Gravina sulla "solita" riforma dei campionati: "Troppe 100 squadre Prof, ma per cambiare serve consenso di tutti. Partiamo da retrocessioni"
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervenuto nel corso dello Sport Industry Talk di RCS, ha nuovamente parlato dell'oramai famosa riforma dei campionati:
"La riforma del calcio italiano è già in atto, anche se forse si percepisce meno di quanto dica la realtà. È partita con l’approvazione del piano strategico a marzo 2024: un vero e proprio piano industriale che incide molto sul tema della sostenibilità. Stiamo cercando di mettere in sicurezza i conti del nostro calcio, ormai sempre più in difficoltà. C’è però confusione: si parla spesso di riforma del calcio intendendo solo la riforma dei campionati. E quando si parla di riforma dei campionati si riduce tutto alla diminuzione delle squadre professionistiche".
Sottolinea Gravina: "Per cambiare il numero delle squadre serve il consenso di tutte le componenti. E oggi questo consenso non c’è. Stiamo parlando di qualcosa che potrà avvenire nel breve termine. Poi ci sono alcuni temi. Le 100 squadre professionistiche sono troppe, è vero. Siamo l’unica federazione al mondo con tre livelli professionistici. Serve coraggio: il decreto legislativo 36 del 2021 consente di passare al semiprofessionismo con sgravi fiscali importanti per la Lega Pro. È un atto di responsabilità. Quello che va affrontato in maniera decisa è il turnover che è eccessivo e dannoso. In Serie A retrocede il 15-20%, in Serie B il 35%, in C il 20%. È insostenibile. In C, negli ultimi quattro anni, tre retrocesse su quattro sono fallite. Il sistema va raffreddato: turnover più basso, distribuzione più equilibrata delle risorse. Serve una visione complessiva, non solo numerica. Non basta ridurre il professionismo: bisogna intervenire su sostenibilità economica, sviluppo, infrastrutture. C’è l’esigenza di raffreddare il sistema. Probabilmente il 10% di turnover in A, il 20% in B e il 20% in C è un’altra soluzione che realisticamente può unire un po’ di buon senso e buona volontà: entro dicembre io farò questo tipo di proposta".
