Caro Mister, il tifo di Reggio lo conosce..

18.02.2013 13:05 di  Franco Cleopadre   vedi letture
Caro Mister, il tifo di Reggio lo conosce..

COLOMBA E IL SUO VECCHIO PUBBLICO

L’incontro tra  Reggina e Padova, presentava oltre che opposti motivi di classifica ,il ritorno da avversario ,di Franco Colomba al Granillo . Ma il pubblico amaranto non ha dimenticato il condottiero grossetano e bolognese d’adozione e tutto lo stadio, al suo ingresso sul terreno di gioco, lo ha applaudito. Lui ha risposto agli applausi e sicuramente tanti ricordi sono affiorati alla sua mente. Come dimenticare Cirillo, Pirlo, Baronio,  Kallon, Vargas,Jiranek, Mozart, Dionigi, Cozza,Savoldi, gente che fa parte della storia della Reggina  .Un ugual trattamento era stato riservato qualche anno fa ad Alfredo Aglietti,quando venne a Reggio con il suo Empoli.Colomba,ha dato un ulteriore segno di rispetto e affetto verso i suoi vecchi colori, nel momento in cui non ha esultato  in occasione del goal di Rispoli.Bello anche l’abbraccio finale tra Lui e Dionigi…anche se l’allievo, ha superato il maestro.

PRIMO TEMPO

La Reggina presenta il solito 3-5-2 ,con il rientro di Colucci in cabina di regia,mentre il Padova oppone il 4-4-2 con l’ex crotonese Cutolo in appoggio a Babacar. Gli ospiti partono forte e già al 2’ Adejo salva in extremis su Babacar. La Reggina cerca di sfruttare le diagonali su Rizzato, ma senza creare fastidi al portiere avversario. Specie per i primi venti minuti ,come al solito, in campo ci sono solo gli uomini di Colomba, che si avvalgono molto della spinta dei due esterni bassi, Renzetti e Rispoli.Entrambi contrastano l’avversario in fase difensiva  e alternativamente sfruttano quella offensiva. Si arriva così al 31’,quando in seguito a calcio d’angolo di Bombagi,Comi batte a rete, ma Viviani, appostato sulla linea di porta, salva. Qualche istante dopo, nel momento in cui tutta la Reggina è  proiettata in avanti, un difensore patavino effettua un lungo lancio per il veloce Cutolo. Baiocco fiutando il pericolo esce dall’area di rigore, per respingere di piedi, ma liscia la palla. Per fortuna Barillà sventa la minaccia .Il Padova è padrone del campo, attacca con la difesa alta, la Reggina è quasi tutta dietro la linea della palla, con il rischio che la linea di difesa si appiattisca verso la propria porta, per cui appare di vitale importanza l’elasticità di pensiero  dei singoli, ma… il gioco patavino è sterile : troppi fraseggi, troppe illusioni su Cutolo e Babacar (ben controllato da Adejio) poche conclusioni a rete. La Reggina, pur non brillando per tutta la frazione di gioco, ha cercato di sfruttare la quasi ritrovata intesa sulla fascia sinistra tra Barillà e Rizzato, chiusa un paio di volte  con  cross per le punte. Colucci ha giocato basso davanti alla difesa con il compito di dettare i tempi e fare filtro per la difesa ( vedi centromediano metodista ).Ma in questo primo tempo gli amaranto hanno commesso  anche alcuni errori , frutto forse  del desiderio di effettuare il passaggio a sorpresa ,smarcante o imprevedibile.

