla palla vede sfumare l’azione. Al 74’ su azione susseguente a calcio d’angolo la palla perviene a Ciaramitaro che fa da sponda per Mancosu che quasi a tu per tu con Pigliacelli mette in rete. Reggina  0-Trapani 1. Boscaglia, allenatore del Trapani, ottenuto il vantaggio  copre ancor di più il centrocampo  sostituendo  al 79’  la punta Iunco , con  uno dei suoi uomini chiave, il palermitano Caccetta e poco dopo Nizzetto con il difensore Ferri. Ma la Reggina è votata al recupero della continuità dei risultati e all’ 83’ si concretizza l’episodio del rigore di Terlizzi, descritto sopra e al 41’ Gerardi gira a volo con il tiro che sorvola la traversa. Al 41’ Fishnaller cerca di sfondare al centro  ma  viene atterrato .S’incarica di battere la punizione Barillà  che fa partire un forte sinistro  che s’ insacca in rete con colpa evidente del portiere siciliano Nordi. Reggina 1-Trapani  1 .L’unica attenuante  che si può concedere al portiere ospite è che forse era coperto dalla barriera. Al 90’ il Trapani sostituisce  il centrocampista Pirrone  con l’attaccante Abbate, ma ormai non c’è che Reggina che al 43’ con Dumitru, perde  per un soffio l’occasione per dare i tre punti alla squadra calabrese

NOTE A MARGINE

Il Trapani ha ricevuto per tutta la durata dell’incontro la forte spinta dei suoi sostenitori che  hanno occupato l’intera tribuna ospiti del Granillo. Per i Reggini si è realizzato uno strano effetto : il colore  granata del Trapani, non differisce molto dall’amaranto reggino ,per cui ai  Reggini quella grande quantità di pubblico , lo  sventolio di sciarpe e bandiere  granata , ha rievocato  i primi anni di serie A della squadra amaranto. Ma anche la tifoseria   locale  non è stata da meno ,che come al solito non ha fatto venire meno il suo incitamento.

IL PROSSIMO INCONTRO

Sabato ci attende uno scontro diretto per la salvezza  a Novara .  L’incontro per  il tifoso amaranto presenta  due motivi di riflessione : il primo e l’averci eliminato la squadra piemontese  nel 2010/11 dai play off  ,la seconda e dare risposta  a quel Calori  che si è trasformato in gioielliere quando  ha  trattato  in estate  con la Reggina. Ieri avremmo temuto per questa partita, oggi con la squadra che  offre evidenti segni di rinascita, la  pensiamo  con minori  preoccupazioni e maggiori speranze.