SECONDO TEMPO

La ripresa inizia con una bella incursione amaranto in area avversaria, che  mette Rizzato in condizione di  crossare per Comi che per poco non realizza. Rispondono gli ospiti con il solito Cutolo. La difesa della Reggina è in difficoltà e il goal è nell’aria. Dopo che al  58’ era stato ammonito Viviani per fallo su Di Michele lanciato a rete, la palla perviene a Jelenic che manda al nazionale senegalese Babacar. Questi, fa sponda su Iori, che visto l’inserimento di Rispoli lo serve. Baiocco respinge ,ma sul rimpallo la palla ritorna all’attaccante di Colomba che segna a porta vuota.Padova in vantaggio. Dionigi, forse forte dell’esperimento di Modena, lascia passare qualche minuto e manda in campo Gerardi. Siamo al 63’ ,Baiocco rimette con le mani per Adejo che passa a Colucci.Da questi la palla arriva a Di Michele che smista verso Rizzato che superato il suo avversario crossa al centro.Sulla palla si lancia come un avvoltoio Gerardi, che eludendo il controllo di Legati, insacca alla sinistra di Silvestri. Il pareggio è conquistato… e in quel momento Gerardi avrà benedetto chi lo ha fatto arrivare a Reggio, visto che per la seconda volta, da subentrato, riequilibra per la sua squadra le sorti dell’incontro .Siamo al 76’ e Antonazzo ,si procura un calcio d’angolo che batte Barillà.Il tiro arriva a centro area dove Babacar lo sfiora con la mano destra. Borriello ha visto il gesto volontario, fischia e mette le mani in tasca per estrarre il cartellino giallo all’indirizzo dell’attaccante e concedendo il calcio di rigore pro-Reggina. S’incarica del tiro Di Michele che fa partire un forte destro a mezz’altezza che s’infila alla destra di Silvestri.Il risultato è ribaltato.Indescrivibile la tensione di Dionigi prima della realizzazione e l’abbraccio tra Lui e Di Michele sul 2-1, con tutti gli amaranto che formano grappolo su Di Michele, indice inequivocabile della solidità del gruppo.

NOTE CONCLUSIVE

Tutti gli uomini della Reggina hanno dato il proprio contributo per questa vittoria. Da Baiocco al trio difensivo, Adejo,Ely, Di Bari.Ma stavolta  è arrivato anche un maggior apporto dei cinque della linea mediana. Da Antonazzo che ha controllato meglio il suo avversario e si è procurato il calcio d’angolo dal quale è nato poi il rigore a Bombagi che ha smistato buoni palloni e seguendo le direttive di Dionigi,  cresce a vista d’occhio. Colucci,pur sbagliando qualche tocco, ha dato ordine a centrocampo ed ha il merito di avere contribuito in maniera importante nell’azione del pareggio. Barillà ,pur sempre aggressivo e determinato, ci è apparso più presente nella costruzione del gioco e lo stesso dicasi per Rizzato.Comi, non ha disdegnato di inserirsi nella difesa patavina quando possibile e Di Michele ha rappresentato lo spauracchio del centrocampo e della difesa avversaria. Nel complesso la Reggina ha puntato più sui lanci lunghi per  sfruttare meglio lo scatto  di Di Michele e il gioco sulle palle alte di Comi ,attuando anche  un buon pressing. Anche stavolta i cambi hanno funzionato e  Dionigi…probabilmente chiederà al nuovo Papa,la beatificazione di Gerardi...lieta sorpresa per la tifoseria amaranto e forse anche per Lui.

A COLLOQUIO CON IL MISTER

Dionigi  nelle interviste di fine partita ha chiesto maggior calore da parte del pubblico. Caro Mr,il tifo di Reggio Lei lo conosce : è caldo e caloroso, ma per l’esperienza che ha, m’insegna che spesso sono i risultati che “incendiano” le tifoserie. Sono certo che se da Lanciano, arrivasse una buona notizia qualche cosa cambierebbe. Ci siamo confrontati con i piani alti della classifica ( Verona,Modena e Padova) e ne siamo usciti con 5 punti che non sono certamente da buttare alle ortiche. Non dimentichiamo poi che il Lanciano è una nostra concorrente per la salvezza e avendo vinto a Reggio potrebbe essere privilegiata in caso di ricorso alla classifica avulsa.Noi ci speriamo e siamo certi che tutti i ragazzi daranno il massimo per allungare la striscia positiva..  

Nostro gradito ospite nell’intervallo il geometra Giulio Quero:

“Sta giocando meglio il Padova e speriamo  che finisca almeno in pareggio per allungare la striscia positiva, anche se i tre punti sarebbero importanti per rasserenare l’ambiente e dare un po’ di linfa all’anemica classifica. Al momento il gioco della Reggina è troppo rinunciatario e Di Michele è l’uomo capace di risolvere la partita da un momento all’altro”.

A fine gara,il nostro amico ANONIMO, presente per motivi personali/professionali a Reggio così si è espresso:

“Come al solito, la Reggina per esprimere un gioco più costruttivo, aggressivo e determinato, deve subire una rete, per cui ,se fossimo nel mondo dei sogni, proporrei che la Reggina partisse con lo svantaggio di una rete. Nel primo tempo ho visto un gioco molto lento e poco determinato, ovvero la solita Reggina. Nell’intervallo qualcosa è successo, lo spogliatoio avrà portato consiglio,la squadra ha cambiato volto e c’è stata la riscossa, grazie anche all’inserimento di Gerardi ,che è stato determinante come sabato scorso a Modena”.